Autore Topic: De Laurentiis Aurelio  (Letto 2499056 volte)  Share 

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Offline duracell

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #13560 il: 25 Settembre, 2014, 12:05:48 pm »
Secondo me pure quel cesso svizzero che ti porti appresso tiene uno ruolo in questa faccenda..

Offline 814ckp0w3r

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #13561 il: 25 Settembre, 2014, 12:48:47 pm »
Le colpe (ed i meriti) sono sempre maggiori a monte. Funziona così in tutte le aziende del mondo.

Con un mercato come quello che ha fatto ha sfiduciato squadra, ambiente ed allenatore.
Che poi l'allenatore abbia colpe (tattiche e di comunicazione innanzitutto), così come i calciatori, è palese.

Offline Fagiolino Quattroporzioni

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #13562 il: 25 Settembre, 2014, 12:51:31 pm »
Le colpe (ed i meriti) sono sempre maggiori a monte. Funziona così in tutte le aziende del mondo.

Con un mercato come quello che ha fatto ha sfiduciato squadra, ambiente ed allenatore.
Che poi l'allenatore abbia colpe (tattiche e di comunicazione innanzitutto), così come i calciatori, è palese.

D'accordo al 100%

falceEmarcello

Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #13563 il: 25 Settembre, 2014, 12:54:12 pm »
Le colpe (ed i meriti) sono sempre maggiori a monte. Funziona così in tutte le aziende del mondo.

Con un mercato come quello che ha fatto ha sfiduciato squadra, ambiente ed allenatore.
Che poi l'allenatore abbia colpe (tattiche e di comunicazione innanzitutto), così come i calciatori, è palese.

SI ma le colpe a monte le pagano i poveri dii a valle, funziona cosi in tutte le aziende del mondo.

Offline 814ckp0w3r

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #13564 il: 25 Settembre, 2014, 12:56:38 pm »
SI ma le colpe a monte le pagano i poveri dii a valle, funziona cosi in tutte le aziende del mondo.
Ed infatti così è pure nel Napoli, al massimo qui cade la testa del direttore del personale :asd:

Offline Marco78

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #13565 il: 25 Settembre, 2014, 13:38:46 pm »
Vabbuò, ma fondamentalmente il Napoli sta cacando ben oltre le colpe di questo essere infimo. Cioè le sue colpe sono : anzichè farci una squadra da lotta scudetto ci hai fatto una squadra da 4° posto. Però il Napoli sta giocando da metà classifica (seconda metà) , sta facendo cose turche e l'Empoli è molto più squadra di noi al momento. E su queste cose le colpe del presidente non c'entrano popto niente...
:ok:
Qua addirittura per non ammettere che le colpe di questa metà classifica sono per la maggior parte del chiattone, stanno tirando fuori giudizi inverosimili e stronzate tremende su una squadra che l'anno scorso ha fatto il 3° posto!!!

Offline domyssj

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #13566 il: 25 Settembre, 2014, 13:57:04 pm »
Da FB, condivido ma qui dentro lo diciamo da anni.

Il Napulegno
DE LAURENTIIS È DE LAURENTIIS, BENITEZ È BENITEZ, E BRITOS (PURTROPPO) RESTA SEMPRE BRITOS

di Rosario Dello Iacovo

Negli ultimi tre anni l'ho scritto regolarmente: l'obiettivo del Napoli è il piazzamento Champions e in subordine l'accesso all'Europa League. La vittoria in campionato non è contemplata, a meno che non arrivi per le insondabili ragioni di una serie più o meno fortuita di circostanze.

Nel caso dell'accesso alla Champions, si fa un mercato, un po' di più se si verifica contemporaneamente una cessione eccellente come quella di Cavani; nel caso dell'Europa minore, e se non si ha la possibilità di cedere un Lavezzi, il mercato si fa con il gioco delle tre carte. Esatto, quello dove a vincere è sempre il banco.

