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Calcio Napoli => S. S. C. Napoli => Topic aperto da: Il professore di Vesuviano - 19 Gennaio, 2010, 01:17:42 am
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Come richiesto da alcuni di Voi apriamo un Topic sulla realtà ultras dove magari ognuno di noi puo' dire la sua in modo approfondito e soprattutto chi ci sta dentro puo' spiegare il modo di vedere degli ultras partenopei e non...
Io lo apro con queste righe che ho letto in giro e che faccio mie:
Ogni ultras è diverso. C’è quello che si muove solo col gruppo e quello che fa gruppo per se. Gli ultras sono diversi, ma li unisce l’amore per la propria squadra, la tenacia nel resistere oltre 90 minuti in piedi sotto la pioggia o al freddo, li unisce il riscaldarsi con un coro cantato a squarciagola, li unisce la sicurezza dell’amico che gli dorme accanto sul treno che ti riporta dalla trasferta, li unisce la passeggiata goliardica nella città avversaria, li unisce la gioia di partire per una trasferta e la stanchezza del ritorno, li unisce quel panino diviso in due dopo ore di digiuno, li unisce quella sigaretta offerta nello scompartimento e ridata in curva, li unisce quella litigata sull’esterno sinistro panchinaro fatto nella penombra di un treno notturno, li unisce la mentalità . Le cose che ci uniscono, contemporaneamente ci dividono dal mondo esterno, ci allontanano dai genitori preoccupati, da zii scandalizzati, da compagni di classe impauriti e da professori disgustati. L’ultras è l’eccezione alla regola, è l’inaspettato che ti sorprende, è la sorpresa che ti smorza il sorriso quando pensi di averla fatta franca. L’ultras è anche il braccio che ti tira sul vagone prima che si chiudono le porte. L’ultras è questo e molto altro, altri sentimenti non descrivibili in parole.
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cioè la "mentalita"
è fratellanza tra compagni tifosi (o meglio sostenitori) della stessa maglia e che per quella maglia a rischio di prenderesi un accidente e veder poco la partita in piedi cantano e sostengono sempre la maglia.
(il che è bellissimo)
perche con i sostenitori di altre maglie oltre alla normale rivalita c'è ostilita, nel senso perche si cerca lo scontro?
lo scontro lo si cerca solo tra ultras o si puo anche verificare, in quanto insito nella MENTALITA, che lo scontroavvenga anche con ragazzi nn di gruppi e nemmeno ultras (addirittura ad un padre con i figli guagliuncielli? per fare un esempio)??
poi faro altre domande
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cioè la "mentalita"
è fratellanza tra compagni tifosi (o meglio sostenitori) della stessa maglia e che per quella maglia a rischio di prenderesi un accidente e veder poco la partita in piedi cantano e sostengono sempre la maglia.
(il che è bellissimo)
perche con i sostenitori di altre maglie oltre alla normale rivalita c'è ostilita, nel senso perche si cerca lo scontro?
lo scontro lo si cerca solo tra ultras o si puo anche verificare, in quanto insito nella MENTALITA, che lo scontroavvenga anche con ragazzi nn di gruppi e nemmeno ultras (addirittura ad un padre con i figli guagliuncielli? per fare un esempio)??
poi faro altre domande
isa è solo un apertura per il momento, non è questa la mentalità di cui tanto si parla il discorso è lungo e va affrontato per bene e soprattutto non all' una di notte....... domani scrivo "due righe" dove spiego quello che per me è la mentalità e la vita di un ultras nel bene e nel male e poi mano mano, per chi ha voglia, sviluppiamo argomenti vari .........
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isa è solo un apertura per il momento, non è questa la mentalità di cui tanto si parla il discorso è lungo e va affrontato per bene e soprattutto non all' una di notte....... domani scrivo "due righe" dove spiego quello che per me è la mentalità e la vita di un ultras nel bene e nel male e poi mano mano, per chi ha voglia, sviluppiamo argomenti vari .........
