parlare della mentalità può essere difficile, se non impossibile ma per molti è argomento di interesse ed è effettivamente interessante se lo si affronta senza superbia e con la voglia di chi ha sempre da imparare da qualcosa o qualcuno.
Il mio concetto sulla mentalità è puro, non ha secondi scopi anche se oggi non faccio parte di un gruppo dell tifo per motivi che magari poi spiego ma comunque io non ho mai smesso di sentirmi un ultras, non ho mai smesso di ragionare in quella determinata maniera e non ho mai smesso di seguire l'evoluzione, o secondo alcuni l'involuzione, del fenomeno ultras.
La mentalità è una sorta di codice comportamentale non scritto, non una regola ma un modus vivendi, una corrente di pensiero:
-Essere tifosi della propria squadra e di null'altro, amare la maglia ed i colori azzurri oltre ogni risultato e sconfitta;
-Difendere i propri colori dentro e fuori la città , difenderli con i cori, con il tifo, con il restare uniti e delle volte, quando trovi qualcuno contro, usare anche la forza ma la forza delle mani non di altro.
-Il gruppo è motivo d'orgoglio, è la tua seconda pelle, i tuoi amici che ti rispettano e sono pronti a darti una mano sempre e comunque soprattutto quando stai fuori casa dove delle volte il gruppo se necessario, devi difenderlo dgli attacchi esterni, dalle cosiddette tifoserie nemiche e dove ti manca il piatto caldo che di casa, la pizzetta al bar e quant'altro perchè ragazzi le trasferte sono massacranti ma l'unione fa sempre la forza!
Il gruppo è quella parte tua di curva dove pensi di essere al sicuro, dove entravi orgoglioso, sicuro, senza paura:
Regola N.1: Cantare, cantare, cantare stretti come in un autobus nell'ora di punta, a tifare per 90 minuti, con il sole, la pioggia, con la neve, sotto le stelle.Cantare tanto da far scoppiare la gola, senza soste, senza mollare mai, si perde OK ma il Napoli non si puo' discutere, si deve solo amare.
Ed infatti che questa realtà viene automaticamente accettata da chi si definisce ultras e si racchiude in quel concetto di mentalità che si allarga anche al rispetto tra di noi, all'organizzare la curva in modo da non sfigurare con le tifoserie avversarie ed in modo tale da sostenere i ragazzi in modo da essere il cosiddetto dodicesimo uomo.
Ho cercato di riassumere quanto piu' possibile.....
Questo penso io ........