Autore Topic: De Laurentiis Aurelio  (Letto 2427914 volte)  Share 

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Offline Ragionier Cuckoldullo

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #1840 il: 24 Luglio, 2012, 09:32:03 am »
GRANDE BBRESIDENDE PORTACI LO SCUDETTO!

De Laurentiis: "Incontrai il Pocho in barca e mi chiese di andar via. Che follia spendere 12 mln per un calciatore. Il Comune mi ha offerto Edenlandia e Zoo, ecco come sarà il nuovo San Paolo"
"Sarò pronto a mettere a disposizione di Vargas un traduttore. Sogno la Serie A a sedici squadre"
24.07.2012 09:13 di Fabio Cannavo 
Fonte: Corriere dello Sport

Cosa vede all'orizzonte De Laurentiis?

«Un calcio nuovo, che vada concentrato laddove c'è storia del football ed economia da sviluppare intorno ad esso. Un universo che offra spettacolo, con un campionato continentale, che vada a sostituire la Champions ed elimini l’attuale Europa League, sparso tra Spagna, Inghilterra, Francia, Germania e Italia e che faccia di ogni partita un'attrazione».

Il modello Nba la stuzzica.

«Un progetto articolato, serio, studiato a tavolino dai massimi esponenti dei club-pilota d'un movimento che non può restare all'età della pietra. Il rinnovamento è quotidiano, chi si ferma è vecchio. E poi, c'è già disparità. L'automobilismo ha la Formula 1, la Formula 2, la Formula 3: e pure noi - ma forse non ce ne vogliamo rendere conto - abbiamo società che viaggiano a diverse velocità. Eppure continuiamo a lasciarle gareggiare assieme. Tanto per dirne un’altra, la nostra Serie A va portata a sedici squadre».

 

Il fair play fu la sua prima battaglia: spese oculate, ingaggi contenuti.

«E ora mi pare che solo arabi e russi stiano fuori da questa logica, perché tutti più o meno si stanno adeguando. Sarà curioso scoprire come faranno nel 2014 il Psg, il Chelsea e il Manchester City a rientrare nei parametri imposti dall'Uefa. Perché la legge dev'essere uguale per tutti e, soprattutto, non deve offrire la possibilità dell'inganno: va tenuta la guardia alta, evitando che si raggirino le regole, magari andando a coprire il disavanzo con un contratto di sponsorizzazione quinquennale chissà quanto reale».

Milan e Inter hanno invertito la rotta.

«Una volta esisteva il concetto del patron al servizio del club: spendevi, ci rimettevi ed eri costretto a ripianare le perdite. E' stato il frutto di una passione genuina ma dispendiosa. Ma perché bisogna sprecare danaro? A me sembra che dover riconoscere 11-12 milioni di euro netti a un calciatore sia pura follia. E probabilmente lo pensa anche il tifoso comune: al di là della crisi che viviamo, il buon senso impone certe scelte. E però il calcio trascina fuori dagli schemi e a volte anche dalla logica. Poi sono arrivati gli sceicchi, ma loro hanno il petrolio che sgorga dalle tasche».

C'è un costante desiderio di novità, un invito ad intervenire massicciamente sul mercato.

«Ma alla gente vanno spiegate le dinamiche: i fans sono abituati a ragionare innanzitutto con il cuore e l'attaccamento alla maglia, la voglia di primeggiare, spingono per le novità. Secondo me basta invece essere sinceri, illustrando le strategie: si compra quel che serve, non per il gusto di farlo. Noi avevamo e abbiamo un piano e lo rispettiamo: e tenete presente che nel solo 2012, al capitolo uscite, sono stati addebitati ventinove milioni di euro serviti per avere Vargas, Gamberini, Behrami e di acquisire pienamente Pandev, che mi pare un calciatore di fascia elevatissima».

A proposito di acqusti e però anche di cessioni: ci si affeziona ad un giocatore (o anche ad un attore)?

«Immagino dove voglia arrivare: è giusto lasciare libertà e quindi permettere di fare scelte diverse. Ma il Napoli è forte lo stesso, nonostante la partenza a cui lei fa riferimento».

E' andato dritto al cuore della domanda: Lavezzi.

«E' stato leale: mi aveva chiesto un anno fa di andar via, glielo promisi. Ci incontrammo in barca, fu un colloquio franco, sincero. Si è comportato bene. Sentiva dentro di sé la necessità. E poi comunque qui nessuno può escludere che un giorno lui non torni da noi».