:ok:
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perche con i sostenitori di altre maglie oltre alla normale rivalita c'è ostilita, nel senso perche si cerca lo scontro?
lo scontro lo si cerca solo tra ultras o si puo anche verificare, in quanto insito nella MENTALITA, che lo scontroavvenga anche con ragazzi nn di gruppi e nemmeno ultras (addirittura ad un padre con i figli guagliuncielli? per fare un esempio)??
lo scontro è insito nella mentalità ultras ... è previsto .. ci sta, il perchè risiede nella rivalità tra citta', tra gruppi organizzati e non prevede che si faccia di un'erba un fascio(il padre con i propri figli) .... no questa è meschinità , non c'entra nulla con lo scontro con i gruppi di altre città .... ma ora sarei banale nel dire le cose, poi approfondiamo meglio......
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lo scontro è insito nella mentalità ultras ... è previsto .. ci sta, il perchè risiede nella rivalità tra citta', tra gruppi organizzati e non prevede che si faccia di un'erba un fascio(il padre con i propri figli) .... no questa è meschinità , non c'entra nulla con lo scontro con i gruppi di altre città .... ma ora sarei banale nel dire le cose, poi approfondiamo meglio......
:ok:
certamente, tanto quua no bimbominkia o altre persone che guastano e fermano il discorso.. o mandano a fanculo raffaele che si incazza e se ne va ( :asd: ).
:bananalama:
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Come richiesto da alcuni di Voi apriamo un Topic sulla realtà ultras dove magari ognuno di noi puo' dire la sua in modo approfondito e soprattutto chi ci sta dentro puo' spiegare il modo di vedere degli ultras partenopei e non...
Io lo apro con queste righe che ho letto in giro e che faccio mie:
Ogni ultras è diverso. C’è quello che si muove solo col gruppo e quello che fa gruppo per se. Gli ultras sono diversi, ma li unisce l’amore per la propria squadra, la tenacia nel resistere oltre 90 minuti in piedi sotto la pioggia o al freddo, li unisce il riscaldarsi con un coro cantato a squarciagola, li unisce la sicurezza dell’amico che gli dorme accanto sul treno che ti riporta dalla trasferta, li unisce la passeggiata goliardica nella città avversaria, li unisce la gioia di partire per una trasferta e la stanchezza del ritorno, li unisce quel panino diviso in due dopo ore di digiuno, li unisce quella sigaretta offerta nello scompartimento e ridata in curva, li unisce quella litigata sull’esterno sinistro panchinaro fatto nella penombra di un treno notturno, li unisce la mentalità . Le cose che ci uniscono, contemporaneamente ci dividono dal mondo esterno, ci allontanano dai genitori preoccupati, da zii scandalizzati, da compagni di classe impauriti e da professori disgustati. L’ultras è l’eccezione alla regola, è l’inaspettato che ti sorprende, è la sorpresa che ti smorza il sorriso quando pensi di averla fatta franca. L’ultras è anche il braccio che ti tira sul vagone prima che si chiudono le porte. L’ultras è questo e molto altro, altri sentimenti non descrivibili in parole.
Mi hai commosso, ti stimo!
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poi faro altre domande
:tardi:
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lo scontro è insito nella mentalità ultras ... è previsto .. ci sta, il perchè risiede nella rivalità tra citta', tra gruppi organizzati e non prevede che si faccia di un'erba un fascio(il padre con i propri figli) .... no questa è meschinità , non c'entra nulla con lo scontro con i gruppi di altre città .... ma ora sarei banale nel dire le cose, poi approfondiamo meglio......