L'ingaggio di Benitez, alla luce del ridicolo mercato di questa estate che ha indebolito la rosa, si è rivelato fumo negli occhi. Capiamo perché. Ci ricordiamo tutti - vero - che De Laurentiis ha provato a trattenere Mazzarri con ogni mezzo, arrivando perfino a offrirgli 4 milioni di ingaggio? Perché? Per la semplice ragione che Mazzarri non ha pretese, gioca con quello che ha a disposizione ed è uno dei più grandi ottimizzatori di risorse. In altre parole, l'allenatore perfetto per la filosofia del presidente.

Quando Benitez ha avviato il nuovo progetto tecnico, le cose sembravano essersi messe al meglio, con l'arrivo di calciatori importanti e un gioco spumeggiante, nell'anno delle vacche grasse della Champions diretta e la cessione del Matador. Il Napoli della passata stagione, infatti, aveva tanti pregi ma anche qualche pesante difetto. Fra questi, i peggiori erano i cali di tensione contro le piccole e i troppi gol subiti.

Alla fine dello scorso campionato, pensavamo tutti che il club si sarebbe mosso con pochi acquisti mirati e di peso, quelli che servivano a compensare le lacune. Invece si è andati esattamente nella direzione opposta, verso quel gioco delle tre carte che solleva il polverone per nascondere il nulla.

Koulibaly, forte fisicamente ma spesso disattento, non è più affidabile del silurato Cannavaro. Michu non lo è di Pandev, così come De Guzman non è superiore a Dzemaili. E non lo dico perché sto rimpiangendo Paolo, Goran o Blerim, ma solo perché speravo che il loro allontanamento preludesse a un salto di qualità: vero, effettivo, tangibile.

Invece, il promettente ma inesperto ragazzotto francese, Rafael che non è Reina, Albiol che sembra avvertire il peso degli anni e forse delle scarse motivazioni, Maggio che non è da vertice (e non da quest'anno), Britos che resta Britos, Ghoulam che aveva gettato un po' di fumo negli occhi, ma - diciamocelo - non ha mai fatto la differenza, e uno stranito Zuniga, compongono un pacchetto difensivo che commette gli errori di sempre. Quelli che tutti noi speravamo potessero essere colmati dal mercato. Mettiamoci un centrocampo a due, nel quale brilla solo il riciclato Gargano, e la ricetta sarà servita.

Possiamo sperare in un cambio di rotta? No, la filosofia di De Laurentiis non cambia, perché nella classifica delle sue priorità, prima del mercato, di un centro sportivo e dello stadio, viene l'investimento da 250 milioni per Cinecittà World. Un'operazione tanto più audace, se confrontata con la rachitica prudenza con la quale viene gestito il club.

Al resto pensa Benitez, integralista senza ripensamenti, che sta svolgendo il compitino in attesa che finisca la sua ultima stagione a Napoli o che arrivi un esonero che lo porti il più lontano possibile dalle promesse mai mantenute di Don Aurelio. Per ora fanno i separati in casa, noi i vasi di coccio fra i vasi di ferro.

C'è poco da girarci intorno: se prendi un allenatore giovane, un emergente, un provinciale, puoi dargli i giocatori che vuoi: ne tirerà fuori il meglio; se prendi Benitez che gioca con un solo schema, oneroso, rischioso e intransigente, a centrocampo ci vogliono i Mascherano. E dietro, lo sappiamo tutti, non servono i Britos.

Offline Alex88

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R: Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #13567 il: 25 Settembre, 2014, 14:14:15 pm »
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Nel caso dell'accesso alla Champions, si fa un mercato, un po' di più se si verifica contemporaneamente una cessione eccellente come quella di Cavani; nel caso dell'Europa minore, e se non si ha la possibilità di cedere un Lavezzi, il mercato si fa con il gioco delle tre carte. Esatto, quello dove a vincere è sempre il banco.