Disse una volta: maledette le clausole rescissorie.

«Devo dire che invece l'ho rivalutata, perché ha stabilito un punto di partenza alto. Il Psg non si sarebbe mai spinto sino ad un certo punto, anzi era distante, diciamo mirava al basso. L'ho trascinato fin dove s'è potuto. E poi, brutalmente: ma un calciatore che va verso i 28 anni se non lo cedi ora, a queste cifre, quando pensi di poterlo fare?».

Torniamo ai legami con i protagonisti...

«Io sono cresciuto con Sordi e il mio primo film importante, Un borghese piccolo piccolo, l'ho fatto con lui. Come vede, si può. Però il calcio è vagamente diverso e la natura degli uomini anche lo è, senza con questo voler fare discriminazioni».

I suoi cicli sono quinquennali: dove deve arrivare il Napoli entro il 2014.

«A livello strutturale, mi piacerebbe riuscire a trascinarlo alla pari di Real Madrid e Barcellona. Ho avuto modo di parlare con il sindaco De Magistriis, che incontrerò venerdì: discuteremo del San Paolo, degli interventi necessari e di quelli auspicabili».

Il tempio di Maradona non si tocca.

«Semmai si migliora, si ingrandisce, si adegua, si restaura. Dal Comune sono stato invitato a prendere pure Edenlandia e lo Zoo. Può essere un'ottima idea e ci sto; però a patto che lì possa sorgere una vera e propria cittadella dello sport, quella che vorrei definire la casa del Napoli. La immagino con otto campi per le varie attività, con un'area destinata al beach soccer, con altre zone per il calcio femminile. Potrei essere anche interessato al «vecchio» Collana, si potrebbe dar vita ad una polisportiva. A me le soluzioni non mancano».

La prima cosa da fare?

«Smontare quella orribile e dannosa copertura e lasciarla ai cinesi, che sarebbero disposti a portarla via. Poi studiare seriamente e immediatamente le soluzioni per rimuovere l'inquinamento acustico di Fuorigrotta. Io il nuovo san Paolo ce l'ho dinnanzi agli occhi: palchi con tv, gli spalti a ridosso del campo, ristoranti, zone divertimento, settori completamente rifatti».

Ciò che invece non rifarebbe?

«Sono arrivato nel calcio e ho avuto fame di nozioni. Chi ha fretta di imparare, qualcosa sbaglia. Ma va messo nel conto. Però penso che i risultati siano lì ad elogiare il lavoro compiuto».

La partita che le è andata di traverso?

«Quella vinta con il Chelsea. Gli avessimo fatto il quarto gol, o fosse finita 3-0, saremmo passati noi probabilmente. E poi chissà dove saremmo arrivati: magari dove sono stati capaci di arrivare loro».

Meglio adesso o nel 2004?

«Mi sembra meglio, anche se si fatica a mettere a nudo tutte le verità scomode».

Ha spesso detto: siamo vecchi?

«Io sono arrivato alla presidenza del club a 54 anni, dunque con una personalità definita. Umilmente ho studiato il calcio. Sono andato a prendere gli sputi in testa a Martinafranca e sono rimasto chiuso nello stadio a Foggia. Un processo bulimico, ma di apprendimento. Siamo arrivati quassù e però adesso bisogna uscire dal passato e questo è un compito di Platini. Non si può procedere in questo modo, ne ho parlato con Rummenige: l'Uefa mostri ciò che sa fare, altrimenti si faccia da parte; oppure l'Eca avvia costruttivamente il proprio movimento e dica: signori, gestiamo noi».

Parlare del mercato non le piace più di tanto?

«Non amo parlare di soldi. E poi di Cavani ho detto, di Insigne ho detto, di Balzaretti pure e dell'eventuale ventiduenne, su Vargas posso dire che per accelerare il processo di inserimento potremmo mettergli al fianco un traduttore».

E su Raiola...?

«Non alimento polemiche a distanza. Ero stato ironico e spiritoso con lui, ma non l'ha capito...».

Mazzarri ha osato: se vinco lo scudetto smetto di fumare per un po'...

«Intanto lui non nomina quella cosa lì. E però m'è piaciuta questa scommessa. E potrebbe addirittura farne un'altra, visto che poi senza sigarette soffrirebbe troppo: che dopo aver vinto il primo, per riprendere vinca pure il secondo».

