Infatti non ho messo in mezzo Dio. Parlavo di cose che non possono essere spiegate con la ragione, come la sorte. Il fatto che sia nato tu o io al posto di qualcun altro ...
E' una questione di sorte e lì difficilmente può intervenire la ragione. A questo mi riferivo quando dicevo che se vuoi spiegare il tutto razionalmente non ne esci più. Se poi dici "ok, ci sono cose inspiegabili razionalmente" devi stare attento a non cadere nell'ignoranza - ad esempio nelle superstizioni.
Ciò però non toglie che diciamo così... abbiamo avuto un bel po' di culo a nascere e a trovare le cose belle e fatte... diciamolo va'.
Giusto per tornare con i piedi per terra, che di tanto in tanto non ci fa male, visto che con questo kilo e mezzo di materia vogliamo spiegare gli infiniti infinitesimali. 
Comunque non sono d'accordo con chi dice che la spiritualità (e quindi volendo una frazione di religione) è dedicata al fine e non alla causa. La scienza prova a cercare le cause, ma non potrà mai arrivare a spiegare cose che vanno oltre la nostra cognizione, limitata dalla visione materialista della vita. E' come la sorte: la accetti e basta. 
domy' cmq non parlavo di malattie ereditarie o meno. Parlavo ad esempio di un bambino che nasce "malato" (con handicap, per dire) per questioni puramente "sfortunate". Non stiamo parlando del figlio del sieropositivo ... ma di uno fatto da 2 individui sani che nasce così. E lì ok c'è la spiegazione scientifica, molto interessante, i cromosomi e tutto ciò che vuoi. Ma non c'è spiegazione sul perchè quei cromosomi "manchino" o non siano come devono essere. Seppure ci fosse, resterebbe comunque un mistero sul perchè le cose siano andate in quella maniera. 
il lancio di un dado dà un risultato "a caso". in verità se fossero note una serie di variabili (velocità, posizione, momento angolare, densità dell'aria, caratteristiche delle superfici ecc) il risultato sarebbe determinabile.
spesso, determinare le cause di un evento è impossibile,
non certo perchè queste cause appartengano alla sfera trascendente, ma perchè includono un numero troppo elevato di variabili che andrebbero conosciute con una precisione al di là della nostra portata.
ciò è vero nel mondo macroscopico, in quello microscopico le cose si complicano per il principio di indeterminazione.
La mia opinione, in definitiva, è che prendere i limiti della conoscenza come prova dell'esistenza di un qualcosa che va al di là della materia e dell'energia, è un salto logico assolutamente ingiustificato.
PS penso anche che le categorie della trascendenza e della metafisica siano le più efficaci a descrivere quegli aspetti della realtà squisitamente umani, come le emozioni, l'arte, l'astrazione ecc... ciò non toglie che possano essere studiati, e infatti.... mi ricollego a chi parlava delle neuroscienze