L'ingaggio di Benitez, alla luce del ridicolo mercato di questa estate che ha indebolito la rosa, si è rivelato fumo negli occhi. Capiamo perché. Ci ricordiamo tutti - vero - che De Laurentiis ha provato a trattenere Mazzarri con ogni mezzo, arrivando perfino a offrirgli 4 milioni di ingaggio? Perché? Per la semplice ragione che Mazzarri non ha pretese, gioca con quello che ha a disposizione ed è uno dei più grandi ottimizzatori di risorse. In altre parole, l'allenatore perfetto per la filosofia del presidente.

Quando Benitez ha avviato il nuovo progetto tecnico, le cose sembravano essersi messe al meglio, con l'arrivo di calciatori importanti e un gioco spumeggiante, nell'anno delle vacche grasse della Champions diretta e la cessione del Matador. Il Napoli della passata stagione, infatti, aveva tanti pregi ma anche qualche pesante difetto. Fra questi, i peggiori erano i cali di tensione contro le piccole e i troppi gol subiti.

Alla fine dello scorso campionato, pensavamo tutti che il club si sarebbe mosso con pochi acquisti mirati e di peso, quelli che servivano a compensare le lacune. Invece si è andati esattamente nella direzione opposta, verso quel gioco delle tre carte che solleva il polverone per nascondere il nulla.

Koulibaly, forte fisicamente ma spesso disattento, non è più affidabile del silurato Cannavaro. Michu non lo è di Pandev, così come De Guzman non è superiore a Dzemaili. E non lo dico perché sto rimpiangendo Paolo, Goran o Blerim, ma solo perché speravo che il loro allontanamento preludesse a un salto di qualità: vero, effettivo, tangibile.

Invece, il promettente ma inesperto ragazzotto francese, Rafael che non è Reina, Albiol che sembra avvertire il peso degli anni e forse delle scarse motivazioni, Maggio che non è da vertice (e non da quest'anno), Britos che resta Britos, Ghoulam che aveva gettato un po' di fumo negli occhi, ma - diciamocelo - non ha mai fatto la differenza, e uno stranito Zuniga, compongono un pacchetto difensivo che commette gli errori di sempre. Quelli che tutti noi speravamo potessero essere colmati dal mercato. Mettiamoci un centrocampo a due, nel quale brilla solo il riciclato Gargano, e la ricetta sarà servita.

Possiamo sperare in un cambio di rotta? No, la filosofia di De Laurentiis non cambia, perché nella classifica delle sue priorità, prima del mercato, di un centro sportivo e dello stadio, viene l'investimento da 250 milioni per Cinecittà World. Un'operazione tanto più audace, se confrontata con la rachitica prudenza con la quale viene gestito il club.

Al resto pensa Benitez, integralista senza ripensamenti, che sta svolgendo il compitino in attesa che finisca la sua ultima stagione a Napoli o che arrivi un esonero che lo porti il più lontano possibile dalle promesse mai mantenute di Don Aurelio. Per ora fanno i separati in casa, noi i vasi di coccio fra i vasi di ferro.

C'è poco da girarci intorno: se prendi un allenatore giovane, un emergente, un provinciale, puoi dargli i giocatori che vuoi: ne tirerà fuori il meglio; se prendi Benitez che gioca con un solo schema, oneroso, rischioso e intransigente, a centrocampo ci vogliono i Mascherano. E dietro, lo sappiamo tutti, non servono i Britos.
Quando si attacca adl si hanno tutte le ragioni dell'universo, spiegatemi pero' perche' sul 2 a 0 eravamo sbilanciati, quando invece dopo 15 minuti si era creata la situazione PERFETTA per le caratteristiche della squadra.

Offline domyssj

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Re:R: Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #13568 il: 25 Settembre, 2014, 14:35:56 pm »
Quando si attacca adl si hanno tutte le ragioni dell'universo, spiegatemi pero' perche' sul 2 a 0 eravamo sbilanciati, quando invece dopo 15 minuti si era creata la situazione PERFETTA per le caratteristiche della squadra.
secondo me non si possono fare analisi tattiche, benitez è nel pallone ed è palese, ma abbiamo preso un gol su angolo e uno su un azione base con cross dal fondo, non perchè abbiamo preso chissà che contropiedi ma semplicemente perchè deconcentrati.

