Sinceramente lo smerdamento non l'ho visto nemmeno io, ed è anche per questo che l'ho trovato interessante.
Mark Zuckerberg non è uno stereotipo, non è dipinto come il nerd piscione da club degli scacchi, è il secchio evoluto, che c'ha perfino una fidanzata, e si permette pure di trattarla manco la chiavica. E' nu nfametton senza scrupoli che non si mette scuorno di scopiazzare dagli altri e non ci tiene nemmeno a tenersi stretti i pochi amici che ha. Però è comunque meglio della varia umanità che lo circonda, è un cattivo per reazione e per sopravvivenza. Crea uno strumento che cambia il mondo pur essendo la semplice evoluzione della caperaggine umana, il vascio 2.0, lo fa prima e meglio degli altri e ha le palle di andare fino in fondo. E soprattutto crea uno strumento che pur nascendo da un imput becero (mettere a figura di merda i compagni del college) e pur sfruttando la stupidità della massa, alla fine della fiera appare come una gran figata, una cosa che ti permette di connetterti sempre ovunque e in un secondo alle persone della tua vita, e che viene quindi anche circondato da un'aura di romanticismo. A lui Facebook permette di riconnettersi alla tizia scaricata in preda alla rabbia dell'ambizione, ma mai dimenticata (e se no che nerd sarebbe), non perchè ora è ricco e famoso e lei lo perdonerà - per quello bastava una telefonata - ma perchè è più facile, più diretto, paradossalmente più sincero.