Questo è quello che non mi piace. Non perché io sia un buonista che veda il mondo bello e colorato, ma dall'esterno la sensazione mia è che più spesso sia un'unione che fomenta odio con la scusa del calcio piuttosto che un'unione d'amore per il calcio. Ovvio che dall'esterno significa da ciò che mi fanno vedere, e so che ciò che fanno vedere non è la verità . La rivalità ci deve essere ed è giusta, ma trovo ci debbano essere dei limiti. Per cui sarei molto interessato ad approfondire questo tema, vorrei che mi si spiegasse, perché la violenza e l'odio sono i punti su cui si basano per smantellare il concetto di ultras, e vorrei sapere com'è nella realtà . Io ad esempio schifo il Milan dal profondo ma non m'è mai sognato di andare a intommare di mazzate un milanista, per quanto ci possa essere rivalità . Ci sono alcuni che intommass e che guarda caso sono anche milanisti, ma quello è un altro discorso (e ora che ci penso la stragrande maggioranza delle teste di cazzo che conosco sono effettivamente milanisti! Coincidenza?)...
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Questo è quello che non mi piace. Non perché io sia un buonista che veda il mondo bello e colorato, ma dall'esterno la sensazione mia è che più spesso sia un'unione che fomenta odio con la scusa del calcio piuttosto che un'unione d'amore per il calcio. Ovvio che dall'esterno significa da ciò che mi fanno vedere, e so che ciò che fanno vedere non è la verità . La rivalità ci deve essere ed è giusta, ma trovo ci debbano essere dei limiti. Per cui sarei molto interessato ad approfondire questo tema, vorrei che mi si spiegasse, perché la violenza e l'odio sono i punti su cui si basano per smantellare il concetto di ultras, e vorrei sapere com'è nella realtà . Io ad esempio schifo il Milan dal profondo ma non m'è mai sognato di andare a intommare di mazzate un milanista, per quanto ci possa essere rivalità . Ci sono alcuni che intommass e che guarda caso sono anche milanisti, ma quello è un altro discorso (e ora che ci penso la stragrande maggioranza delle teste di cazzo che conosco sono effettivamente milanisti! Coincidenza?)...
si tropp inteliggent per essere il fratello di stefano :sisi:
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Questo è quello che non mi piace. Non perché io sia un buonista che veda il mondo bello e colorato, ma dall'esterno la sensazione mia è che più spesso sia un'unione che fomenta odio con la scusa del calcio piuttosto che un'unione d'amore per il calcio. Ovvio che dall'esterno significa da ciò che mi fanno vedere, e so che ciò che fanno vedere non è la verità . La rivalità ci deve essere ed è giusta, ma trovo ci debbano essere dei limiti. Per cui sarei molto interessato ad approfondire questo tema, vorrei che mi si spiegasse, perché la violenza e l'odio sono i punti su cui si basano per smantellare il concetto di ultras, e vorrei sapere com'è nella realtà . Io ad esempio schifo il Milan dal profondo ma non m'è mai sognato di andare a intommare di mazzate un milanista, per quanto ci possa essere rivalità . Ci sono alcuni che intommass e che guarda caso sono anche milanisti, ma quello è un altro discorso (e ora che ci penso la stragrande maggioranza delle teste di cazzo che conosco sono effettivamente milanisti! Coincidenza?)...
stai cercando di dirci che angioletto è milanista??? :look: :look:
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stai cercando di dirci che angioletto è milanista??? :look: :look:
Non ho idea di chi parli :scuorn:
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Non ho idea di chi parli :scuorn:
eeeeeeeeeee....sei un altro che prima butta la mano e poi nasconde la pietra... :sisi: :sisi:
:look: :look:
p.s. mi fermo con gli OT....il topic merita rispetto....coerenza ....e mentalità ....:look:
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eeeeeeeeeee....sei un altro che prima butta la mano e poi nasconde la pietra... :sisi: :sisi:
:look: :look:
p.s. mi fermo con gli OT....il topic merita rispetto....coerenza ....e mentalità ....:look:
No no, davvero non ho idea di chi parli!