I giocatori non ci stanno con la testa, e l'allenatore se ne fotte , questa è la situazione. Ogni analisi tattica è superflua a questo punto.

Offline Alex88

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R: Re:R: Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #13569 il: 25 Settembre, 2014, 14:43:41 pm »
secondo me non si possono fare analisi tattiche, benitez è nel pallone ed è palese, ma abbiamo preso un gol su angolo e uno su un azione base con cross dal fondo, non perchè abbiamo preso chissà che contropiedi ma semplicemente perchè deconcentrati.

I giocatori non ci stanno con la testa, e l'allenatore se ne fotte , questa è la situazione. Ogni analisi tattica è superflua a questo punto.
Dome', le analisi sul fatto che eravamo sbilanciati si facevano pure l'anno scorso.

Offline DioBrando

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #13570 il: 25 Settembre, 2014, 15:09:16 pm »
:ok:
Qua addirittura per non ammettere che le colpe di questa metà classifica sono per la maggior parte del chiattone, stanno tirando fuori giudizi inverosimili e stronzate tremende su una squadra che l'anno scorso ha fatto il 3° posto!!!


La squadra del terzo posto

                      Reina
       Maggio-Fernandez-Albiol-Ghoulam (Zuniga)
   Inler (Dzemaili)-Jorginho (Behrami)
Callejon-Hamsik (Pandev)-Mertens (Insigne)
                      Higuain

La squadra di oggi

                    Rafael
       Maggio-Albiol-Koulybaly-Zuniga (Ghoulam)
                 Inler (Lopez)-Gargano (Jorginho)
Callejon (De Guzman)-Hamsik (Michu)-Mertens (Insigne)
                              Higuain

Non solo non sono le stesse, ma sono peggiorati i ricambi e due titolari. L'unico valore aggiunto di qualche senso è De Guzman...

Offline torello

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #13571 il: 25 Settembre, 2014, 15:22:41 pm »

La squadra del terzo posto

                      Reina
       Maggio-Fernandez-Albiol-Ghoulam (Zuniga)
   Inler (Dzemaili)-Jorginho (Behrami)
Callejon-Hamsik (Pandev)-Mertens (Insigne)
                      Higuain

La squadra di oggi

                    Rafael
       Maggio-Albiol-Koulybaly-Zuniga (Ghoulam)
                 Inler (Lopez)-Gargano (Jorginho)
Callejon (De Guzman)-Hamsik (Michu)-Mertens (Insigne)
                              Higuain

Non solo non sono le stesse, ma sono peggiorati i ricambi e due titolari. L'unico valore aggiunto di qualche senso è De Guzman...

boh, io nei titolari non vedo tutta questa differenza, anzi, abbiamo un Hamsik e un Zuniga in più da sfruttare che l'anno scorso non ci stavano
certo, se poi li fa giocare tatticamente nelle condizioni peggiori...
Non è con le fighe che si valuta il vero Uomo... ma con i cessi...

Offline kolor

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #13572 il: 25 Settembre, 2014, 15:38:46 pm »
Ragazzi c'è poco da dire, il programma di De Laurentiis è perfetto...quest'anno niente e quindi ri-programmazione l'anno prossimo, dunque anche la scusante per cedere qualche altro pezzo importante, perchè non abbiamo palcoscenico internazionale. Tutto fila secondo il progetto del pappone.
« Ultima modifica: 25 Settembre, 2014, 15:40:26 pm da kolor »
"snobbiamo tutto snobbiamo, coppa italia, europa league...snobbiamo, poi restiamo col cazzo in mano." auto-citaz.

Offline DioBrando

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #13573 il: 25 Settembre, 2014, 15:55:20 pm »
boh, io nei titolari non vedo tutta questa differenza, anzi, abbiamo un Hamsik e un Zuniga in più da sfruttare che l'anno scorso non ci stavano
certo, se poi li fa giocare tatticamente nelle condizioni peggiori...

