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Sport => Calcio italiano => Topic aperto da: ferro - 05 Agosto, 2011, 02:43:18 am

Titolo: Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: ferro - 05 Agosto, 2011, 02:43:18 am
Apro questo topic dopo l'eliminazione del Palermo dall'Europa League (anzi dai preliminari), in quanto questo è il punto piu basso , secondo me, mai toccato dal calcio italiano. Io ricordo negli anni 90 il calcio italiano come il piu bel campionato del mondo, il piu seguito. In italia volevano venirci a giocare TUTTI. Ora siamo in grandissimo declino. Ci hanno superato Inghilterra, Spagna Germania e mi sa che tra poco anche la Francia ci supererà in questo.

Di chi le colpe o i meriti (o entrambe) ??
Certamente gli sceicchi arabi che stanno conquistando il mondo del pallone sono una delle forze di questi campionati ( e ricordo con terrore una frase di Oriana Fallaci secondo la quale sarà il mondo occidentale ad orientalizzarsi. E ciò sta accadendo in primis con questi ricconi arabi che conquistano i nostri mercati, vbè ma siamo in OT).
Basti pensare al Manchester City, uscito dal nulla (se è per questo la stessa cosa vale per il Chelsea, solo targato made in russia) , che hanno reso il campionato Inglese piu interessante e più vivo; c'è l'esempio ultimo del PSG o del Malaga o ancora in Russia (che si è messa a rubarci i campioni anche lei), e chisa quante altre in futuro!
Inoltre l'organizzazione del calcio in Inghilterra, partendo dagli ultras finendo agli stadi , passando per la minore pressione fiscale dello stato, è diventato un modello da seguire . Modello copiato anche in Germania, che ha capitalizzato al massimo i fondi concessi dalla FIFA per il mondiale tedesco (costruendo grandi stadi e scuole calcio per scoprire talenti,  i cui PRIMI frutti si intravedono oggi). In Spagna non ne parliamo : il Real è sempre il Real, il Barça è oramai diventata famosissima per la sua "cantera", le altre società vivono di riflesso, con progetti interessanti e a lungo termine.

E NOI!?!?!?!
Noi restiamo al palo, fermi a schemi vecchissimi, pensando che il calcio si sia fermato a quindici- venti anni fa. Quando Berlusconi e Moratti e gli Agnelli disperdevano i loro patrimoni. Quando la Lazio sfornava campioni a profusione che restavano internos(cioe andavano alle grandi), così come la Roma. Quando, in pratica, esisteva una scala gerarchica ben precisa , e i campioni erano concentrati in poche squadre.
C'è da dire infatti che uno dei peggiori colpi l'abbiamo avuto con calciopoli e la Juve in serie B ( e l'emigrazione di tutti i loro campioni in altri campionati) e del Milan , il cui presidente ha tagliato i viveri (avendo compiuto una palese scelta: la vita politica a quella imprenditoriale, per un fatto di esposizione mediatica).
Viviamo secondo me in un periodo di RIASSESTAMENTO delle gerarchie del calcio italiano, nel quale ci sono delle società di medio bassa classifica che spingono per emergere (Palermo, Genoa, Sampdoria prima del tracollo, Napoli, Udinese, Roma, Lazio) che si contendono i posti in cima alla scala gerarchica , rimasta senza testa.
Però poi vedi presidenti come Zamparini o Pozzo, che crescono giocatori prospettivamente interessanti, trasformandoli in veri campioni e vendendoli però al migliore offerente quando la cifra in ballo si fa abbastanza alta ( miglior offerente sempre proveniente dalle società estere, coi loro petroldollari)Come del resto la Sampdoria o come la Fiorentina o come il Genoa  o come........
QUESTO E' IL MALE DEL CALCIO ITALIANO!! La cattiva organizzazione, i presidenti fanfaroni, inciarmatori, mangiasoldi , senza progetti a lungo termine.
Finchè squadre come Udinese, Palermo, Fiorentina, Genoa ecc continueranno a lasciare emigrare i cmapioni del campionato italiano (che prima erano concentrati la maggior parte in poche squadre ed ora invece sono spalmati in 7-8 squadre) in lidi piu esotici, il nostro campionato vivrà sempre di luce riflessa, sarà sempre in secondo piano.
Per questo penso che DELA sia il migliore presidente che potesse capitarci, perchè mi pare che lui non si accontenti della fascia da 4^ al 7^ posto, ma vuole la testa della scala gerarchica. Aurelio non vende i suoi campioni alle squadre estere, non vende il culo per quattro spiccioli. Lui punta al massimo, da grande capitalista quale è, perchè sa che vendere un Hamsik a 30 ML comporterebbe un guadagno solo minimale rispetto al merchandising, alle televisioni, agli introiti della UEFA. La sua mentalità capitalista , cioe conquistare nuovi mercati, lo porta a pensare suvito ai guadagni del Napoli in Cina , in Estremo Oriente, negli USA (e non è che non l'abbia mai detto eh) 

Ora vi chiedo scusa per la lunghezza del post, è un argomento difficile e volevo esprimere la mia idea , confrontarmi con voi e sapere cosa ne pensate voi sulla crisi del calcio italiano (visto che siamo direttamente colpiti anche noi tifosi del Napoli)
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: Jena Plissken - 05 Agosto, 2011, 09:24:22 am
Il campionato italiano è un campionato truccato..prima le squadre col potere come Merdan e Juventus investivano fior di milioni per vincere in Italia e in EUROPA e questo aumentava automaticamente la qualità e l'appeal del nostro campionato, ora il presidente della prima squadra s'è scocciato e pensa alla politica, la Juventus dopo la batosta calciopoli si deve rifondare ma spende soldi alla cazzo ed ha un organizzazione societaria appena decente..l'unica che rimane è l'Inter, che non è neanche chissà che squadrone paragonato alle big d'Europa..inoltre il fatto di non avere stadi di proprietà danneggia economicamente le società e non si rendono appetibili a eventuali sceicchi strapieni di soldi, che anche per questo motivo non vengono ad investire in Italia..e con il calo delle prime due squadre, esce in ballo la prima frase..dato che lo scudetto è solo roba di 4 squadre (Inter,Milan,Roma,Juventus), alle squadre a loro ridosso come Genoa,Udinese,Fiorentina, ecc. non conviene fare un progetto serio, perchè sanno che non avranno NESSUNA possibilità di vincere il titolo, a meno che non spendino quanto lo sceicco del City..in un campionato dove dominano i potenti, uno Stoccarda o un Borussia non ci uscirà mai, quindi le squadre citate vendono i loro migliori giocatori per soldi facendo ancor di più perdere appeal al campionato italiano e apparando figure di merda in Europa..this is it :sisi:

Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: ferro - 05 Agosto, 2011, 15:09:46 pm
Guarda sono d'accordo con te quando parli degli stadi di proprietà. Purtroppo inibisce molto la possibilità di investire dei presidenti, senza contare che non essendo di loro proprietà non possono (e non vogliono) mettere mano a ristrutturazioni o potenziamenti delle strutture.

Però non sono d'accordo quando dici che lo scudeto è roba per 4 squadre. Non mi pare che la Roma si sia fatta vlere l'anno scorso, la Juventus saranno due tre anni che non riesce a centrare nemmeno la champions, il Milan prima di quest'anno non mi pareva così tanto pericolosa.

Inoltre l'appeal delle squadre italiane non è che cala a causa delle poche vittorie in Europa, anzi è il contrario. E' lo scarso appeal che causa un allontanamento dei campioni dalle squadre italiane, e quindi ci rende meno competitivi con le squadre Europee. Lo scarso appeal è causato dalla scarsità di fondi. Se ci fossero i soldi i campioni resterebbero in Italia, come sono andati al PSG (che non è nessuno in Europa) o come vanno anche al Malaga o al Manchester City ( che non mi pare vincano così tanto).

Senza contare un altro problema fondamentale: prima quello che rendeva il cmapionato italiano appetibile non erano tanto i soldi in piu, ma il fatto che in Italia si giocava il calcio migliore. Se un giocatore voleva considerarsi veramente completo doveva venire in Italia, lavorare con i nostri preparatori, i nostri allenatori, misurarsi con il nostro tipo di calcio. Oggi invece emigrano anche preparatori, dirigenti, allenatori. Purtroppo sono le IDEE CHE EMIGRANO non più tanto i giocatori...
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: Starfred - 05 Agosto, 2011, 15:54:22 pm
Rispecchia la situazione di un Paese che non c'è più, non c'è altro da aggiungere purtroppo. :boh:
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: domyssj - 05 Agosto, 2011, 16:01:34 pm
Rispecchia la situazione di un Paese che non c'è più, non c'è altro da aggiungere purtroppo. :boh:
pochi soldi, poca competenza, poco coraggio, nessuna innovazione, paura dei cambiamenti, oligarchia.
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: FistingTopo - 05 Agosto, 2011, 21:32:53 pm
Rispecchia la situazione di un Paese che non c'è più, non c'è altro da aggiungere purtroppo. :boh:

Cmq parliamoci chiaramente..... se abbiam perso il terzo posto non è solo perchè le società sono da rottamare come sto paese dove '' VA TUTTO BENE'' (cit.), alla fine in CL la germania non ha mai fatto sti grandi risultati, e se l'anno scorso è andata in finale, deve ringraziare gli onesti della Uefa e quella merda di Ovrebo.