E' un ingordo pure lei...

«La gente vuole essere felice...».
Uà mentre stiamo in viaggio di nozze ce stann nientemeno 5 partite :maronn:
Potrebbe essere il cambio di marcia definitivo del nostro amato Napoli :sad: :look:

Offline bat86

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #1841 il: 24 Luglio, 2012, 10:18:54 am »
GRANDE BBRESIDENDE PORTACI LO SCUDETTO!

De Laurentiis: "Incontrai il Pocho in barca e mi chiese di andar via. Che follia spendere 12 mln per un calciatore. Il Comune mi ha offerto Edenlandia e Zoo, ecco come sarà il nuovo San Paolo"
"Sarò pronto a mettere a disposizione di Vargas un traduttore. Sogno la Serie A a sedici squadre"
24.07.2012 09:13 di Fabio Cannavo 
Fonte: Corriere dello Sport

Cosa vede all'orizzonte De Laurentiis?

«Un calcio nuovo, che vada concentrato laddove c'è storia del football ed economia da sviluppare intorno ad esso. Un universo che offra spettacolo, con un campionato continentale, che vada a sostituire la Champions ed elimini l’attuale Europa League, sparso tra Spagna, Inghilterra, Francia, Germania e Italia e che faccia di ogni partita un'attrazione».

Il modello Nba la stuzzica.

«Un progetto articolato, serio, studiato a tavolino dai massimi esponenti dei club-pilota d'un movimento che non può restare all'età della pietra. Il rinnovamento è quotidiano, chi si ferma è vecchio. E poi, c'è già disparità. L'automobilismo ha la Formula 1, la Formula 2, la Formula 3: e pure noi - ma forse non ce ne vogliamo rendere conto - abbiamo società che viaggiano a diverse velocità. Eppure continuiamo a lasciarle gareggiare assieme. Tanto per dirne un’altra, la nostra Serie A va portata a sedici squadre».

 

Il fair play fu la sua prima battaglia: spese oculate, ingaggi contenuti.

«E ora mi pare che solo arabi e russi stiano fuori da questa logica, perché tutti più o meno si stanno adeguando. Sarà curioso scoprire come faranno nel 2014 il Psg, il Chelsea e il Manchester City a rientrare nei parametri imposti dall'Uefa. Perché la legge dev'essere uguale per tutti e, soprattutto, non deve offrire la possibilità dell'inganno: va tenuta la guardia alta, evitando che si raggirino le regole, magari andando a coprire il disavanzo con un contratto di sponsorizzazione quinquennale chissà quanto reale».

Milan e Inter hanno invertito la rotta.

«Una volta esisteva il concetto del patron al servizio del club: spendevi, ci rimettevi ed eri costretto a ripianare le perdite. E' stato il frutto di una passione genuina ma dispendiosa. Ma perché bisogna sprecare danaro? A me sembra che dover riconoscere 11-12 milioni di euro netti a un calciatore sia pura follia. E probabilmente lo pensa anche il tifoso comune: al di là della crisi che viviamo, il buon senso impone certe scelte. E però il calcio trascina fuori dagli schemi e a volte anche dalla logica. Poi sono arrivati gli sceicchi, ma loro hanno il petrolio che sgorga dalle tasche».

C'è un costante desiderio di novità, un invito ad intervenire massicciamente sul mercato.

«Ma alla gente vanno spiegate le dinamiche: i fans sono abituati a ragionare innanzitutto con il cuore e l'attaccamento alla maglia, la voglia di primeggiare, spingono per le novità. Secondo me basta invece essere sinceri, illustrando le strategie: si compra quel che serve, non per il gusto di farlo. Noi avevamo e abbiamo un piano e lo rispettiamo: e tenete presente che nel solo 2012, al capitolo uscite, sono stati addebitati ventinove milioni di euro serviti per avere Vargas, Gamberini, Behrami e di acquisire pienamente Pandev, che mi pare un calciatore di fascia elevatissima».

A proposito di acqusti e però anche di cessioni: ci si affeziona ad un giocatore (o anche ad un attore)?

«Immagino dove voglia arrivare: è giusto lasciare libertà e quindi permettere di fare scelte diverse. Ma il Napoli è forte lo stesso, nonostante la partenza a cui lei fa riferimento».

E' andato dritto al cuore della domanda: Lavezzi.