Due titolari sostituiti da due mediocri peggiori, il ritorno in pianta stabile di Gargano e Michu e Lopez al posto di Pandev e Behrami? Forse l'unico cambio decente è stato De Guzman per Dzemaili, ma è presto per dirlo...
Se succedeva alla Juve stavamo qui a dire ca erano diventanti molto più deboli.

Offline Gabbie

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #13574 il: 25 Settembre, 2014, 16:45:50 pm »
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Nel caso dell'accesso alla Champions, si fa un mercato, un po' di più se si verifica contemporaneamente una cessione eccellente come quella di Cavani; nel caso dell'Europa minore, e se non si ha la possibilità di cedere un Lavezzi, il mercato si fa con il gioco delle tre carte. Esatto, quello dove a vincere è sempre il banco.

L'ingaggio di Benitez, alla luce del ridicolo mercato di questa estate che ha indebolito la rosa, si è rivelato fumo negli occhi. Capiamo perché. Ci ricordiamo tutti - vero - che De Laurentiis ha provato a trattenere Mazzarri con ogni mezzo, arrivando perfino a offrirgli 4 milioni di ingaggio? Perché? Per la semplice ragione che Mazzarri non ha pretese, gioca con quello che ha a disposizione ed è uno dei più grandi ottimizzatori di risorse. In altre parole, l'allenatore perfetto per la filosofia del presidente.

Quando Benitez ha avviato il nuovo progetto tecnico, le cose sembravano essersi messe al meglio, con l'arrivo di calciatori importanti e un gioco spumeggiante, nell'anno delle vacche grasse della Champions diretta e la cessione del Matador. Il Napoli della passata stagione, infatti, aveva tanti pregi ma anche qualche pesante difetto. Fra questi, i peggiori erano i cali di tensione contro le piccole e i troppi gol subiti.

Alla fine dello scorso campionato, pensavamo tutti che il club si sarebbe mosso con pochi acquisti mirati e di peso, quelli che servivano a compensare le lacune. Invece si è andati esattamente nella direzione opposta, verso quel gioco delle tre carte che solleva il polverone per nascondere il nulla.

Koulibaly, forte fisicamente ma spesso disattento, non è più affidabile del silurato Cannavaro. Michu non lo è di Pandev, così come De Guzman non è superiore a Dzemaili. E non lo dico perché sto rimpiangendo Paolo, Goran o Blerim, ma solo perché speravo che il loro allontanamento preludesse a un salto di qualità: vero, effettivo, tangibile.

Invece, il promettente ma inesperto ragazzotto francese, Rafael che non è Reina, Albiol che sembra avvertire il peso degli anni e forse delle scarse motivazioni, Maggio che non è da vertice (e non da quest'anno), Britos che resta Britos, Ghoulam che aveva gettato un po' di fumo negli occhi, ma - diciamocelo - non ha mai fatto la differenza, e uno stranito Zuniga, compongono un pacchetto difensivo che commette gli errori di sempre. Quelli che tutti noi speravamo potessero essere colmati dal mercato. Mettiamoci un centrocampo a due, nel quale brilla solo il riciclato Gargano, e la ricetta sarà servita.

Possiamo sperare in un cambio di rotta? No, la filosofia di De Laurentiis non cambia, perché nella classifica delle sue priorità, prima del mercato, di un centro sportivo e dello stadio, viene l'investimento da 250 milioni per Cinecittà World. Un'operazione tanto più audace, se confrontata con la rachitica prudenza con la quale viene gestito il club.

Al resto pensa Benitez, integralista senza ripensamenti, che sta svolgendo il compitino in attesa che finisca la sua ultima stagione a Napoli o che arrivi un esonero che lo porti il più lontano possibile dalle promesse mai mantenute di Don Aurelio. Per ora fanno i separati in casa, noi i vasi di coccio fra i vasi di ferro.