Il problema è EL, è il totale disinteresse italiano per questa competizione, che porta gli stessi punti della CL. Le tedesche ci han fottuto li, e le squadre italiane non sono cosi scarse da prendere schiaffi perfino da squadrette mediocri. Il tutto è rimandato ad un campionato dove esiste ancora una gerarchia e un oligarchia spaventosa, dove per diritto divino le milanesi e le merde bianconere devono contendersi il campionato, con il contentino a una delle due squadre romane. Chi ha provato a vincere si è accappattato economicamente  :maronn: (compresi noi)

Il tutto è condito da presidenti che non vogliono fare sacrifici (guarda il nostro pappone) per fare sti cazzo di stadi di proprietà, con la politica che fa di tutto per fotterti. 1+1+1+1+1+1+1+1+1 ed ecco la situazione disastrosa del calcio italiano. Se poi contiamo ca nun c' sta chiu na lir  :zzz:
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: moleman - 06 Agosto, 2011, 00:56:21 am
cut

e i mussulmani non rispettano le nostre leggi, e gli extracomunitari ci rubano il lavoro, e... :zzz:
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: vampyr8 - 06 Agosto, 2011, 01:08:42 am
è colpa di calciopoli [cit. Juventino medio]
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: WhiteManCanJump - 06 Agosto, 2011, 02:44:01 am
Vince chi caccia i soldi, è questa la regola del calcio.
In Italia i soldi non si cacciano e si pensa solo a guadagnarli. La nostra quarta classificata è tra le prime al mondo per mentalità provinciale.
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: ferro - 06 Agosto, 2011, 04:31:46 am
e i mussulmani non rispettano le nostre leggi, e gli extracomunitari ci rubano il lavoro, e... :zzz:

Hai frainteso, volevo dire che se gli sceicchi iniziano a conquistare il calcio europeo, si va verso una brutta direzione. Non ho niente contro musulmani, cristiani o altre religioni. E' solo il costo spaventoso del calcio, i soldi che vengono letteralmente buttati nel cesso, solo questo. Non ne facevo una questione ideologica-religiosa  :ok:

Il problema è EL, è il totale disinteresse italiano per questa competizione, che porta gli stessi punti della CL. Le tedesche ci han fottuto li, e le squadre italiane non sono cosi scarse da prendere schiaffi perfino da squadrette mediocri. Il tutto è rimandato ad un campionato dove esiste ancora una gerarchia e un oligarchia spaventosa, dove per diritto divino le milanesi e le merde bianconere devono contendersi il campionato, con il contentino a una delle due squadre romane. Chi ha provato a vincere si è accappattato economicamente  :maronn: (compresi noi)


Sono d'accordissimo con te, l'europa league viene bistrattata troppo. Ma non vedo questa gerarchia ferrea, come la vedi tu... anzi devo dire che tutte le squadre cercano di approfittare di questo momento di riassestamento per accaparrarsi un posto stabile tra le prime tre. Per questo le competizioni europee vengono snobbate: viene data precedenza al campionato. Perdere un anno è una gravissima perdita per una squadra. Pensa invece alle squadre portoghesi o balcane o olandesi, che appendono alla grande i campionati fregandosene altamente per daretutto e svenarsi nelle competizioni europee.

Per quanto riguarda De Laurentiis, ti voglio ricordare che siamo tra le prime tre grazie ai suoi investimenti, dove ce la vedi questa poca propensione al sacrificio?? Se poi per te sacrificio significa comprare settantanove giocatori "forti" e pagarli una cifra esorbitante, stile Juventus, per poi fare la fine dei trak... Non mi pare che lui abbia venduto nessuno di quelli importanti, dando un ossatura stabile alla squadra. Cosa dovrebbero dire i tifosi di Roma, Udinese, Sampdoria, Genoa, Fiorentina, Palermo... ????
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: moleman - 06 Agosto, 2011, 15:42:40 pm
Hai frainteso, volevo dire che se gli sceicchi iniziano a conquistare il calcio europeo, si va verso una brutta direzione. Non ho niente contro musulmani, cristiani o altre religioni. E' solo il costo spaventoso del calcio, i soldi che vengono letteralmente buttati nel cesso, solo questo. Non ne facevo una questione ideologica-religiosa  :ok:
 

per quale ragione il calcio dovrebbe andare in una brutta direzione? :scratch:

le grandissime squadre hanno sempre speso una cifra esorbitante di soldi per acquistare i migliori giocatori...ma finchè lo facevano Parma, Lazio e Fiorentina (nel periodo in cui in Italia c' erano le famose "7 sorelle"), tutto tranquillo perchè ne guadagna il calcio italiano. adesso che lo fanno gli sceicchi nei campionati inglese, spagnolo e francese, ci rode il culo e richiamiamo tutti alla sobrietà.
a me sti discorsi egoistici non sono mai piaciuti.
poi io sono il primo che spera che venga applicato realmente il fair-play finanziario...ma affinchè faccia partire tutte le squadre sullo stesso piano (in relazione ai tifosi che hanno), non per favorire l' Italia, dove i presidenti non vogliono/possono più spendere soldi nel giocattolo calcio
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: WhiteManCanJump - 07 Agosto, 2011, 05:06:54 am
Tra l'altro aggiungo che la tristezza del nostro campionato è dovuta anche alla mentalita'.

Prendiamo l'Atalanta: 5 mln per Denis.
Ora, conviene? Hanno puntato su un giocatore già rodato nel nostro campionato per andare "sul sicuro". Eppure, per fare un nome, lo Stoccarda prese alla meta' Okazaki da una squadra del Giappone. E' qui il punto: c'è la fottuta paura di provare e puntare su giocatori giovani o sconosciuti.

Kagawa? E' stato pagato 350.000 € dal Borussia, ora vale almeno 10 mln. Nel peggior dei casi fai una plusvalenza assurda. Lewandowski? Pagato 7 mln, ora ne vale almeno il doppio. E ditemi voi che appeal aveva il Borussia lo scorso anno, praticamente ai livelli di un attuale Palermo. Eppure la Juve - per nostra fortuna - ha preferito pagare 16 mln Martinez, 10 mln Pepe e 16 mln Quagliarella invece di spendere 7 mln per un solo giocatore. Ma giusto per fare un esempio...
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: Hwarang - 07 Agosto, 2011, 09:54:15 am
Tra l'altro aggiungo che la tristezza del nostro campionato è dovuta anche alla mentalita'.

Prendiamo l'Atalanta: 5 mln per Denis.
Ora, conviene? Hanno puntato su un giocatore già rodato nel nostro campionato per andare "sul sicuro". Eppure, per fare un nome, lo Stoccarda prese alla meta' Okazaki da una squadra del Giappone. E' qui il punto: c'è la fottuta paura di provare e puntare su giocatori giovani o sconosciuti.

Kagawa? E' stato pagato 350.000 € dal Borussia, ora vale almeno 10 mln. Nel peggior dei casi fai una plusvalenza assurda. Lewandowski? Pagato 7 mln, ora ne vale almeno il doppio. E ditemi voi che appeal aveva il Borussia lo scorso anno, praticamente ai livelli di un attuale Palermo. Eppure la Juve - per nostra fortuna - ha preferito pagare 16 mln Martinez, 10 mln Pepe e 16 mln Quagliarella invece di spendere 7 mln per un solo giocatore. Ma giusto per fare un esempio...

E nun è a stessa cosa con Ilicic, Handanovic, Hamsik e altri?  :sospetto:
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: mk89 - 07 Agosto, 2011, 11:19:12 am
E nun è a stessa cosa con Ilicic, Handanovic, Hamsik e altri?  :sospetto:

 :rofl:

Hai dimenticato Pastore  :brr:

Ragioniè, ma una squadra fa acquisti che ritiene sicuri (Denis non è proprio una schiappa.... ad avercelo al posto di lucarelli  :maronn: ) e acquisti in prospettiva. Dov'è il problema?  :boh:
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: SalvyTheCrow - 07 Agosto, 2011, 11:25:00 am
l'Atalanta ha preso pure Maxi Moralez pagandolo abbastanza, che è una scommessa pura, soprattutto a livello fisico, per il campionato italiano  :boh:

Ah inoltre il Lecce si è fatto prestare Muriel dall'udinese, che sta stupendo nel mondiale U20.

Più che altro il problema è che le squadre di vertice cercano il giocatore affermato perchè temono di steccare con i giovani, cosa che comunque vale fino ad un certo punto, perchè se il giovane vale l'investimento gioca sicuramente (vedasi Ranocchia, Pato, da noi tutto il tridente + Fernandez e Ruiz).
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: SpamMattia - 07 Agosto, 2011, 12:49:26 pm
ma sinhceramente la crisi secondo me lentmente sta passando. vi faccio vedere nei prossimi 10 anni la spagna e l'inghilterra che fine fanno :asd: è fisiologico. la storia è tutto un alternarsi di crisi e periodi di splendore. presto torneremo pure noi in auge perchè il calcio è lo sport nazionale e si investono un sacco di sooldi
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: Piskyno89 - 07 Agosto, 2011, 13:26:45 pm
ma sinhceramente la crisi secondo me lentmente sta passando. vi faccio vedere nei prossimi 10 anni la spagna e l'inghilterra che fine fanno :asd: è fisiologico. la storia è tutto un alternarsi di crisi e periodi di splendore. presto torneremo pure noi in auge perchè il calcio è lo sport nazionale e si investono un sacco di sooldi

oddio negli anni 80-90 nelle prime 3 posizioni figuravano sempre italia e germania... la germania poi ha fatto un cagatone assurdo fino al 5° posto pre mondiali, per poi riprendersi alla grande. l'italia fino al 2000 era prima, ora siamo 4° per me almeno noi, imho, impiegheremo un 5-6 anni per riprenderci... siamo nel bel mezzo della crisi e la fine io la vedo molto lontana.
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: Hwarang - 07 Agosto, 2011, 14:03:03 pm
Io credo sempre che l'eccezione siano stati quei 10-15 anni dove il calcio italiano ha stradominato tutto in lungo e in largo.
Ora che siamo ritornati alla normalità, si parla di crisi. Era impossibile mantenere quel trend...

Soprattutto credo che sia limitante parlare di calcio italiano, qua è in crisi il sistema internazionale dove chi vince è una squadra indebitata per 300-400 mln. Ed è una grave anomalia, perchè penso che qualsiasi azienda (perchè oggi tali sono le società di calcio) che abbia quei debiti stia sull'orlo del fallimento, o già fallita da un pezzo.
Per me questo è l'aspetto piu' importante, al di là di ogni ragionamento tecnico...spero che il FPF sia davvero una cura
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: wendell - 07 Agosto, 2011, 14:43:52 pm
Io credo sempre che l'eccezione siano stati quei 10-15 anni dove il calcio italiano ha stradominato tutto in lungo e in largo.
Ora che siamo ritornati alla normalità, si parla di crisi. Era impossibile mantenere quel trend...
Non sono d'accordo. Magari prima degli anni '80 l'Italia non era il top ma quanto meno stava alla pari con gli altri campionati.
Finchè a fare la differenza sono stati gli incassi allo stadio e le sponsorizzazioni siamo stati (tra) i leader in Europa.
Entrati nella nuova era, quella del marketing e delle televisioni, siamo rimasti immobili mentre altrove ci si dava da fare (in Inghlterra con gli stadi di proprietà, in Spagna con politiche di branding - ovviamente mi riferisco a Real e Barça - che qua si sono viste in grave ritardo).
Prima il calcio era uno sport e la sua linfa vitale era la passione della gente, in Italia ineguagliabile. Oggi è un'industria e lo stato in cui versa è condizionato dal sistema economico e politico cui fa riferimento.
L'Italia fa ridere, l'industria calcistica fa ridere. L'Inghilterra e la Germania sono paesi seri e ci pisciano in testa in tutti gli ambiti.
Altrove c'è programmazione a tutti i livelli, qui c'è improvvisazione e i fatturati e il campo ne sono una conseguenza.
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: Hwarang - 07 Agosto, 2011, 14:57:34 pm
Non sono d'accordo. Magari prima degli anni '80 l'Italia non era il top ma quanto meno stava alla pari con gli altri campionati.
Finchè a fare la differenza sono stati gli incassi allo stadio e le sponsorizzazioni siamo stati (tra) i leader in Europa.
Entrati nella nuova era, quella del marketing e delle televisioni, siamo rimasti immobili mentre altrove ci si dava da fare (in Inghlterra con gli stadi di proprietà, in Spagna con politiche di branding - ovviamente mi riferisco a Real e Barça - che qua si sono viste in grave ritardo).
Prima il calcio era uno sport e la sua linfa vitale era la passione della gente, in Italia ineguagliabile. Oggi è un'industria e lo stato in cui versa è condizionato dal sistema economico e politico cui fa riferimento.
L'Italia fa ridere, l'industria calcistica fa ridere. L'Inghilterra e la Germania sono paesi seri e ci pisciano in testa in tutti gli ambiti.
Altrove c'è programmazione a tutti i livelli, qui c'è improvvisazione e i fatturati e il campo ne sono una conseguenza.