«E' stato leale: mi aveva chiesto un anno fa di andar via, glielo promisi. Ci incontrammo in barca, fu un colloquio franco, sincero. Si è comportato bene. Sentiva dentro di sé la necessità. E poi comunque qui nessuno può escludere che un giorno lui non torni da noi».

Disse una volta: maledette le clausole rescissorie.

«Devo dire che invece l'ho rivalutata, perché ha stabilito un punto di partenza alto. Il Psg non si sarebbe mai spinto sino ad un certo punto, anzi era distante, diciamo mirava al basso. L'ho trascinato fin dove s'è potuto. E poi, brutalmente: ma un calciatore che va verso i 28 anni se non lo cedi ora, a queste cifre, quando pensi di poterlo fare?».

Torniamo ai legami con i protagonisti...

«Io sono cresciuto con Sordi e il mio primo film importante, Un borghese piccolo piccolo, l'ho fatto con lui. Come vede, si può. Però il calcio è vagamente diverso e la natura degli uomini anche lo è, senza con questo voler fare discriminazioni».

I suoi cicli sono quinquennali: dove deve arrivare il Napoli entro il 2014.

«A livello strutturale, mi piacerebbe riuscire a trascinarlo alla pari di Real Madrid e Barcellona. Ho avuto modo di parlare con il sindaco De Magistriis, che incontrerò venerdì: discuteremo del San Paolo, degli interventi necessari e di quelli auspicabili».

Il tempio di Maradona non si tocca.

«Semmai si migliora, si ingrandisce, si adegua, si restaura. Dal Comune sono stato invitato a prendere pure Edenlandia e lo Zoo. Può essere un'ottima idea e ci sto; però a patto che lì possa sorgere una vera e propria cittadella dello sport, quella che vorrei definire la casa del Napoli. La immagino con otto campi per le varie attività, con un'area destinata al beach soccer, con altre zone per il calcio femminile. Potrei essere anche interessato al «vecchio» Collana, si potrebbe dar vita ad una polisportiva. A me le soluzioni non mancano».

La prima cosa da fare?

«Smontare quella orribile e dannosa copertura e lasciarla ai cinesi, che sarebbero disposti a portarla via. Poi studiare seriamente e immediatamente le soluzioni per rimuovere l'inquinamento acustico di Fuorigrotta. Io il nuovo san Paolo ce l'ho dinnanzi agli occhi: palchi con tv, gli spalti a ridosso del campo, ristoranti, zone divertimento, settori completamente rifatti».

Ciò che invece non rifarebbe?

«Sono arrivato nel calcio e ho avuto fame di nozioni. Chi ha fretta di imparare, qualcosa sbaglia. Ma va messo nel conto. Però penso che i risultati siano lì ad elogiare il lavoro compiuto».

La partita che le è andata di traverso?

«Quella vinta con il Chelsea. Gli avessimo fatto il quarto gol, o fosse finita 3-0, saremmo passati noi probabilmente. E poi chissà dove saremmo arrivati: magari dove sono stati capaci di arrivare loro».

Meglio adesso o nel 2004?

«Mi sembra meglio, anche se si fatica a mettere a nudo tutte le verità scomode».

Ha spesso detto: siamo vecchi?

«Io sono arrivato alla presidenza del club a 54 anni, dunque con una personalità definita. Umilmente ho studiato il calcio. Sono andato a prendere gli sputi in testa a Martinafranca e sono rimasto chiuso nello stadio a Foggia. Un processo bulimico, ma di apprendimento. Siamo arrivati quassù e però adesso bisogna uscire dal passato e questo è un compito di Platini. Non si può procedere in questo modo, ne ho parlato con Rummenige: l'Uefa mostri ciò che sa fare, altrimenti si faccia da parte; oppure l'Eca avvia costruttivamente il proprio movimento e dica: signori, gestiamo noi».

Parlare del mercato non le piace più di tanto?

«Non amo parlare di soldi. E poi di Cavani ho detto, di Insigne ho detto, di Balzaretti pure e dell'eventuale ventiduenne, su Vargas posso dire che per accelerare il processo di inserimento potremmo mettergli al fianco un traduttore».

E su Raiola...?

«Non alimento polemiche a distanza. Ero stato ironico e spiritoso con lui, ma non l'ha capito...».

Mazzarri ha osato: se vinco lo scudetto smetto di fumare per un po'...