C'è poco da girarci intorno: se prendi un allenatore giovane, un emergente, un provinciale, puoi dargli i giocatori che vuoi: ne tirerà fuori il meglio; se prendi Benitez che gioca con un solo schema, oneroso, rischioso e intransigente, a centrocampo ci vogliono i Mascherano. E dietro, lo sappiamo tutti, non servono i Britos.

Perfetto.
Un fatto che mi ha costretto a chiamare Gabriella alle undici dell'altro ieri.
Chi è la persona per cui le hai chiesto di praticare un maleficio e perché.

Offline Fagiolino Quattroporzioni

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #13575 il: 25 Settembre, 2014, 16:47:34 pm »
Due titolari sostituiti da due mediocri peggiori, il ritorno in pianta stabile di Gargano e Michu e Lopez al posto di Pandev e Behrami? Forse l'unico cambio decente è stato De Guzman per Dzemaili, ma è presto per dirlo...
Se succedeva alla Juve stavamo qui a dire ca erano diventanti molto più deboli.

L'anno scorso abbiamo giocato 13 partite in campionato con un ex giocatore alias Reveillere.
Giusto per completezza d'informazione non per polemizzare con la tua analisi.

Offline TOTORE-RASTAMAN

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #13576 il: 25 Settembre, 2014, 16:47:52 pm »
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Qua addirittura per non ammettere che le colpe di questa metà classifica sono per la maggior parte del chiattone, stanno tirando fuori giudizi inverosimili e stronzate tremende su una squadra che l'anno scorso ha fatto il 3° posto!!!
:ok:
Qua addirittura per non ammettere che le colpe di questa metà classifica sono per la maggior parte del braccino corto del presidente e della rosa improponibile a difesa e centrocampo, stanno tirando fuori giudizi inverosimili e stronzate tremende su un allenatore che l'anno scorso ha fatto il 3° posto!!!
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Offline Red

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R: Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #13577 il: 25 Settembre, 2014, 16:54:28 pm »
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Qua addirittura per non ammettere che le colpe di questa metà classifica sono per la maggior parte del braccino corto del presidente e della rosa improponibile a difesa e centrocampo, stanno tirando fuori giudizi inverosimili e stronzate tremende su un allenatore che l'anno scorso ha fatto il 3° posto!!!
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Dela è un genio

Qualis vir, talis oratio

Distruggere fa parte del processo creativo

Offline kolor

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #13578 il: 25 Settembre, 2014, 16:58:32 pm »
Da FB, condivido ma qui dentro lo diciamo da anni.

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Nel caso dell'accesso alla Champions, si fa un mercato, un po' di più se si verifica contemporaneamente una cessione eccellente come quella di Cavani; nel caso dell'Europa minore, e se non si ha la possibilità di cedere un Lavezzi, il mercato si fa con il gioco delle tre carte. Esatto, quello dove a vincere è sempre il banco.

L'ingaggio di Benitez, alla luce del ridicolo mercato di questa estate che ha indebolito la rosa, si è rivelato fumo negli occhi. Capiamo perché. Ci ricordiamo tutti - vero - che De Laurentiis ha provato a trattenere Mazzarri con ogni mezzo, arrivando perfino a offrirgli 4 milioni di ingaggio? Perché? Per la semplice ragione che Mazzarri non ha pretese, gioca con quello che ha a disposizione ed è uno dei più grandi ottimizzatori di risorse. In altre parole, l'allenatore perfetto per la filosofia del presidente.

Quando Benitez ha avviato il nuovo progetto tecnico, le cose sembravano essersi messe al meglio, con l'arrivo di calciatori importanti e un gioco spumeggiante, nell'anno delle vacche grasse della Champions diretta e la cessione del Matador. Il Napoli della passata stagione, infatti, aveva tanti pregi ma anche qualche pesante difetto. Fra questi, i peggiori erano i cali di tensione contro le piccole e i troppi gol subiti.

Alla fine dello scorso campionato, pensavamo tutti che il club si sarebbe mosso con pochi acquisti mirati e di peso, quelli che servivano a compensare le lacune. Invece si è andati esattamente nella direzione opposta, verso quel gioco delle tre carte che solleva il polverone per nascondere il nulla.