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No no, davvero non ho idea di chi parli!
angiolett o zuopp
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angiolett o zuopp
Beh, mi sa che sono ancora da troppo poco nel forum per capire questi riferimenti, me lo farò spiegare da mio fratello. Chiudiamo qui l'OT e spero in una risposta al mio post precedente :patt:
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Beh, mi sa che sono ancora da troppo poco nel forum per capire questi riferimenti, me lo farò spiegare da mio fratello. Chiudiamo qui l'OT e spero in una risposta al mio post precedente :patt:
ora arriva il pisciovolevofarel'ultrasmanonhopresoilbiglietto e ti risponde... :sisi:
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ora arriva il pisciovolevofarel'ultrasmanonhopresoilbiglietto e ti risponde... :sisi:
che gli amici chiamano in confidenza...pisciovolevofarel'ultrasmanonhopresoilbigliett....
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parlare della mentalità può essere difficile, se non impossibile ma per molti è argomento di interesse ed è effettivamente interessante se lo si affronta senza superbia e con la voglia di chi ha sempre da imparare da qualcosa o qualcuno.
Il mio concetto sulla mentalità è puro, non ha secondi scopi anche se oggi non faccio parte di un gruppo dell tifo per motivi che magari poi spiego ma comunque io non ho mai smesso di sentirmi un ultras, non ho mai smesso di ragionare in quella determinata maniera e non ho mai smesso di seguire l'evoluzione, o secondo alcuni l'involuzione, del fenomeno ultras.
La mentalità è una sorta di codice comportamentale non scritto, non una regola ma un modus vivendi, una corrente di pensiero:
-Essere tifosi della propria squadra e di null'altro, amare la maglia ed i colori azzurri oltre ogni risultato e sconfitta;
-Difendere i propri colori dentro e fuori la città , difenderli con i cori, con il tifo, con il restare uniti e delle volte, quando trovi qualcuno contro, usare anche la forza ma la forza delle mani non di altro.
-Il gruppo è motivo d'orgoglio, è la tua seconda pelle, i tuoi amici che ti rispettano e sono pronti a darti una mano sempre e comunque soprattutto quando stai fuori casa dove delle volte il gruppo se necessario, devi difenderlo dgli attacchi esterni, dalle cosiddette tifoserie nemiche e dove ti manca il piatto caldo che di casa, la pizzetta al bar e quant'altro perchè ragazzi le trasferte sono massacranti ma l'unione fa sempre la forza!
Il gruppo è quella parte tua di curva dove pensi di essere al sicuro, dove entravi orgoglioso, sicuro, senza paura:
Regola N.1: Cantare, cantare, cantare stretti come in un autobus nell'ora di punta, a tifare per 90 minuti, con il sole, la pioggia, con la neve, sotto le stelle.Cantare tanto da far scoppiare la gola, senza soste, senza mollare mai, si perde OK ma il Napoli non si puo' discutere, si deve solo amare.
Ed infatti che questa realtà viene automaticamente accettata da chi si definisce ultras e si racchiude in quel concetto di mentalità che si allarga anche al rispetto tra di noi, all'organizzare la curva in modo da non sfigurare con le tifoserie avversarie ed in modo tale da sostenere i ragazzi in modo da essere il cosiddetto dodicesimo uomo.
Ho cercato di riassumere quanto piu' possibile.....
Questo penso io ........
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parlare della mentalità può essere difficile, se non impossibile ma per molti è argomento di interesse ed è effettivamente interessante se lo si affronta senza superbia e con la voglia di chi ha sempre da imparare da qualcosa o qualcuno.
Il mio concetto sulla mentalità è puro, non ha secondi scopi anche se oggi non faccio parte di un gruppo dell tifo per motivi che magari poi spiego ma comunque io non ho mai smesso di sentirmi un ultras, non ho mai smesso di ragionare in quella determinata maniera e non ho mai smesso di seguire l'evoluzione, o secondo alcuni l'involuzione, del fenomeno ultras.
La mentalità è una sorta di codice comportamentale non scritto, non una regola ma un modus vivendi, una corrente di pensiero:
-Essere tifosi della propria squadra e di null'altro, amare la maglia ed i colori azzurri oltre ogni risultato e sconfitta;
-Difendere i propri colori dentro e fuori la città , difenderli con i cori, con il tifo, con il restare uniti e delle volte, quando trovi qualcuno contro, usare anche la forza ma la forza delle mani non di altro.