«Intanto lui non nomina quella cosa lì. E però m'è piaciuta questa scommessa. E potrebbe addirittura farne un'altra, visto che poi senza sigarette soffrirebbe troppo: che dopo aver vinto il primo, per riprendere vinca pure il secondo».

E' un ingordo pure lei...

«La gente vuole essere felice...».
solite cose.....ma potevamo vincere anche noi la champions come il chelsea?? :look:



Offline Piskyno89

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #1842 il: 24 Luglio, 2012, 11:08:16 am »
non vuole parlare di soldi, quando 5 minuti prima ha fatto la lista della spesa già effettuata :asd:

Offline Guallera V.2

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #1843 il: 24 Luglio, 2012, 11:10:02 am »
Tra l'altro rimarcare che ha speso soldi per comprare Gamberini, non è affatto una nota di merito....

Offline Freddo

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #1844 il: 24 Luglio, 2012, 11:17:05 am »
Tra l'altro rimarcare che ha speso soldi per comprare Gamberini, non è affatto una nota di merito....

La cosa bella è che poi quando compra gonfia pure le cifre e che quindi gli 8 e mezzo per Behrami e Gamberini diventano 10 e gli 11 per Vargas 12.........lui che ai soldi non tiene.....oppure i quasi tre netti di Cavani diventano 6 lordi....fa come tutti i commercianti prova sempre a rubacchiare un pò......
Con Ancelotti a prescindere.....

Offline Ragionier Cuckoldullo

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #1845 il: 24 Luglio, 2012, 11:21:00 am »
qualcuno dovrebbe dirgli che si, il tifoso comune in effetti pensa che sia amorale e disdicevole che un giocatore si intaschi 11-12 milioni di €, ma lo pensa anche se se li intasca il presidente della sua squadra.
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Offline 'O Capetiello Nnammurato

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #1846 il: 24 Luglio, 2012, 12:40:39 pm »
qualcuno dovrebbe dirgli che si, il tifoso comune in effetti pensa che sia amorale e disdicevole che un giocatore si intaschi 11-12 milioni di €, ma lo pensa anche se se li intasca il presidente della sua squadra.
Questo fa il buffone solo perché il giornalismo non esiste proprio più, o' vuless proprio verè sotto pressione, che pavass.
"IL M0ND0 3' 1 P4LC0SC3N1C0 3 N01 GL1 4TT0R1 K3 R3C1T4N0 UN4 P4RT3  <3 <3 <3
esco alle 8 dallo studio,corso novara.....non prendo gelati...ti mangio il cuore.
Spoiler
 
bha...io non rinuncerei ad Hamsik.
Tanto è lui che rinuncia a sè stesso.

Offline FistingTopo

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #1847 il: 24 Luglio, 2012, 12:43:00 pm »
Questo fa il buffone solo perché il giornalismo non esiste proprio più, o' vuless proprio verè sotto pressione, che pavass.

Darebbe del cafone  :troll:

Offline Ragionier Cuckoldullo

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #1848 il: 24 Luglio, 2012, 12:58:19 pm »
JACQUELINE DE LAURENTIIS DALLA SVIZZERA CON AMORE PER NAPOLI E IL SUD


al di là della matrice forgioniana, mi è sempre stata vagamente simpatica e di tutt'altro stile rispetto al marito cornutone. Comprendo la sua sofferenza nell'accompagnarsi a cotal burino :look:
Uà mentre stiamo in viaggio di nozze ce stann nientemeno 5 partite :maronn:
Potrebbe essere il cambio di marcia definitivo del nostro amato Napoli :sad: :look:

Offline kolor

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #1849 il: 24 Luglio, 2012, 13:25:03 pm »
Pappone!
"snobbiamo tutto snobbiamo, coppa italia, europa league...snobbiamo, poi restiamo col cazzo in mano." auto-citaz.

Offline Piskyno89

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #1850 il: 24 Luglio, 2012, 14:01:07 pm »
JACQUELINE DE LAURENTIIS DALLA SVIZZERA CON AMORE PER NAPOLI E IL SUD

al di là della matrice forgioniana, mi è sempre stata vagamente simpatica e di tutt'altro stile rispetto al marito cornutone. Comprendo la sua sofferenza nell'accompagnarsi a cotal burino :look:
come fanno a stare insieme?

Offline vechabla

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #1851 il: 24 Luglio, 2012, 14:04:04 pm »
che donna di classe...