Sul discorso generale sono d'accordo, se parliamo di "industria calcio".
Io facevo pero' un discorso limitandomi al campo, alle vittorie e agli altri risultati. Credo che la qualità tecnica in generale si sia abbassata, e che gli altri hanno recuperato un po' di terreno, ma era inevitabile....non potevano dormire per sempre.

Pero' se mi dite "il calcio x è superiore a quello y" io non sono d'accordo, perchè non vedo un dominio di una scuola calcistica rispetto alle altre. Ci sono delle singole squadre forti, questo si. Inoltre s'è andati oltre la solita frontiera Italia, Inghilterra, Spagna, Germania....oggi ci sono club russi che ti vincono l'EL e ti arrivano quasi sempre agli ottavi/quarti di ChL, e che soffiano giocatori a tutti. Quelle che una volta erano le squadre materasso...

L'unica cosa che davvero recrimino al calcio italiano è quella di non aver saputo mantenere una propria identità, sempre sul piano tecnico. Ad esempio l'Italia era la patria dei difensori e dei portieri, avevamo una preparazione da questo punto di vista quasi inarrivabile per chiunque. L'abbiamo buttata a mare inseguendo chissà quale idea di calcio....
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: micoste - 10 Agosto, 2011, 12:28:44 pm
Tra l'altro aggiungo che la tristezza del nostro campionato è dovuta anche alla mentalita'.

Prendiamo l'Atalanta: 5 mln per Denis.
Ora, conviene? Hanno puntato su un giocatore già rodato nel nostro campionato per andare "sul sicuro". Eppure, per fare un nome, lo Stoccarda prese alla meta' Okazaki da una squadra del Giappone. E' qui il punto: c'è la fottuta paura di provare e puntare su giocatori giovani o sconosciuti.

Kagawa? E' stato pagato 350.000 € dal Borussia, ora vale almeno 10 mln. Nel peggior dei casi fai una plusvalenza assurda. Lewandowski? Pagato 7 mln, ora ne vale almeno il doppio. E ditemi voi che appeal aveva il Borussia lo scorso anno, praticamente ai livelli di un attuale Palermo. Eppure la Juve - per nostra fortuna - ha preferito pagare 16 mln Martinez, 10 mln Pepe e 16 mln Quagliarella invece di spendere 7 mln per un solo giocatore. Ma giusto per fare un esempio...

Discorso insensatissimo e generalizzazione indebita. Una marea di giovani sconosciuti approdano ogni anno in serie A, alcuni esplodono, alcuni no. Anzi, il problema (in ottica italiota) è che sempre più spesso dopo che esplodono si vendono all'estero. Non penso che in Germania si facciano solo acquisti-scommesse  :look:
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: Ragionier Cuckoldullo - 11 Agosto, 2011, 16:47:43 pm
Io credo sempre che l'eccezione siano stati quei 10-15 anni dove il calcio italiano ha stradominato tutto in lungo e in largo.
Ora che siamo ritornati alla normalità, si parla di crisi. Era impossibile mantenere quel trend...

Sono d'accordo. Tra l'altro si parla di crisi ma negli ultimi 5 anni l'Italia ha vinto un mondiale e due champions, il calcio nostrano ha visto anche momenti peggiori...

Finchè a fare la differenza sono stati gli incassi allo stadio e le sponsorizzazioni siamo stati (tra) i leader in Europa.
Entrati nella nuova era, quella del marketing e delle televisioni, siamo rimasti immobili mentre altrove ci si dava da fare (in Inghlterra con gli stadi di proprietà, in Spagna con politiche di branding - ovviamente mi riferisco a Real e Barça - che qua si sono viste in grave ritardo).

E' vero Peppe però il modello economico funzionante, quello per esempio dell'Arsenal, è quello che comunque anche in Inghilterra non vince. A fare la differenza è sempre il mecenatismo esasperato, il buttare soldi a fondo perduto, cosa che fino a quindici anni fa accadeva regolarmente (in misura minore) in Italia e che oggi è il modello di squadre coperte di debiti e dai passivi di bilancio clamorosi che sono le migliori al mondo
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: wendell - 11 Agosto, 2011, 21:27:50 pm
Sono d'accordo. Tra l'altro si parla di crisi ma negli ultimi 5 anni l'Italia ha vinto un mondiale e due champions, il calcio nostrano ha visto anche momenti peggiori...

E' vero Peppe però il modello economico funzionante, quello per esempio dell'Arsenal, è quello che comunque anche in Inghilterra non vince. A fare la differenza è sempre il mecenatismo esasperato, il buttare soldi a fondo perduto, cosa che fino a quindici anni fa accadeva regolarmente (in misura minore) in Italia e che oggi è il modello di squadre coperte di debiti e dai passivi di bilancio clamorosi che sono le migliori al mondo

Se parliamo dei risultati sportivi sono d'accordo sul fatto che in Inghilterra stia facendo la differenza il mecenatismo. La fortuna del calcio d'oltremanica la fanno personaggi attirati dalle possibilità di business extracalcistico che offre il paese.
 
Oggi però ho letto il Report Calcio 2011, realizzato in collaborazione con la FIGC. Ci sono alcuni dati interessanti che non si possono bypassare rifacendosi in toto al doping finanziario.
Ci sono sistemi calcistici validi, all'avanguardia, ed altri consunti e decadenti e noi ovviamente facciamo parte del secondo gruppo. E' utile leggere i ricavi e la loro composizione.

La Premier League nel 2009/10 ha generato ricavi per 2.440 milioni di euro. Serie A, Bundesliga e Liga si fermano a circa 1.500 milioni di euro.
La differenza tra noi ed inglesi non la fanno i diritti televisivi nazionali. Assieme alla Premier siamo quelli che prendono più soldi dalle tv. Gli inglesi ci staccano solo grazie alla cessione dei diritti all'estero, eventualmente bisogna lavorare lì.
Il problema vero è che in Italia la cessione dei diritti televisivi rappresenta da sola il 65% dei ricavi complessivi. In Inghilterra sono il 50%, in Germania e Spagna (ma qui la metà dei soldi li mangiano Barça e Real) addirittura 32% e 38%.
Noi siamo il fanalino di coda in quanto a ricavi dallo stadio. Del merchandising non ne parliamo proprio: la Bundesliga e la Premier dominano, noi ci piazziamo addirittura alle spalle della Ligue 1.

Mentre qua in Italia abbiamo sempre guardato al guadagno facile ed immediato, altrove c'è stata programmazione. Oggi hanno una diversificazione dei ricavi e possibilità di crescita del settore legate allo sviluppo di diversi settori delle aziende.
In Italia a parte la Juventus (che per me nel giro di 5 anni staccherà tutti, comprese le milanesi) nessuna società si è mossa per fare uno stadio proprio (e qui la legge italiana non da una mano). L'impianto di proprietà non ha incidenza solo sul numero degli spettatori ma genera effetti positivi anche sul merchandising, catering e altre attività collaterali. Inoltre costituisce, ovviamente, un asset patrimoniale fondamentale dal punto di vista finanziario (chissà che cazz' aggia scritto, correggetemi se sbaglio, così imparo :look:).
Intanto noi a Napoli teniamo il presidente giovane :cool: che invece di pensare a queste cose farnetica su leghe internazionali e litiga con Infront sulle gocce di un limone, quello televisivo, già abbondantemente spremuto.
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: Artem Dzyuba - 11 Agosto, 2011, 21:31:20 pm
Il calcio sta diventando un qualcosa di disgustoso,che,grazie alla globalizzazione,si allontana sempre di più da ciò che rappresenta.
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: djcarmine - 11 Agosto, 2011, 21:39:51 pm
secondo me una parte considerevole della soluzione a tutti mali è rendere esecutiva la legge crimi.......cosa che ovviamente non accadrà mai, ora che non siamo candidati ne per mondiali ne per europei
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: Hwarang - 11 Agosto, 2011, 22:17:15 pm

Intanto noi a Napoli teniamo il presidente giovane :cool: che invece di pensare a queste cose farnetica su leghe internazionali e litiga con Infront sulle gocce di un limone, quello televisivo, già abbondantemente spremuto.

Io su questo non sono d'accordo, anzi sono assolutamente con lui.

Il "limone" dei diritti tv non è assolutamente spremuto, e la sua battaglia è precisamente sui diritti tv all'estero, che l'Italia non sa vendere, e non lo ha saputo mai fare.
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: Hwarang - 11 Agosto, 2011, 22:20:21 pm
Inoltre aggiungo che io voglio sempre vedere sti famigerati guadagni dello stadio privato (come quello della Juve) in Italia a quanto ammonteranno, visto che mo lo stadio sembra la panacea per tutti i mali...
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: Dude - 11 Agosto, 2011, 22:21:31 pm
De Laurentiis 'Problemi Infront, Mediaset...'
17:59 del 04 agosto

Il presidente Aurelio De Laurentiis, nel corso della conferenza stampa al San Paolo, è tornato sull'argomento legato ai diritti televisivi ed ha svelato anche di un avvicinamento di Adidas al Napoli da lui respinto: "Soldi dei diritti tv? Il problema sono Infront e Bogarelli. Abbiamo due grossi problemi. Quelli di capire come cambiano i media, che succede con Berlusconi e il suo lodo Mondadori: dobbiamo sapere quanto lui dovrà tirare i remi in barca. Già Mediaset paga poco i diritti tv, adesso non so cosa potrebbe succedere. Per quanto riguarda Sky sono tranquillo: Tom Mockridge è un genio, adesso arriva Zappia, un'altra persona di grandi capacità. Bisogna vedere che evoluzione c'è negli altri mercati: abbiamo subito una rapina da MediaPartner che per pochi milioni si è comprata l'estero. Vorrei formare insieme ai miei colleghi una società che compri e rivenda i diritti tv all'estero. Io vorrei che il calcio italiano fosse presente in maniera più massiccia all'estero.
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: wendell - 11 Agosto, 2011, 22:27:15 pm
Io su questo non sono d'accordo, anzi sono assolutamente con lui.

