Rabbia e fretta, il tifoso Lavezzi punta già all'Inter
Il Pocho ha guardato la partita in Tv ieri sera: un fremito dietro l'altro. E la voglia di tornare in campo il prima possibile
Fonte: Il Napoli
Quella notte pianse. Si sentiva colpevole. Tirò dal dischetto. Era il quarto rigore.Manninger glielo parò. Gli vennero giù i lacrimoni. Marino se l'abbracciò. Gli raccontò di quella volta con Maradona a Bordeaux in Coppa Uefa. Pure Diego sbagliava. E piangeva. Juve-Napoli, emozioni forti. I ricordi di un anno fa e i brividi di ieri. Il Pocho se l'è vista in tv. Un fremito dietro l'altro. E dal pomeriggio. L'attesa, i messaggini a Denis, il calcio d'inizio, la rabbia sul gol di Diego, l'urlo alla traversa di Hamsik, la speranza che cresce, la delusione per la doppietta di Del Piero. Una giornata lunghissima. Un'altra ancora. Le stesse da quando s'è fatto male. La fisioterapia a Castelvolturno, la palestra, la fretta di chi già non ce la fa più a star fuori. Bogliacino e Rullo in campo, lui dentro. La diagnosi è fatta, i tempi di recupero certi o quasi. Distrazione di primo grado al bicipite femorale della coscia sinistra. Quattro o cinque settimane fuori. Lavezzi salta il Palermo, la trasferta di Livorno, il Genoa ancora al San Paolo e l'Udinese. Il 14 febbraio arriva l'Inter in posticipo. Il Pocho vuole esserci. Un'ecografia a settimana aggiornerà le sue speranze. Le cure sono stabilite, il programma di recupero pure. Palestra e terapie a Castelvolturno, la piscina al centro di Cerreto Sannita (là stanno recuperando Santacroce e Amodio) se ce n'è bisogno. Il dottor De Nicola lo specialista, il piccolo Thomas e mamma Debora i medici di famiglia.