Koulibaly, forte fisicamente ma spesso disattento, non è più affidabile del silurato Cannavaro. Michu non lo è di Pandev, così come De Guzman non è superiore a Dzemaili. E non lo dico perché sto rimpiangendo Paolo, Goran o Blerim, ma solo perché speravo che il loro allontanamento preludesse a un salto di qualità: vero, effettivo, tangibile.

Invece, il promettente ma inesperto ragazzotto francese, Rafael che non è Reina, Albiol che sembra avvertire il peso degli anni e forse delle scarse motivazioni, Maggio che non è da vertice (e non da quest'anno), Britos che resta Britos, Ghoulam che aveva gettato un po' di fumo negli occhi, ma - diciamocelo - non ha mai fatto la differenza, e uno stranito Zuniga, compongono un pacchetto difensivo che commette gli errori di sempre. Quelli che tutti noi speravamo potessero essere colmati dal mercato. Mettiamoci un centrocampo a due, nel quale brilla solo il riciclato Gargano, e la ricetta sarà servita.

Possiamo sperare in un cambio di rotta? No, la filosofia di De Laurentiis non cambia, perché nella classifica delle sue priorità, prima del mercato, di un centro sportivo e dello stadio, viene l'investimento da 250 milioni per Cinecittà World. Un'operazione tanto più audace, se confrontata con la rachitica prudenza con la quale viene gestito il club.

Al resto pensa Benitez, integralista senza ripensamenti, che sta svolgendo il compitino in attesa che finisca la sua ultima stagione a Napoli o che arrivi un esonero che lo porti il più lontano possibile dalle promesse mai mantenute di Don Aurelio. Per ora fanno i separati in casa, noi i vasi di coccio fra i vasi di ferro.

C'è poco da girarci intorno: se prendi un allenatore giovane, un emergente, un provinciale, puoi dargli i giocatori che vuoi: ne tirerà fuori il meglio; se prendi Benitez che gioca con un solo schema, oneroso, rischioso e intransigente, a centrocampo ci vogliono i Mascherano. E dietro, lo sappiamo tutti, non servono i Britos.


Ok condivisibile, però vorrei aggiungere alcune cose:

Rafael no è Reina  - lo dicevamo tutti
Michu non è Pandev - bene o male tutti ci siamo rimasti di merda della cessione
Koulibaly è una scommessa - e pure tutti lo dicevamo
De Guzman e Lopez - già eravamo ormai incazzati a morte con pappone per il mercato

Dunque allora dico: se anche e cchiù sciem (come noi tutti del forum) sapevano già queste cose, vuol dire che la cosa è palesemente progettata, De Laurentiis vuole questo per un suo disegno, che forse è incentrato sulle possibili cessioni di Higuain, Callejon e Mertens per il prossimo anno, ovvero su quelli dai quali può avere maggiori introiti.
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Offline TOTORE-RASTAMAN

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Re:De Laurentiis Aurelio
« Risposta #13579 il: 25 Settembre, 2014, 17:26:52 pm »

Ok condivisibile, però vorrei aggiungere alcune cose:

Rafael no è Reina  - lo dicevamo tutti
Michu non è Pandev - bene o male tutti ci siamo rimasti di merda della cessione
Koulibaly è una scommessa - e pure tutti lo dicevamo
De Guzman e Lopez - già eravamo ormai incazzati a morte con pappone per il mercato

Dunque allora dico: se anche e cchiù sciem (come noi tutti del forum) sapevano già queste cose, vuol dire che la cosa è palesemente progettata, De Laurentiis vuole questo per un suo disegno, che forse è incentrato sulle possibili cessioni di Higuain, Callejon e Mertens per il prossimo anno, ovvero su quelli dai quali può avere maggiori introiti.
Con il ricavo di tutti e tre e il tesoretto (che dovrebbe stare sui 60 milioni) si paga abbondantemente merdacittà world e può pure vendere il Napoli senza debiti facendo una superplusvalenza.