Il "limone" dei diritti tv non è assolutamente spremuto, e la sua battaglia è precisamente sui diritti tv all'estero, che l'Italia non sa vendere, e non lo ha saputo mai fare.
Sul mercato estero ho detto che gli do ragione ma in queste settimane mi pare che lui si stesse ingrippando più per il digitale terrestre...
Il futuro del calcio non si gioca lì ma su altri terreni: stadi di proprietà, sponsor e merchandising (in Italia molto penalizzato dal pezzotto, purtroppo). I primi possono fare anche da traino per tutto il resto.
Uno stadio accogliente spinge la gente ad affollarlo. Uno stadio con servizi di ristorazione spinge la gente a spendere ulteriormente durante la partita. Uno stadio con museo, fan shop e centro commerciale vive 365 giorni all'anno. E arrivano pure gli sponsor. E la cornice di pubblico dona ancor più prestigio allo spettacolo televisivo.

Io non dico che il presidente sbaglia questa battaglia, il punto è che non è quella campale.
Ah, massimo sostegno sui diritti d'immagine. Il principio è giusto. Il problema è che non abbiamo abbastanza introiti per stuzzicare i calciatori con ingaggi più importanti. Avessimo uno stadio e tutto quello che ne consegue... e turnamm' semp' llà :asd:
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: wendell - 11 Agosto, 2011, 22:29:26 pm
Ah, ho letto ora il fatto di MediaPartner. Beh, ha assolutamente ragione. Credevo si riferisse al mercato nazionale.
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: Hwarang - 11 Agosto, 2011, 22:33:09 pm
Io credo che questa situazione dei diritti tv, interni e per l'estero, se la sia studiata moooolto bene ...per questo batte sempre su questo tasto. Del resto i napoletani all'estero, disposti a pagare per vedere il Napoli, credo siano un bel numero
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: wendell - 11 Agosto, 2011, 22:35:33 pm
Io credo che questa situazione dei diritti tv, interni e per l'estero, se la sia studiata moooolto bene ...per questo batte sempre su questo tasto. Del resto i napoletani all'estero, disposti a pagare per vedere il Napoli, credo siano un bel numero
Se parla di costituire una società probabilmente si tratterebbe di vendita collettiva, anche se considerando la sua reazione alla legge Melandri la cosa sarebba alquanto strana :look:
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: Hwarang - 11 Agosto, 2011, 22:41:00 pm
Se parla di costituire una società probabilmente si tratterebbe di vendita collettiva, anche se considerando la sua reazione alla legge Melandri la cosa sarebba alquanto strana :look:

Per l'immediato deve fare per forza cosi...fin quando c'è in vigore la legge  :boh:
Quantomeno vuole massimizzare i guadagni.....

Tempo fa lessi un articolo sui diritti all'estero, parlo di un paio d'anni fa forse. E le cifre della nostra serie A, al cospetto dei principali campionati europei, erano davvero ridicole.
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: wendell - 11 Agosto, 2011, 22:47:38 pm
Tempo fa lessi un articolo sui diritti all'estero, parlo di un paio d'anni fa forse. E le cifre della nostra serie A, al cospetto dei principali campionati europei, erano davvero ridicole.
Ultimi dati disponibili (2009/10):

Inghilterra 1.220 milioni (di cui il 34% all'estero)
Italia 999 milioni (10%)
Francia 624 milioni (4%)
Spagna 570 milioni (16%)
Germania 495 milioni (13%)
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: djcarmine - 11 Agosto, 2011, 23:15:25 pm
Inoltre aggiungo che io voglio sempre vedere sti famigerati guadagni dello stadio privato (come quello della Juve) in Italia a quanto ammonteranno, visto che mo lo stadio sembra la panacea per tutti i mali...
ma la juve secondo me non fa manco testo, comunque loro hanno ottime previsioni,ed è anche questo il motivo per cui hanno investito pesante quest'anno.......però a lungo andare aiuterà, e non solo a livello di introiti. comunque io lo indico come "ToDo" piu importante, perchè la questione dei diritti TV è risolvibile in maniera piu semplice.......a meno che non ci sia il solito berlusconi di mezzo
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: Hwarang - 11 Agosto, 2011, 23:21:22 pm
Ultimi dati disponibili (2009/10):

Inghilterra 1.220 milioni (di cui il 34% all'estero)
Italia 999 milioni (10%)
Francia 624 milioni (4%)
Spagna 570 milioni (16%)
Germania 495 milioni (13%)

Bhè, rispetto all'Inghilterra non sono niente.
Piu' o meno sono gli stessi della Spagna, che pero' non ha una ripartizione molto equa dei diritti tv, visto che la maggior parte vanno a Real e Barça, che quindi come singole squadre prendono un sacco di soldi.
Potenzialmente si potrebbe fare molto di piu'...
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: wendell - 11 Agosto, 2011, 23:28:35 pm
Inoltre aggiungo che io voglio sempre vedere sti famigerati guadagni dello stadio privato (come quello della Juve) in Italia a quanto ammonteranno, visto che mo lo stadio sembra la panacea per tutti i mali...
In Inghilterra (20 stadi di proprietà) solo dai biglietti allo stadio ricavano 610 milioni di euro.
In Italia facciamo 230 milioni.

Ovvio che su questi dati influisce al limite il comfort. Lo stadio di proprietà il passo grosso in avanti non te lo fa fare direttamente sulla vendita dei biglietti ma su tutto il resto (ristorazione, merchandising ecc.).
Bisogna vedere come la Juve ha strutturato il suo stadio, quali sono i servizi che offre. Poi incide anche il territorio. Nelle metropoli certe strutture rendono di più. A Napoli, Milano e Roma scasserebbero :sisi:
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: WhiteManCanJump - 11 Agosto, 2011, 23:31:38 pm
Il calcio sta diventando un qualcosa di disgustoso,che,grazie alla globalizzazione,si allontana sempre di più da ciò che rappresenta.

Guardiamo lo stadio dello Swansea e confrontiamolo con quello del Siena. Ovvero lo stadio delle due neopromosse di campionati diversi.

Ora, loro hanno uno stadio da capienza 21mila persone ma dire all'avanguardia è poco. Il Franchi di Siena ha 17mila posti a sedere e cade a pezzi. Ecco, qui la globalizzazione non c'entra proprio niente e direi che il concetto naturale di calcio non ne risente proprio se si crea uno stadio serio.

Con questo cosa voglio dire? Che il problema principale del calcio italiano è la mancanza di strutture serie e all'avanguardia. Vediamo di costruire stadi decenti e ospitiamo un Europeo o un Mondiale. Così sì che si inizia a ragionare.
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: wendell - 11 Agosto, 2011, 23:34:38 pm
ospitiamo un Europeo o un Mondiale
L'abbiamo ospitato il mondiale. Abbiamo fatto cose avveniristiche tipo il San Nicola con utilissima pista d'atletica o la meravigliosa copertura del San Paolo.
S'anna magnat' tutt' cos' :asd:
Il problema è l'Italia, non il calcio italiano.
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: djcarmine - 11 Agosto, 2011, 23:35:36 pm
Ovvio che su questi dati influisce al limite il comfort. Lo stadio di proprietà il passo grosso in avanti non te lo fa fare direttamente sulla vendita dei biglietti ma su tutto il resto (ristorazione, merchandising ecc.).

non solo, ma uno stadio piu comfortevole e sicuro attira anche piu tifosi in trasferta/turisti, e inoltre secondo qualcuno, la cornice nella quale si disputa l'incontro è molto importante per l'appeal televisivo dell'incontro stesso.......infine c'è l'aspetto finanziario che non è da poco. le società di calcio hanno patrimoni molto grandi, ma non sono basati sul mattone......

per quanto riguarda il nostro orticello, dobbiamo vedere che capa tiene de magistris...........anche se, ho la sensazione che la capa di cui preoccuparsi sia quella di de laurentiis
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: WhiteManCanJump - 11 Agosto, 2011, 23:40:03 pm
Discorso insensatissimo e generalizzazione indebita. Una marea di giovani sconosciuti approdano ogni anno in serie A, alcuni esplodono, alcuni no. Anzi, il problema (in ottica italiota) è che sempre più spesso dopo che esplodono si vendono all'estero. Non penso che in Germania si facciano solo acquisti-scommesse  :look:

Una marea di giovani sconosciuti? Io non li vedo. Se li comprano per poi schiaffarli in panchina, tribuna o Primavera hanno valore pari a zero.
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: wendell - 11 Agosto, 2011, 23:40:21 pm
non solo, ma uno stadio piu comfortevole e sicuro attira anche piu tifosi in trasferta/turisti, e inoltre secondo qualcuno, la cornice nella quale si disputa l'incontro è molto importante per l'appeal televisivo dell'incontro stesso.......infine c'è l'aspetto finanziario che non è da poco. le società di calcio hanno patrimoni molto grandi, ma non sono basati sul mattone......
Ho già scritto tutto questo :look:

De Magistris penso che abbia altri cazzi per la testa. Può occuparsi dell'assegnazione di uno spazio per uno stadio, i fondi dovrebbero essere privati e sarebbe competenza della società reperirli.
La Lete Arena :look:
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: WhiteManCanJump - 11 Agosto, 2011, 23:42:27 pm
L'abbiamo ospitato il mondiale. Abbiamo fatto cose avveniristiche tipo il San Nicola con utilissima pista d'atletica o la meravigliosa copertura del San Paolo.
S'anna magnat' tutt' cos' :asd:
Il problema è l'Italia, non il calcio italiano.