-Il gruppo è motivo d'orgoglio, è la tua seconda pelle, i tuoi amici che ti rispettano e sono pronti a darti una mano sempre e comunque soprattutto quando stai fuori casa dove delle volte il gruppo se necessario, devi difenderlo dgli attacchi esterni, dalle cosiddette tifoserie nemiche e dove ti manca il piatto caldo che di casa, la pizzetta al bar e quant'altro perchè ragazzi le trasferte sono massacranti ma l'unione fa sempre la forza!
Il gruppo è quella parte tua di curva dove pensi di essere al sicuro, dove entravi orgoglioso, sicuro, senza paura:
Regola N.1: Cantare, cantare, cantare stretti come in un autobus nell'ora di punta, a tifare per 90 minuti, con il sole, la pioggia, con la neve, sotto le stelle.Cantare tanto da far scoppiare la gola, senza soste, senza mollare mai, si perde OK ma il Napoli non si puo' discutere, si deve solo amare.
Ed infatti che questa realtà viene automaticamente accettata da chi si definisce ultras e si racchiude in quel concetto di mentalità che si allarga anche al rispetto tra di noi, all'organizzare la curva in modo da non sfigurare con le tifoserie avversarie ed in modo tale da sostenere i ragazzi in modo da essere il cosiddetto dodicesimo uomo.
Ho cercato di riassumere quanto piu' possibile.....
Questo penso io ........
si ma perche c'è la violenza, è questo quello che nn capisco (ovviamente non parlo del reagire ad una violenza gia subita), perche c'è lo scontro fisico. non bastano i cori? cioè se vi cantano napoli merda inizia lo scontro? è questo quello che nn capisco, perche nn si resta nell'ambito dei cori e dell'unione
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si ma perche c'è la violenza, è questo quello che nn capisco (ovviamente non parlo del reagire ad una violenza gia subita), perche c'è lo scontro fisico. non bastano i cori? cioè se vi cantano napoli merda inizia lo scontro? è questo quello che nn capisco, perche nn si resta nell'ambito dei cori e dell'unione
perchè? perchè ci sono strascichi del passato, perchè magari qualcuno la fa fuori dal vaso, perchè spesso si offende una dignità e non solo un'appartenenza alla squadra di calcio, perchè spesso chi deve mantenere l'ordine è il primo disordinato, perchè spesso chi deve portare giustizia è il primo a farne a meno....
e non sempre si resta a guardare, io nella vita ho imparato a reagire... ora che ho 30 anni spesso mi difendo con le parole e con la giusta maturità prima quando ero pischello usavo pure le mani se ero dalla parte della ragione altrimenti le prendevo e portavo a casa....
Gli ultras non restano mai a guardare, anzi ... è questa è storia, lascia stare che nella nostra città spesso si verifica che molti appartenenti ai gruppi abbiano loro alcova nella malavita ma è ancora un'altra storia che non c'entra nulla con il tifo o con la mentalità ma è il semplice specchio della società napoletana ai giorni nostri.
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perchè? perchè ci sono strascichi del passato, perchè magari qualcuno la fa fuori dal vaso, perchè spesso si offende una dignità e non solo un'appartenenza alla squadra di calcio, perchè spesso chi deve mantenere l'ordine è il primo disordinato, perchè spesso chi deve portare giustizia è il primo a farne a meno....
e non sempre si resta a guardare, io nella vita ho imparato a reagire... ora che ho 30 anni spesso mi difendo con le parole e con la giusta maturità prima quando ero pischello usavo pure le mani se ero dalla parte della ragione altrimenti le prendevo e portavo a casa....