Ma come? E dove?» gli si chiede increduli. Non la Luna, pallido sasso rivoltante di romanticherie per lagrimosi e pagliazzi sodomiti; ma Marte, per Dio! Marte che, da rossa, ha da si far nera.

Offline 'O Capetiello Nnammurato

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #1852 il: 24 Luglio, 2012, 14:10:08 pm »
come fanno a stare insieme?
"A' Giaqquelì vie qqua, girate, metti a parrucca de Platinì e faje l'accento che sai fa tte."  :delau:
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Offline Torcida

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #1853 il: 24 Luglio, 2012, 14:43:33 pm »
Non capisco sta mania del fpf .. Questa capata di rendere il calcio uno sport comunista, vi piace il capitalismo imprenditori miei cari e questo è l'andazzo, chi mette tanti e tanti soldi privati come lo sceicco o il berlusca fine 80 e inizio anni 90  ha tutto il diritto a farlo e a vincere altrimenti andatevi a fare un campionato a cuba  :sisi:

Offline Torcida

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #1854 il: 24 Luglio, 2012, 14:50:17 pm »
come fanno a stare insieme?

Quando si esce a fare una rapina, la moglie piange e giura di lasciare il marito ... quando il marito torna a casa con la borsa piena di contanti prima gli fa un pompino poi lo ringrazia  e dopo gli prepara da mangiare cit.tradotta  :troll:

Offline bat86

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #1855 il: 24 Luglio, 2012, 15:02:27 pm »
Quando si esce a fare una rapina, la moglie piange e giura di lasciare il marito ... quando il marito torna a casa con la borsa piena di contanti prima gli fa un pompino poi lo ringrazia  e dopo gli prepara da mangiare cit.tradotta  :troll:
:asd:



Offline noel

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #1856 il: 24 Luglio, 2012, 17:16:38 pm »
Ignobile figuro amante del teatrino con giornalai compiacenti.

Offline kolor

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #1857 il: 24 Luglio, 2012, 21:15:23 pm »
Pappone!
"snobbiamo tutto snobbiamo, coppa italia, europa league...snobbiamo, poi restiamo col cazzo in mano." auto-citaz.

Raffaele83

Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #1858 il: 24 Luglio, 2012, 21:17:42 pm »

Offline moleman

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #1859 il: 25 Luglio, 2012, 03:17:06 am »
Non capisco sta mania del fpf .. Questa capata di rendere il calcio uno sport comunista, vi piace il capitalismo imprenditori miei cari e questo è l'andazzo, chi mette tanti e tanti soldi privati come lo sceicco o il berlusca fine 80 e inizio anni 90  ha tutto il diritto a farlo e a vincere altrimenti andatevi a fare un campionato a cuba  :sisi:

ma che c'entra? :maronn:

le società di calcio sono IMPRESE, e come ogni impresa devono agire secondo un "metodo economico" (ossia, i costi non devono mai superare i ricavi, al massimo possono eguagliarli).
in caso contrario, FALLISCI! (a meno che non ci rimetta il presidente/imprenditore: ma che motivi ha un imprenditore ad arrifonderci ogni anno decine, se non centinaia, di milioni di euro se la sua impresa non produce reddito? se l'impresa ti fa andare solo in perdita, si CHIUDE! è proprio la base del capitalismo, eh!)
ma visto che il calcio, almeno in Italia, è fondamentale per tutta l'economia nazionale, allora non ci si può permettere che chiuda. motivo per cui, per evitare che ciò avvenga, c'è bisogno di prendere delle contromisure (quale "dovrebbe" essere il fpf).
cosa c'è di strano o comunista nel voler far rispettare le regole basilari del capitalismo? :scratch:
Spoiler
Faccio una specie di resoconto della lunga lista con tanto di descrizione di quello che avevo scritto prima e stu sfaccimmo di forum all'improvviso ha cambiato pagina da solo...
  Italia dal nord verso il sud  Polentoni, padani, leghisti, milanesi doc e milanesi terroni, bergamaschi-bresciani, veneti, friuliani, piemontesi, liguri, trentini, aostani, emiliani con i parmiggiani in primis : Gente di merde triste e cattiva, perchè rispettano il semaforo rosso e non hanno la monnezza per strada si credono la civiltà  in persona, ma sono solo persone che spruzzano odio da tutti i pori e stanno pure chine e corne. C