21 anni fa li abbiamo ospitati Peppe.
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: djcarmine - 11 Agosto, 2011, 23:44:10 pm
Ho già scritto tutto questo :look:

De Magistris penso che abbia altri cazzi per la testa. Può occuparsi dell'assegnazione di uno spazio per uno stadio, i fondi dovrebbero essere privati e sarebbe competenza della società reperirli.
La Lete Arena :look:

è esattamente ciò che mi aspetto che faccia (come "spazio" intendo anche il terreno stesso su cui sorge il s.paolo), così come mi aspetto che il buon presidente  :caccisordi:

però non ditemi che quella dello stadio è una questione poco importante. in questo momento napoli ha bisogno di rifarsi una reputazione tanto quanto di far sparire PER SEMPRE le montagne di monnezza, e sapete quanto il calcio sia un veicolo di immagine importante. ovviamente lo stesso discorso si può fare riguardo alla situazione di tutti gli altri impianti sportivi in città, che definire disastrosa è un gran complimento..........dirò di piu, fossi io il sindaco di napoli mi sfonderei il fetillo pur di portare a napoli un olimpiade, una coppa america o un GP di F1/motogp

Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: Starfred - 11 Agosto, 2011, 23:46:56 pm
L'abbiamo ospitato il mondiale. Abbiamo fatto cose avveniristiche tipo il San Nicola con utilissima pista d'atletica o la meravigliosa copertura del San Paolo.
S'anna magnat' tutt' cos' :asd:
Il problema è l'Italia, non il calcio italiano.

magari ce l'avessimo noi il San Nicola...
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: Ragionier Cuckoldullo - 11 Agosto, 2011, 23:47:50 pm
Inoltre aggiungo che io voglio sempre vedere sti famigerati guadagni dello stadio privato (come quello della Juve) in Italia a quanto ammonteranno, visto che mo lo stadio sembra la panacea per tutti i mali...

io credo che anche se domani per miracolo ci svegliassimo in Italia con gli stadi pari pari a quelli inglesi non avremmo gli stessi ricavi (per biglietti e indotto) nemmeno nei sogni migliori. Cultura e abitudini diverse, qui ormai la sacralità dell'evento sportivo dal vivo si è totalmente persa. Nessuno dice, per esempio, che in Inghilterra solo il 40% delle partite di campionato va in diretta tv, il resto solo in differita. E' una differenza enorme, grazie al cazzo che riempiono gli stadi, hai voglia a dire che la differenza la fa il comfort... certo, guardare tutte le partite di campionato in diretta a 19 € al mese è una comodità, ma allora non lamentiamoci degli stadi vuoti

edit: e questo per tacere di tante altre cose, come per il fatto che in Inghilterra nel periodo in cui la gente ha più soldi e tempo (nelle feste di Natale) giocano5-6 turni di campionato, partite ogni due giorni... noi nemmeno una, c'è la sosta, fa freddo...
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: wendell - 11 Agosto, 2011, 23:54:22 pm
Comunque da questi dati che ho letto, emerge anche un'altra cosa. Tra il decennio 1990-2000 e il 2000-2010 le performance italiane in Champions sono rimaste sostanzialmente le stesse.
La differenza la fa l'Europa League. Negli anni '90 l'abbiamo vinta ben 6 volte (3 Inter, 2 Parma, 1 Juventus) ed abbiamo mandato complessivamente 11 squadre in finale. In Coppa delle Coppe 4 vittorie.
Dal 2000 in poi, niente di niente. Il problema è che con l'allargamento della Champions a 4 partecipanti italiane abbiamo smesso di mandare squadre competitive in Europa League.
Fin qui nulla di strano. La cosa paradossale è che questi club di fascia media sono quelli che in Italia hanno meno problemi di bilancio. Stanno bene così e se ne sbattono di tutto il resto, risultato sportivo incluso (perchè l'Europa League è solo un fatto di prestigio per un club... il beneficio grosso ricade sul sistema calcistico di riferimento grazie al coefficiente Uefa). Questo è il loro equilibrio.

Un ultimo dato e vi lascio in pace :look:

Classifica Ricavi 2000
Premier League 1,1mld
Serie A 0,9 mld
Bundesliga 0,53 mld
Liga 0,53 mld
Ligue 1 0,52 mld


Classifica Ricavi 2010
Premier League 2,4 mld
Bundesliga 1,55 mld
Serie A 1,53 mld
Liga 1,50 mld
Ligue1 1,04 mld

Ci sta poco da commentare, in questo decennio ci hanno stracciato, tutti.
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: Ragionier Cuckoldullo - 12 Agosto, 2011, 00:03:48 am
Classifica Ricavi 2010
Premier League 2,4 mld
Bundesliga 1,55 mld
Serie A 1,53 mld
Liga 1,50 mld
Ligue1 1,04 mld

Ci sta poco da commentare, in questo decennio ci hanno stracciato, tutti.

quello sicuramente, hanno saputo vendersi meglio sotto ogni profilo. Ma, come detto, la differenza in questo momento è soprattutto nel fatto che in Inghilterra e Spagna ancora ce ne si sbatte del bilancio, come succedeva in Italia nel periodo d'oro. O, più che altro, la differenza già marcata nel fatturato è acuita da questa situazione
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: djcarmine - 12 Agosto, 2011, 00:10:15 am
belli i ricavi, ma io voglio vedere le uscite  :sisi:
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: wendell - 12 Agosto, 2011, 00:13:33 am
quello sicuramente, hanno saputo vendersi meglio sotto ogni profilo. Ma, come detto, la differenza in questo momento è soprattutto nel fatto che in Inghilterra e Spagna ancora ce ne si sbatte del bilancio, come succedeva in Italia nel periodo d'oro. O, più che altro, la differenza già marcata nel fatturato è acuita da questa situazione
Enzo, escludendo Inghilterra e Spagna (soprattutto per loro i dati sono falsati, Real e Barça costituiscono il 50% della torta), la Francia e la Germania c'hanno zucato 500mln di euro di margine :asd:
La Germania nella classifica dei diritti televisivi sta inguaiata, è esploso il merchandising ed hanno sfruttato il mondiale per gli stadi.
Non è tutto doping finanziario e diritti tv, il problema risiede anche (se non soprattutto) altrove.
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: Freddo - 12 Agosto, 2011, 00:22:01 am
Il problema è che non è solo un discorso calcistico e che proprio a livello economico Germania ed Inghilterra stanno nettamente meglio di noi e la Spagna che era lontana ci si è avvicinata molto. La Spagna poi gioca a livello di club e nazionali gioca il miglior calcio a livello mondiale. Noi siamo in crisi in assoluto il calcio è solo una consequenza.
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: Ragionier Cuckoldullo - 12 Agosto, 2011, 00:24:01 am
Enzo, escludendo Inghilterra e Spagna (soprattutto per loro i dati sono falsati, Real e Barça costituiscono il 50% della torta), la Francia e la Germania c'hanno zucato 500mln di euro di margine :asd:
La Germania nella classifica dei diritti televisivi sta inguaiata, è esploso il merchandising ed hanno sfruttato il mondiale per gli stadi.
Non è tutto doping finanziario e diritti tv, il problema risiede anche (se non soprattutto) altrove.

si ma in Germania hanno stadi belli e pieni, e gli piace l'Europa League. Poi direi basta :look: certo non è poco, ma non vincono una champions dal 2001 e non hanno certo maggior appeal sui calciatori in sede di mercato dei nostri top team, anzi. Insomma come detto in tutta Europa sanno vendersi meglio, ma ancora oggi il modello che più di tutti segna il solco tra le inglesi, le due big spagnole e il resto del mondo è l'ultrafatturato. Quello fa vincere. Il resto è un buon modello di sopravvivenza, in Germania lo hanno messo in atto e si accontentano, noi lo stiamo rincorrendo ma non ci basterà
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: wendell - 12 Agosto, 2011, 00:24:02 am
Il problema è che non è solo un discorso calcistico e che proprio a livello economico Germania ed Inghilterra stanno nettamente meglio di noi e la Spagna che era lontana ci si è avvicinata molto. La Spagna poi gioca a livello di club e nazionali gioca il miglior calcio a livello mondiale. Noi siamo in crisi in assoluto il calcio è solo una consequenza.
:sisi:
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: Starfred - 12 Agosto, 2011, 00:33:56 am
Il problema è che non è solo un discorso calcistico e che proprio a livello economico Germania ed Inghilterra stanno nettamente meglio di noi e la Spagna che era lontana ci si è avvicinata molto. La Spagna poi gioca a livello di club e nazionali gioca il miglior calcio a livello mondiale. Noi siamo in crisi in assoluto il calcio è solo una consequenza.

però la spagna si è accappottata, a livello nazionale...
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: wendell - 12 Agosto, 2011, 00:38:23 am
però la spagna si è accappottata, a livello nazionale...
Infatti mi sa che a parte le solite due (e il Malaga) non è che se la stiano passando proprio bene...
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: djcarmine - 12 Agosto, 2011, 00:40:38 am
comunque c'è da considerare che il calcio è un industria, quindi la situazione del calcio riflette la situazione dell'industria di un paese. la germania è il paese piu industrializzato d'europa e grandi gruppi investono nel pallone a vario titolo (bayer, WV, allianz ecc.) , l'italia è il piu piccolo tra i grandi stati........la spagna sta sprofondando e infatti sprofonda anche il calcio, l'inghilterra è da secoli una potenza imperialista e la premier è quella che prende di piu all'estero........


se poi vogliamo parlare di risultati sportivi, stavolta vedo un  futuro otimistico: dite che la differenza tra ieri e oggi sta nella coppa uefa/EL, dove i tedeschi ci hanno stracciato superandoci nell'importantissimo ranking..............ora, forse mi sbaglierò, ma per quanto ne so l'europa league non piace ai tedeschi piu di quanto piaccia agli italiani. la differenza sta nel tenore delle squadre che la affrontano, perchè mentre noi ci mandiamo la sesta/settima, loro ci mandano la terza e qualche volta anche la seconda. quindi fisiologicamente potremmo essere portati a ri-batterli
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: Freddo - 12 Agosto, 2011, 00:42:01 am
però la spagna si è accappottata, a livello nazionale...