Gli ultras non restano mai a guardare, anzi ... è questa è storia, lascia stare che nella nostra città spesso si verifica che molti appartenenti ai gruppi abbiano loro alcova nella malavita ma è ancora un'altra storia che non c'entra nulla con il tifo o con la mentalità ma è il semplice specchio della società napoletana ai giorni nostri.
quindi scontri (senza armi) a chi "manca di rispetto". mann puo capitare che ci siano teste calde che cercano lo socontro lo provocano e poi magari nn fanno partre neanche di gruppi ultras, in quel caso tu che esperienze hai avuto? qual è stata la reazione del "gruppo"???
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quindi scontri (senza armi) a chi "manca di rispetto". mann puo capitare che ci siano teste calde che cercano lo socontro lo provocano e poi magari nn fanno partre neanche di gruppi ultras, in quel caso tu che esperienze hai avuto? qual è stata la reazione del "gruppo"???
Io non ho mai partecipato a nessuno scontro, gli scontri veri sono roba da direttivo ... qualche screzio con qualche tifoseria avversaria ma mai contatto e non ho esperienze in merito....
certo che puo' succedere, anzi oggi succede che sono le teste calde ad accendere le micce e non sono neanche ultras... vedi episodio di torino mercoledi' che ha visto partire il daspo per 2 ragazzi della napoli bene che non sono appartenenti a frange di tifo organizzato.
Manco l'ordine ormai si mantiene piu' in Curva, ergo sta venendo meno la famosa mentalità ...
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Io da studentello ero piuttosto irrequieto e ho manifestato spesso e volentieri nella folle idea di un mondo migliore. Ricordo in particolare un ragazzo, che dell'ideale se ne fregava poco, la sua coscienza politica era piuttosto scarsa e forse solo perché era nato in un determinato ambiente piuttosto che un altro manifestava con noi e non con Forza Nuova. Noi lo sapevamo bene, e nel nostro piccolo sfruttavamo questa sua indole, lui era contento che sfogava i suoi istinti, e noi ne traevamo benefici. Così come noi studentelli eravamo a nostra volta utilizzati come vittime sacrificali da chi organizzava, si sfruttava la nostra ingenuità come si sfruttava la fame del disoccupato. Adesso spiego il perché di questo preambolo. Da quello che mi è parso di capire due tifoserie non si scontrano se nessuno accende la miccia, e la miccia o sono gli altri o qualche testa calda indipendente dal gruppo. Beh, io credo che come noi avevamo la nostra testa calda, così anche gli ultras (generalizzo, non fatemene una colpa) usino le teste calde per provocare, e avere la possibilità di prendere le distanze poi. Perché io credo che i gruppi organizzati abbiano abbastanza forza da allontanare le teste calde, se vogliono. Mi viene sempre di più da pensare che lo scontro sia cercato a priori, e che il calcio abbia sempre meno a che fare in queste cose. Perché anche se io non faccio del calcio la mia ragione di vita, capisco bene che, soprattutto in città come la nostra, esso assume una valenza di rivalsa sociale molto importante, ma io preferisco pensare che il napoletano, tifoso organizzato o meno, sia quello che alle ingiurie di un veronese risponde con l'arguzia brillante di un "Giulietta è 'na zoccola..." piuttosto che con le mazzate. Voglio dire, se l'ultras è davvero quello espresso dalle tue parole, quello che nasce dall'amore sviscerato per la propria città e squadra, perché ciò che trasmette è paura e diffidenza? Perché quando vado allo stadio piuttosto che sentirmi parte di una famiglia mi sento un ospite indesiderato al quale è consentito di restare purché si metta in un angolo e non dia fastidio? Se io fossi un ultras, mi preoccuperei di ciò e cercherei di eliminare i fattori che mi fanno apparire molto più simile ad un teppista che ad un innamorato.
Ripeto però, onde evitare fraintendimenti, che io generalizzo in base a ciò che vedo, e che è vero che magari a Napoli, causa commistioni con la camorra (cosa che avviene in ogni campo, d'altronde), il fenomeno assume un aspetto particolare...