Scusa ma perchè a te sembra che noi stiamo bene, non diamo retta ai media, la Spagna che partiva molto dietro si è avvicinata molto economicamane a noi e basta andarci per capirlo visto che come infrastrutture al momento ci sono pure superiori, hanno avuto una crisi di crescita con alta disoccupazione ma noi invece sono anni che abbiamo il Pil sotto zero (dieci anni senza crescere praticamente anche prima della crisi internazionale....) ed il debito pubblico che cresce in continuazione (questi i dati economici reali che i media hanno ben evitato di raccontarci), il fatto che da noi i media non ne hanno parlato più di tanto, non significa che queste cose non esistono, infatti adesso ci siamo svegliati che non solo ci stavamo capottando ma nessuno ce lo diceva ma stiamo addiritura precipitando.....
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: Ragionier Cuckoldullo - 12 Agosto, 2011, 00:49:26 am
se poi vogliamo parlare di risultati sportivi, stavolta vedo un  futuro otimistico: dite che la differenza tra ieri e oggi sta nella coppa uefa/EL, dove i tedeschi ci hanno stracciato superandoci nell'importantissimo ranking..............ora, forse mi sbaglierò, ma per quanto ne so l'europa league non piace ai tedeschi piu di quanto piaccia agli italiani. la differenza sta nel tenore delle squadre che la affrontano, perchè mentre noi ci mandiamo la sesta/settima, loro ci mandano la terza e qualche volta anche la seconda. quindi fisiologicamente potremmo essere portati a ri-batterli

sicuramente quello un poco aiuterà, ma saranno le nostre squadre a doversi svegliare
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: manuelito - 12 Agosto, 2011, 08:02:01 am
Infatti mi sa che a parte le solite due (e il Malaga) non è che se la stiano passando proprio bene...
Appunto, una squadra in Spagna per restare al vertice deve indebitarsi pure parecchio, vedi il Valencia che con delle cessioni eccellenti e degli acquisti mirati sta riuscendo comunque a rimanere su certi livelli, nonostante sia la più indebitata dopo il Barcellona, per non parlare del Siviglia, quelli davvero stanno con le pezze al culo, così come l'Atletico Madrid. Ricordo quando il presidente del Siviglia si mise a sbaniare, se vogliono fanno un campionato a due squadre alternativo, ma nulla è cambiato, si vede che Barca e Real se ne fottono. Io credo che tutti questi sprechi prima o poi porteranno a un crash, sia per Spagna che per Inghilterra (che a differenza di quanto si crede, economicamente non è affatto un'oasi felice), e io sono convintissimo che quando ciò accadrà sarà la Germania a dominare lo scenario calcistico europeo.
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: signor groucho - 12 Agosto, 2011, 08:55:56 am
Io continuo a dire sempre la stessa cosa, il calcio italiano è stato il primo a dover fronteggiare la crisi, via via anche gli altri lo seguiranno. Bisogna solo capire come controbattere. Intanto vanno ottimizzate le risorse (es. gestione stadi). Poi per me c'è solo una soluzione, il modello tedesco. Ripartizione meritocratica dei proventi, almeno parziale, e non solo in base al bacino d'utenza. D'altronde è matematico, prendi i soldi in base ai tifosi? Compri nomi che stuzzicano. Prendi i soldi in base ai risultati? Compri giocatori utili (magari italiani, puntando più sul vivaio per ridurre i costi, eccetera eccetera).
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: Hwarang - 12 Agosto, 2011, 10:19:39 am
io credo che anche se domani per miracolo ci svegliassimo in Italia con gli stadi pari pari a quelli inglesi non avremmo gli stessi ricavi (per biglietti e indotto) nemmeno nei sogni migliori. Cultura e abitudini diverse, qui ormai la sacralità dell'evento sportivo dal vivo si è totalmente persa. Nessuno dice, per esempio, che in Inghilterra solo il 40% delle partite di campionato va in diretta tv, il resto solo in differita. E' una differenza enorme, grazie al cazzo che riempiono gli stadi, hai voglia a dire che la differenza la fa il comfort... certo, guardare tutte le partite di campionato in diretta a 19 € al mese è una comodità, ma allora non lamentiamoci degli stadi vuoti

edit: e questo per tacere di tante altre cose, come per il fatto che in Inghilterra nel periodo in cui la gente ha più soldi e tempo (nelle feste di Natale) giocano5-6 turni di campionato, partite ogni due giorni... noi nemmeno una, c'è la sosta, fa freddo...


Ecco, questo volevo dire...siamo culturalmente diversi, abbiamo altri usi e costumi, pure sul calcio...
E' tutto da vedere...

Cio' non toglie che sugli stadi bisogna intervenire eh.
Pero' uno come DeLa batte sui diritti tv perchè ci sono evidentemente margini di profitto superiori soprattutto a fronte di spese minime e tempistiche piu' rapidi, cosa da non sottovalutare.
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: Piskyno89 - 12 Agosto, 2011, 11:00:28 am
se poi vogliamo parlare di risultati sportivi, stavolta vedo un  futuro otimistico: dite che la differenza tra ieri e oggi sta nella coppa uefa/EL, dove i tedeschi ci hanno stracciato superandoci nell'importantissimo ranking..............ora, forse mi sbaglierò, ma per quanto ne so l'europa league non piace ai tedeschi piu di quanto piaccia agli italiani. la differenza sta nel tenore delle squadre che la affrontano, perchè mentre noi ci mandiamo la sesta/settima, loro ci mandano la terza e qualche volta anche la seconda. quindi fisiologicamente potremmo essere portati a ri-batterli
ti sbagli... loro hanno un altro modo di vivere le partite. prima di tutto, si abboffano di pub. i pub/birrerie sky il sabato pomeriggio (e la domenica per i posticipi), e nelle 3 sere europee sono stracolmi. inoltre lì c'è una situazione ben diversa. sky monopolizza il tutto trasmettendo sia la bundes, che champions (tranne il match in esclusiva) e l'europa league. solo ke skyitalia fa molti più guadagni di skyde, avendo la nostra già raggiunto il break even (sta cosa la dissa marino quando era dg del napoli).
Loro hanno una considerazione dell'europa league, non dico uguale alla champions ma poco ci manca ben sapendo che ha la stessa considerazione in fatto di punteggio della champions. loro bramavano quel 3° posto. ora manderanno 3+1 squadre in chl, e 3 squadre in el.
E questo renderà, imho, un campionato a 18 squadre ancora più competitivo.
Prime 6 in europa, e ultime 2+1 in zweite bundes. La forbice si taglia.

noi dobbiamo imparare a vendere i diritti all'estero perché 90 milioni sono pochi. poi i guadagni se li prende tutti media partner che li rivende.

in italia xké galliani e la lega hanno fatto una ripartizione ad hoc per mediaset, che ha la possibilità di scegliere 12 squadre (di cui 10 in prima scelta) pagando solo 280 milioni l'anno, a differenza di sky che paga per tutte e 20 le squadre 570 milioni l'anno (con poche esclusive in più, tipo gli spogliatoi, la flash interview tra 1° e 2° tempo). E ora che succede? Che l'anno scorso dahlia ha pagato per le restanti 8 squadre 35 milioni. Ma il gioco non vale la candela e infatti è fallita.
E ora mediaset non vuole pagare 35 milioni per quelle squadre. Europa7 ha offerto solo 4 milioni per quei diritti, ma soprattutto semmai mediaset li acquistasse, sky farebbe un ricorso senza precedenti, come già ha provato a fare durante l'anno all'indomani del fallimento di dahlia.
Quindi per i diritti nazionali del triennio 2012-2015i a breve sapremo come saranno venduti (magari faranno l'esclusiva come ha fatto la uefa per champions ed el, senza distinzione tra dtt e sat. Il che ha portato la uefa a duplicare i ricavi per il mercato italiano. sky per i diritti champions 2012-2015 ha offerto 130 milioni e avrà tutte le gare tranne la gara del mercoledì che andrà in chiaro su c5. E se volesse potrebbe trasmettere le altre gare sul dtt ma non lo farà. Così come mediaset non andrà mai sul sat per trasmettere l'el)

Inoltre, siamo l'unico paese che snobba la coppa nazionale salvo arrivare in semifinale. La facciamo giocare in pieno inverno alle 5 del pomeriggio, a meno che non si tratti delle 5 grandi. E grazie al cazzo che nessuno va allo stadio. Inoltre svendiamo i diritti di coppa italia e supercoppa per poche decine di milioni. Quando all'estero, coppe nazionali (tranne la finale) e supercoppa vanno in onda sul pay.

Sugli stadi, con sti chiari di luna la legge crimi credo la vedremo dal binocolo. ma se tremonti volesse, potrebbe vendere del suolo pubblico alle società sportive in modo da dare loro il diritto ad erigere uno stadio di proprietà. in questo senso, juventus (e di riflesso torino, visto che l'olimpico comunale ora sarà solo suo, anche se non di proprietà) e ora udinese e cagliari vedremo come agiranno nei prossimi anni.

il merchandising? Bisogna cominciare a sviluppare l'e-store. andate su un sito straniero. e poi andate su un sito italiano. guardate la differenza.
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: SpamMattia - 12 Agosto, 2011, 11:06:26 am
per quanto riguarda la vendita dei diritti televisivi la camorra del nostro presidente del consiglio ha rovinato tutto
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: Guallera V.2 - 12 Agosto, 2011, 11:24:47 am
Infatti mi sa che a parte le solite due (e il Malaga) non è che se la stiano passando proprio bene...
In Spagna sono nella stessa situazione che si è trovata il calcio italiano qualche anno fa : hanno speso tutti in maniera SMODATAAAAAAAAAAA!! (cit.) :look:, come quando perfino il Brescia e l'Atalanta spendevano 30 miliardi delle vecchie lire per Toni e Comandini che avevano alle spalle un solo campionato di serie A, ed adesso come capitato un pò di tempo fa qui, quasi tutti i club rischiano il crack economico.
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: SpamMattia - 12 Agosto, 2011, 11:26:20 am
ma infatti il punto è proprio questo. qquesti qui stanno buttando un sacco disoldi nel cesso come succedeva in italia anni fa. nel giro di 5-6 anni cominceranno a fallire tutti
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: Freddo - 12 Agosto, 2011, 11:34:57 am
ragà ma guardate che in Italia a parte 4 o 5 squadre che cq risentono pure loro di un certo calo, gli stadi sono vuoti, guardate quanto incasso un Chievo o anche un Genoa o un Palermo nelle partite che non sono di cartello....la gente non ha più soldi per andare allo stadio, ci prova e magari tira la cinghia ma non sempre ce la fa, abbiamo generazioni di giovani che guadagnano se gli dice bene 700 euro al mese ma come fanno ad andare allo stadio? In Inghiltera o Germania stanno proprio meglio economicamente, le richezze non sono divise in maniera così sproporzionata.....gli stadi di proprietà possono aiutare noi, la Roma, il Milan e l'inter ma le altre non saprebbero che farci.....tanto non lo riempiono mai...Noi risentiamo della crisi del calcio esattamente come risentiamo adesso a livello europeo adesso della crisi, siamo i più esposti perchè tutto i nostro sistema economico cola a picco...si salva ancora il nord e bisogna dirlo per onestà intelletuale ma per il resto andiamo sempre peggio.....non è un caso che gli sceicchi ed i petrolieri russi preferiscono investire in Inghilltera ed in Spagna....Si vuole salvare il calcio italiano? Bisogna cambiare tutta l'Italia...E' impossibile fare altrimenti, sono pie illusioni....   
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: wendell - 15 Agosto, 2011, 20:34:16 pm
Ho trovato questa bella analisi dei ricavi delle prime 20 società europee, buon divertimento :look: http://www.deloitte.com/assets/Dcom-UnitedKingdom/Local%20Assets/Documents/Industries/Sports%20Business%20Group/UK_SBG_DFML2011.pdf (http://www.deloitte.com/assets/Dcom-UnitedKingdom/Local%20Assets/Documents/Industries/Sports%20Business%20Group/UK_SBG_DFML2011.pdf)
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: WhiteManCanJump - 15 Agosto, 2011, 21:15:28 pm
Sono curioso di sapere l'economia delle squadre tedesche: spendono poco, vendono a tanto e fanno incassi mostruosi al botteghino.
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: noel - 15 Agosto, 2011, 21:16:57 pm
Io mi preoccuperei molto di più della crisi economica di questo paese.
E parlo dei prossimi 12 mesi,mica tra una vita.
Titolo: R: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: wendell - 15 Agosto, 2011, 21:49:33 pm
Io mi preoccuperei molto di più della crisi economica di questo paese.
Demagogo! Sei ot :patt:
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: duracell - 25 Agosto, 2011, 00:11:29 am
Gli allenatori italiani sono una piaga.
Io non mi spiego perchè in molti li ritengano i migliori al mondo, oramai insegnano le lingue morte, il loro calcio è finito, e giusto in mezzo ad altri morti riescono ad emergere!Appena varchiamo il confine le prendiamo di santa ragione!
Purtroppo nei giocatori è radicato questo modo di giocare che oramai è obsoleto, ci vorranno anni rimettersi in carreggiata.
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: Ragionier Cuckoldullo - 25 Agosto, 2011, 00:16:34 am
Gli allenatori italiani sono una piaga.
Io non mi spiego perchè in molti li ritengano i migliori al mondo, oramai insegnano le lingue morte, il loro calcio è finito, e giusto in mezzo ad altri morti riescono ad emergere!Appena varchiamo il confine le prendiamo di santa ragione!
Purtroppo nei giocatori è radicato questo modo di giocare che oramai è obsoleto, ci vorranno anni rimettersi in carreggiata.