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Questo è quello che non mi piace. Non perché io sia un buonista che veda il mondo bello e colorato, ma dall'esterno la sensazione mia è che più spesso sia un'unione che fomenta odio con la scusa del calcio piuttosto che un'unione d'amore per il calcio. Ovvio che dall'esterno significa da ciò che mi fanno vedere, e so che ciò che fanno vedere non è la verità . La rivalità ci deve essere ed è giusta, ma trovo ci debbano essere dei limiti. Per cui sarei molto interessato ad approfondire questo tema, vorrei che mi si spiegasse, perché la violenza e l'odio sono i punti su cui si basano per smantellare il concetto di ultras, e vorrei sapere com'è nella realtà . Io ad esempio schifo il Milan dal profondo ma non m'è mai sognato di andare a intommare di mazzate un milanista, per quanto ci possa essere rivalità . Ci sono alcuni che intommass e che guarda caso sono anche milanisti, ma quello è un altro discorso (e ora che ci penso la stragrande maggioranza delle teste di cazzo che conosco sono effettivamente milanisti! Coincidenza?)...
il perchè accadono gli scontri l'ho spiegato ad Isabella in un altro post:
perchè? perchè ci sono strascichi del passato, perchè magari qualcuno la fa fuori dal vaso, perchè spesso si offende una dignità e non solo un'appartenenza alla squadra di calcio, perchè spesso chi deve mantenere l'ordine è il primo disordinato, perchè spesso chi deve portare giustizia è il primo a farne a meno....
e non sempre si resta a guardare, io nella vita ho imparato a reagire... ora che ho 30 anni spesso mi difendo con le parole e con la giusta maturità prima quando ero pischello usavo pure le mani se ero dalla parte della ragione altrimenti le prendevo e portavo a casa....
Gli ultras non restano mai a guardare, anzi ... è questa è storia, lascia stare che nella nostra città spesso si verifica che molti appartenenti ai gruppi abbiano loro alcova nella malavita ma è ancora un'altra storia che non c'entra nulla con il tifo o con la mentalità ma è il semplice specchio della società napoletana ai giorni nostri.
Post unito automaticamente al precedente
Se io fossi un ultras, mi preoccuperei di ciò e cercherei di eliminare i fattori che mi fanno apparire molto più simile ad un teppista che ad un innamorato.
Ripeto però, onde evitare fraintendimenti, che io generalizzo in base a ciò che vedo, e che è vero che magari a Napoli, causa commistioni con la camorra (cosa che avviene in ogni campo, d'altronde), il fenomeno assume un aspetto particolare...
Anche io e questa fa parte della mentalità che i veri ultras cercando di avere e di far avere ma non sempre è cosi' e poi tu ti fai delle domande ma da quello che leggo sei anche in grado di darti delle risposte.........
chi mi ha conosciuto di persona su questo forum lo sa che ho la faccia da bravo ragazzo, che sono una persona tranquilla indipendentemente dal fatto di essere ultras o meno.... MENTALITA'!
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il problema è l'ignoranza...se i veronesi vanno a pescara a fare i cori sul terremoto,è normale che a qualcuno girino i coglioni...
l'ultras strunz ce po semp sta,e ci saranno sempre scontri
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Io vedo il fenomeno in maniera molto meno romantica. Parliamo di tifosi particolarmente affezionati, punto.
Il resto, a partire dal tizio che ti spinge per scavalcare la fila a quello che ti obbliga a cantare, per finire all'imposizione del diritto al posto fisso, è "inciviltà elitaria" tipica di tutti i gruppi stabili e autolegittimati in virtù di qualche particolare (e presunta) qualità . Parlo in generale, non solo degli ultrà . E' un fenomeno comunissimo.
Per me ci sta poco da spiegare circa coerenza, mentalità , onore e compagnia cantante. Parliamo di calcio, di guardarsi le partite, per il resto c'è carnevale o la playstation,
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Io vedo il fenomeno in maniera molto meno romantica. Parliamo di tifosi particolarmente affezionati, punto.
Il resto, a partire dal tizio che ti spinge per scavalcare la fila a quello che ti obbliga a cantare, per finire all'imposizione del diritto al posto fisso, è "inciviltà elitaria" tipica di tutti i gruppi stabili e autolegittimati in virtù di qualche particolare (e presunta) qualità . Parlo in generale, non solo degli ultrà . E' un fenomeno comunissimo.
Per me ci sta poco da spiegare circa coerenza, mentalità , onore e compagnia cantante. Parliamo di calcio, di guardarsi le partite, per il resto c'è carnevale o la playstation,
come i tizi delle prime file all'università . hilli post song semp e llor
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chi mi ha conosciuto di persona su questo forum lo sa che ho la faccia da bravo ragazzo
:nonquoto:
tien a' facc a criminale :chupa:
:shh:
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Anche io e questa fa parte della mentalità che i veri ultras cercando di avere e di far avere ma non sempre è cosi' e poi tu ti fai delle domande ma da quello che leggo sei anche in grado di darti delle risposte.........
chi mi ha conosciuto di persona su questo forum lo sa che ho la faccia da bravo ragazzo, che sono una persona tranquilla indipendentemente dal fatto di essere ultras o meno.... MENTALITA'!
Io ho un po' il dente avvelenato perché non ho mai digerito il non esser potuto andare a vedere Fiorentina Napoli. Una mia amica lavora per la Fiorentina, e mi aveva promesso di farmi vedere la partita il giorno in cui noi, battendo il Milan, di fatto permettemmo a Prandelli e compagnia cantante di guadagnarsi la Champion's. Quando si avvicinò la data della partita mi disse che le aveva provate tutte ma non c'era verso, non potevo andare allo stadio perché non ero residente in Toscana. E io mi sono chiesto perché gli ultras della Fiorentina, tra i quali sono sicuro ci siano delinquenti anche se a Firenze non si chiama camorra, perché loro potevano andare allo stadio e io, che non ho nessuna colpa, non potevo. Certo, c'era tutta la storia della trappola della trasferta di Roma che ancora pesava e sicuramente Maroni è un grande stronzo e c'ha messo il carico a bastoni, però non posso non pensare che ho pagato anche io per qualcosa che ha colpe nel tifo organizzato. Di nuovo, non intendo fare di tutta l'erba un fascio, ma così anche tu, più di me, finisci per pagare per colpe altrui. Perché dall'esterno non si fa la distinzione "ultras buoni" o "ultras cattivi", anzi, magari quando qualcuno prova ad evitare i casini (come con la mobilitazione prima della già citata trasferta romana), si trova anche esposto al mondo in una realtà alla rovescia.
Io vedo il fenomeno in maniera molto meno romantica. Parliamo di tifosi particolarmente affezionati, punto.
Il resto, a partire dal tizio che ti spinge per scavalcare la fila a quello che ti obbliga a cantare, per finire all'imposizione del diritto al posto fisso, è "inciviltà elitaria" tipica di tutti i gruppi stabili e autolegittimati in virtù di qualche particolare (e presunta) qualità . Parlo in generale, non solo degli ultrà . E' un fenomeno comunissimo.
Per me ci sta poco da spiegare circa coerenza, mentalità , onore e compagnia cantante. Parliamo di calcio, di guardarsi le partite, per il resto c'è carnevale o la playstation,
Si, effettivamente sono fenomeni che non risiedono esclusivamente nel calcio, ma se all'università io arrivo prima e voglio il posto davanti (anche se la concomitanza di questi eventi non è mai capitata) me ne fotto del fighetto che crede di avere il posto prenotato e mi siedo dove voglio. Allo stadio invece mi sposto celermente, anzi, no, velocemente, che celermente potrebbe dare noia, chiedo scusa e mi metto nell'angolo.
Però io sono orgoglioso del nostro tifo, al di là di tutto mi sembra uno dei più originali e brillanti d'Italia, e molto spesso al San Paolo c'è stato più spettacolo sugli spalti che in campo, e vorrei che quando si parlasse del tifo partenopeo uscisse questo, piuttosto che bollettini di cronaca...