la differenza in europa la fanno i petrolieri russi e gli sceicchi arabi, fosse il problema della nazionalità degli allenatori... :asd:
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: Julinho - 25 Agosto, 2011, 00:19:53 am
Dalla sua pagina Facebook, l'autorevole Angelo XG1 Forgione ci fornisce il suo parere in merito all'argomento:

La crisi del calcio italiano é tutta nel caso Zarate. Un discreto talento che ha incantato all'inizio per poi essere distrutto dagli schemi di Reja. Dribblava, saltava l'uomo, tirava da fuori. Ora se tenta un dribbling Reja sbuffa, e infatti non lo tenta più. E poi vogliamo imitare la Spagna?


 :maronn:
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: Ragionier Cuckoldullo - 25 Agosto, 2011, 00:23:00 am
Dalla sua pagina Facebook, l'autorevole Angelo XG1 Forgione ci fornisce il suo parere in merito all'argomento:

La crisi del calcio italiano é tutta nel caso Zarate. Un discreto talento che ha incantato all'inizio per poi essere distrutto dagli schemi di Reja. Dribblava, saltava l'uomo, tirava da fuori. Ora se tenta un dribbling Reja sbuffa, e infatti non lo tenta più. E poi vogliamo imitare la Spagna?


 :maronn:

doveva aggiungere "Reja, austroungarico del cazzo che limita la fantasia e l'estro degli argentini, simile a quello dei neoborbonici". Se ne sta scendendo.
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: Gabbie - 25 Agosto, 2011, 00:27:40 am
doveva aggiungere "Reja, austroungarico del cazzo che limita la fantasia e l'estro degli argentini, simile a quello dei neoborbonici". Se ne sta scendendo.
:asd:
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: Hwarang - 25 Agosto, 2011, 00:31:11 am
Dalla sua pagina Facebook, l'autorevole Angelo XG1 Forgione ci fornisce il suo parere in merito all'argomento:

La crisi del calcio italiano é tutta nel caso Zarate. Un discreto talento che ha incantato all'inizio per poi essere distrutto dagli schemi di Reja. Dribblava, saltava l'uomo, tirava da fuori. Ora se tenta un dribbling Reja sbuffa, e infatti non lo tenta più. E poi vogliamo imitare la Spagna?


 :maronn:

Capello e Ancelotti stanno prendendo appunti da queste perle tattiche...
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: ferro - 26 Agosto, 2011, 10:19:54 am
scusate ma voi avete visto che fine ha fatto la Roma ieri sera??? Quella dovrebbe essere la squadra dell'allievo di Guadiola, pronto ad insegnare agli allenatori italiani com'è che si gioca a calcio in europa!? Ma per favore... è facile parlare di allenatori esteri quando sono in casa propria. Metteteli nel nostro campionato, non valgono una cippa.
In Europa vincono perchè le squadre italiane sono piu scarse e perchè il campionato italiano risucchia tutte le energie, che non possono essere investite in champion(per non parlare in europa league). E parlo di energie fisiche e nervose...
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: 'O Capetiello Nnammurato - 26 Agosto, 2011, 15:53:43 pm
Dalla sua pagina Facebook, l'autorevole Angelo XG1 Forgione ci fornisce il suo parere in merito all'argomento:

La crisi del calcio italiano é tutta nel caso Zarate. Un discreto talento che ha incantato all'inizio per poi essere distrutto dagli schemi di Reja. Dribblava, saltava l'uomo, tirava da fuori. Ora se tenta un dribbling Reja sbuffa, e infatti non lo tenta più. E poi vogliamo imitare la Spagna?


 :maronn:
Nessuno precisa il fatto che Zarate manteneva palla per 2 minuti di orologio prima di tentare un passaggio o un tiro? E' un megalomane del cazzo, Reja ha ragione assolutamente.
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: wendell - 14 Settembre, 2011, 20:10:17 pm
Il problema vero è che in Italia la cessione dei diritti televisivi rappresenta da sola il 65% dei ricavi complessivi. In Inghilterra sono il 50%, in Germania e Spagna (ma qui la metà dei soldi li mangiano Barça e Real) addirittura 32% e 38%.
Noi siamo il fanalino di coda in quanto a ricavi dallo stadio. Del merchandising non ne parliamo proprio: la Bundesliga e la Premier dominano, noi ci piazziamo addirittura alle spalle della Ligue 1.

Mentre qua in Italia abbiamo sempre guardato al guadagno facile ed immediato, altrove c'è stata programmazione. Oggi hanno una diversificazione dei ricavi e possibilità di crescita del settore legate allo sviluppo di diversi settori delle aziende.
In Italia a parte la Juventus (che per me nel giro di 5 anni staccherà tutti, comprese le milanesi) nessuna società si è mossa per fare uno stadio proprio (e qui la legge italiana non da una mano). L'impianto di proprietà non ha incidenza solo sul numero degli spettatori ma genera effetti positivi anche sul merchandising, catering e altre attività collaterali. Inoltre costituisce, ovviamente, un asset patrimoniale fondamentale dal punto di vista finanziario (chissà che cazz' aggia scritto, correggetemi se sbaglio, così imparo :look:).
Intanto noi a Napoli teniamo il presidente giovane :cool: che invece di pensare a queste cose farnetica su leghe internazionali e litiga con Infront sulle gocce di un limone, quello televisivo, già abbondantemente spremuto.

Sul mercato estero ho detto che gli do ragione ma in queste settimane mi pare che lui si stesse ingrippando più per il digitale terrestre...
Il futuro del calcio non si gioca lì ma su altri terreni: stadi di proprietà, sponsor e merchandising (in Italia molto penalizzato dal pezzotto, purtroppo). I primi possono fare anche da traino per tutto il resto.
Uno stadio accogliente spinge la gente ad affollarlo. Uno stadio con servizi di ristorazione spinge la gente a spendere ulteriormente durante la partita. Uno stadio con museo, fan shop e centro commerciale vive 365 giorni all'anno. E arrivano pure gli sponsor. E la cornice di pubblico dona ancor più prestigio allo spettacolo televisivo.

Io non dico che il presidente sbaglia questa battaglia, il punto è che non è quella campale.
Ah, massimo sostegno sui diritti d'immagine. Il principio è giusto. Il problema è che non abbiamo abbastanza introiti per stuzzicare i calciatori con ingaggi più importanti. Avessimo uno stadio e tutto quello che ne consegue... e turnamm' semp' llà :asd:

Volevo dire a Nicolao Hwarang che Fassone mi ha appena dato ragione su tutta la linea :patt:
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: Hwarang - 14 Settembre, 2011, 20:18:01 pm
Volevo dire a Nicolao Hwarang che Fassone mi ha appena dato ragione su tutta la linea :patt:

Io tengo Don Aurelio  :patt:  :look:
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: bart - 06 Ottobre, 2011, 15:55:55 pm
Un lento, inesorabile declino: l'Italia dei club, in Europa, è stata scavalcata dalla Germania, terza nel ranking Uefa, e ormai irraggiungibile (chissà per quanti anni). Questo significa che il prossimo anno avremo solo tre club in Champions League (e il terzo farà i preliminari di agosto). Non solo: la Francia e il Portogallo ci incalzano e i nostri club, nella classifica stagionale europea, sono finiti addirittura al dodicesimo posto. Questo il ranking Uefa 2012 (che tiene conto delle stagioni dal 2007 al 2012): 1) Inghilterra 75,535; 2) Spagna 68,757, 3) Germania 65,019, 4) ITALIA 52,552, 5) Francia 49,011, 6) Portogallo 48,346. Per quanto riguarda la stagione attuale, 2011-'12, Roma e Palermo sono state eliminate nei playoff dell'Europa League, l'Udinese è scivolata dalla Champions alla seconda Coppa europea. Nonostante i buoni risultati dell'ultimi turno, nell'annata in corso l'Italia (3928 punti), è dodicesima in classifica! Proprio così: hanno fatto meglio di noi Inghilterra, Spagna, Germania, Francia, Portogallo, Olanda, Belgio, Austria, Cipro, Israele e Repubblica Ceca. Anche Cipro (con due squadre: noi ne abbiamo ancora cinque in corsa, su 7, e presto lo scavalcheremo...).


Nel ranking Uefa 2006 (2001-'06) l'Italia era seconda, in quello 1999 (1994-'99) era prima. Come sono lontani quei tempi. Irripetibili. Abbiamo snobbato per anni l'ex Coppa Uefa (ora Europa League) e ne paghiamo le conseguenze. Ma non solo: tante sono le cause del nostro declino. Adriano Galliani ha proposto all'Uefa due ranking: uno per la Champions (dove, tutto sommato, stiamo ancora a galla) e l'altro per la Coppa n.2. Risposta di Platini: non se ne parla nemmeno. D'altronde, perché mai Germania o Francia dovrebbero favorirci? E così, continua la discesa. Se la Francia ci raggiunge, non perderemo il terzo posto in Champions ma avremo un playoff in più. Ma, soprattutto, c'è il rischio reale che nel giro di un paio d'anni i nostri club possano contare sempre meno a livello internazionale. Non solo per via del fair play finanziario (che ci penalizza più di altri, avendo scarse risorse da stadio e da merchandising) ma soprattutto perché i grandi "mecenati" del passato (Berlusconi, Agnelli, Moratti) non possono, né vogliono, più spendere certe cifre per il calcio. La stessa Juve, quest'anno, ha fatto un aumento di capitale-record: se non finisce fra le prime tre, la proprietà difficilmente potrà ancora impegnarsi a quei livelli. In futuro, il nostro calcio faticherà sempre più a ingaggiare campioni (costosi) come Ibrahimovic, per non parlare degli Eto'o. Già adesso dobbiamo dire ai Fabregas. Un problema reale, che molto spesso i nostri presidenti dimenticano, rifugiandosi nella parrocchietta del nostro campionato. L'unico (o uno dei pochi) che sa guardare lontano è Adriano Galliani, ad del Milan: ha parlato di un calcio italiano che da "ristorante di lusso è diventato una pizzeria...". Immagine chiara, forte, di uno abituato a frequentare ottimi ristoranti. Beh, qualcuno l'ha accusato di lesa maestà. Più le critiche che discorsi costruttivi. Ridicolo: Galliani ha detto la (cruda) verità. Manca però un progetto globale, un piano serio di rilancio: e a Galliani una cosa va rimproverata. Essersi interessato poco in questi anni della Lega di serie A, di cui è stato anche presidente in passato. Ha lasciato che salisse il livello di litigiosità e crescesse (scomparisse...) quello dei programmi, delle riforme. Ognuno guarda in casa sua. C'è da augurarsi, adesso, che almeno l'Unione delle quattro Leghe (A, B, Pro e Dilettanti) possa portare ad una svolta. Ma anche la Figc deve fare la sua parte: entro fine anno (dicono) il consiglio federale discuterà-ad esempio-il piano di rilancio del settore tecnico preparato da Roberto Baggio. E' un anno che ne parla: a marzo la Figc ha stanziato 50.000 euro per Coverciano, poi silenzio. Manca ancora un progetto definitivo. Speriamo in bene.


Fulvio Bianchi, SpyCalcio - repubblica.it
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: Neapolis84 - 06 Ottobre, 2011, 16:17:14 pm
L'unico (o uno dei pochi) che sa guardare lontano è Adriano Galliani, ad del Milan
potevano cominciare l'articolo con questa frase, avrei evitato di leggermi tutto quel papiello.

Cose da pazzi, galliani...uno degli artefici dei disastri del calcio italiano...
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: FistingTopo - 06 Ottobre, 2011, 16:27:14 pm
potevano cominciare l'articolo con questa frase, avrei evitato di leggermi tutto quel papiello.

Cose da pazzi, galliani...uno degli artefici dei disastri del calcio italiano...

Aldilà della mafiosità e della corruzione che sprigiona il personaggio che ha fatto  :asd: ?
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: Moebius - 06 Ottobre, 2011, 16:28:10 pm
Aldilà della mafiosità e della corruzione che sprigiona il personaggio che ha fatto  :asd: ?
e non ti basta?
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: Neapolis84 - 06 Ottobre, 2011, 16:44:56 pm
Aldilà della mafiosità e della corruzione che sprigiona il personaggio che ha fatto  :asd: ?
e vuoi altro? Si sta esponendo ora perchè ha capito, in maniera palesemente tardiva, che oramai all'estero stanno anni avanti. Dietro calciopoli c'era anche lui e lì l'Italia fece un bel passo indietro. Dietro la b a 457 squadre con la A a 20 squadre c'era anche lui e ora da più parti si invoca la riduzione di squadre.
galliani...uà, uno dei cancri del calcio italiano.
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: Ragionier Cuckoldullo - 06 Ottobre, 2011, 16:48:05 pm
la crisi del calcio italiano sta semplicemente nel fatto che nessuno ci mette più i soldi a fondo perduto come dieci anni fa.
Poi vabbè, lo stadio di proprietà , i fatturati dipendenti dalle tv ecc.ecc., ma il nodo cruciale è quello, senza prenderci in giro.
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: cavallopazzo - 06 Ottobre, 2011, 16:54:34 pm
la crisi del calcio italiano sta semplicemente nel fatto che nessuno ci mette più i soldi a fondo perduto come dieci anni fa.
Poi vabbè, lo stadio di proprietà , i fatturati dipendenti dalle tv ecc.ecc., ma il nodo cruciale è quello, senza prenderci in giro.
si è questo, ma messo in relazione con una vecchia mentalità nel fare calcio, ed è per questo che ancora più pesante, valorizzazione dei giovani, aumento dello scouting, ecc...potrebbero far cambiare la scena.... insomma la migliore squadra del mondo che ha vinto di tutto ha basaro essenzialmente tutto su questi fattori..
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: Ragionier Cuckoldullo - 06 Ottobre, 2011, 16:56:04 pm
si è questo, ma messo in relazione con una vecchia mentalità nel fare calcio, ed è per questo che ancora più pesante, valorizzazione dei giovani, aumento dello scouting, ecc...potrebbero far cambiare la scena.... insomma la migliore squadra del mondo che ha vinto di tutto ha basaro essenzialmente tutto su questi fattori..

eh, facendo comunque 100 milioni di perdite all'anno. Se dovessero tenere il bilancio in pareggio sicuramente pariassero di meno
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: Jena Plissken - 06 Ottobre, 2011, 18:54:52 pm
Per l'articolo di bart: da quest'anno l'Italia ha già 3 posti in CL, quindi chi arriva 4° va in EL.
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: cavallopazzo - 06 Ottobre, 2011, 18:58:10 pm
eh, facendo comunque 100 milioni di perdite all'anno. Se dovessero tenere il bilancio in pareggio sicuramente pariassero di meno
è vero però con la cantera tengono apparata mezza squadra
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: djcarmine - 06 Ottobre, 2011, 20:01:00 pm
la crisi del calcio italiano sta semplicemente nel fatto che nessuno ci mette più i soldi a fondo perduto come dieci anni fa.
Poi vabbè, lo stadio di proprietà , i fatturati dipendenti dalle tv ecc.ecc., ma il nodo cruciale è quello, senza prenderci in giro.

si ma in germania, dove i club sono abbastanza virtuosi, cosa è stato a decretare l'ascesa del movimento calcistico??
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: Ragionier Cuckoldullo - 06 Ottobre, 2011, 20:03:30 pm
si ma in germania, dove i club sono abbastanza virtuosi, cosa è stato a decretare l'ascesa del movimento calcistico??

l'insana e stramba passione per l'Europa League :look: visto che in Europa le tedesche non vincono un cazzo da dieci anni (le italiane nel frattempo hanno vinto tre Champions) e anche a livello tecnico (oltre che come potere contrattuale di mercato) il loro campionato non è certo superiore al nostro
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: Starfred - 06 Ottobre, 2011, 23:15:32 pm
l'insana e stramba passione per l'Europa League :look: visto che in Europa le tedesche non vincono un cazzo da dieci anni (le italiane nel frattempo hanno vinto tre Champions) e anche a livello tecnico (oltre che come potere contrattuale di mercato) il loro campionato non è certo superiore al nostro

la tua firma :alla:
Titolo: R: Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: GeppiGeppi - 22 Maggio, 2014, 16:02:16 pm
Ho trovato questo topic per dire la mia strunzata nella diatriba DioBrando vs Alemao.
Intervengo per dire che la tarantella "calciatori forti del passato >>> calciatori forti del presente" applicato a tutto lo scibile calcistico manco si può sentire.
Crisi del calcio italiano: ne vogliamo riparlare?
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: Alemao - 22 Maggio, 2014, 17:32:55 pm
Credo che la crisi nostra e di riverbero  qualche anno dopo del calcio italiano sia accaduta quando da Cannavaro Senior si è passati a produrre i Cannavaro Junior e tutto ciò è colpa senza ombra di dubbio dell'abbattimento dei limoneti che prima si ergevano in quelli che ora sono polverosi campi di calcio. Tutto ciò era già stato predetto dall'oracolo di Fusignano. I Maya non potevano saperlo.
Titolo: R: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: GeppiGeppi - 22 Maggio, 2014, 17:50:25 pm
Credo che la crisi nostra e di riverbero  qualche anno dopo del calcio italiano sia accaduta quando da Cannavaro Senior si è passati a produrre i Cannavaro Junior e tutto ciò è colpa senza ombra di dubbio dell'abbattimento dei limoneti che prima si ergevano in quelli che ora sono polverosi campi di calcio. Tutto ciò era già stato predetto dall'oracolo di Fusignano. I Maya non potevano saperlo.

:rotfl: :love2:
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: TOTORE-RASTAMAN - 22 Maggio, 2014, 19:04:30 pm
La crisi del calcio itagliano è semplicemente una conseguenza della crisi economica, globale sì ma che in itaglia è una devastazione.
Titolo: Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: falceEmarcello - 22 Maggio, 2014, 19:42:56 pm
La crisi del calcio italiano e' colpa di berlusconi e nun sto pazziann
Titolo: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: Trenz - 22 Maggio, 2014, 19:58:37 pm
La crisi del calcio italiano e' colpa di berlusconi e nun sto pazziann
Quoto assolutamente,me lo ricordo ancora quando si presentò come portatore del calcio"nuovo" e paladino dello sport .In generale ha raso al suolo proprio il paese a tutti i livelli,ma questa,come direbbero in conan,è un'altra storia..
Poi tengo una teoria strampalata tutta mia secondo cui era meglio se ci fermavamo ad un massimo di sei o sette stranieri per rosa,in effetti la nostra esplosione calcistica era anche figlia delle chiusure di frontiera dopo il 66 e la riapertura fino all arrivo del terzo straniero...
Titolo: R: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: GeppiGeppi - 22 Maggio, 2014, 19:59:32 pm
La crisi del calcio italiano e' colpa di berlusconi e nun sto pazziann

E del PD.
Titolo: Re:R: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: pappasouth - 22 Maggio, 2014, 20:41:08 pm
E del PD.

inteso come Porco D...........
Titolo: R: Re:R: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: GeppiGeppi - 22 Maggio, 2014, 20:47:46 pm
inteso come Porco D...........

L'acronimo PD vale per tutte le interpretazioni.
Titolo: Re:R: Re:R: Re:Crisi del calcio italiano - Analisi
Inserito da: TOTORE-RASTAMAN - 01 Giugno, 2014, 15:16:46 pm
L'acronimo PD vale per tutte le interpretazioni.
Anche Pappone DEvolusci?
:look: