Lavezzi pronto a riprendersi il Napoli L’argentino rivuole il posto da titolare
NAPOLI (4 gennaio) - Dimagrito, rilassato, sereno e sorridente. Ezequiel Lavezzi è tornato (come nuovo): la vacanza argentina è finita, e ieri il Pocho ha ripreso ad allenarsi insieme con i compagni.
Il chiodo fisso? Unico, ovviamente: rientrare in squadra dal primo minuto sin dalla trasferta in programma mercoledì a Bergamo con l'Atalanta. La voglia di calcio non può che essere alla massima potenza: il 2010 è un anno fondamentale per il Pocho, perché il Mondiale è un'esperienza unica che non può aspettare e il trampolino azzurro è il mezzo più semplice per conquistare il Sudafrica e la scena internazionale.
Tra l'altro, in occasione della partita con il Chievo, essendo squalificato, si è dovuto accontentare di applaudire la vittoria degli azzurri dalla tribuna e in borghese. Insomma, a Bergamo non vuol proprio rinunciare. La forma E allora, Mazzarri: il tecnico valuterà le sue condizioni oggi e domani, in occasione della rifinitura, e poi deciderà se insistere sul trio d'attacco con Denis, come contro i veneti al San Paolo prima delle vacanze di Natale, oppure tornare alla formula tradizionale con Hamsik e il Pocho alle spalle di Quagliarella.
Il primo giorno è andato bene: Lavezzi e Datolo, l'altro reduce dalla tratta Buenos Aires-Roma-Napoli, hanno lavorato prima in solitudine e poi con i compagni, svolgendo l'addestramento tecnico-tattico e la partitella in famiglia. Forma fisica accettabile - nonostante il viaggio, le tossine e il fuso orario - e un sorriso mega: frutto di una serenità familiare sempre più consolidata.
La sorpresa Insieme con Ezequiel, infatti, sono rientrati a Napoli sia la compagna Debora, sia il figlio Tomas sia la cognata e qualche altro membro della famiglia allargata: calore, affetto e stabilità , tutto ciò che al Pocho è mancato per lunghi mesi del 2009. Il primo approccio napoletano è andato in scena sabato sera da Regina Margherita, ristorante del Lungomare: un rapido passaggio per salutare alcuni compagni di squadra e poi di corsa a letto.
Perché l'Atalanta è dietro l'angolo e perché l'obiettivo sarà invertire il trend delle ultime due stagioni: 5-1 nel 2007; 3-1 nel 2008. Due umiliazioni che hanno lasciato il segno nei reduci di quelle nere giornate di calcio. Lavezzi c'era: e vuole esserci anche mercoledì. E poi domenica, giorno di Napoli-Sampdoria (la partita di Mazzarri e del suo staff): due gare in cinque giorni, due sfide ravvicinate che serviranno agli azzurri per completare la grande scalata del girone d'andata.
Il contratto Domenica 10 gennaio, tra l'altro, sarà anche il giorno dell'arrivo in Italia di Alejandro Mazzoni, il manager del Pocho, e del ritorno di De Laurentiis dal Sudamerica. E chissà che, dopo aver incontrato Bentancur in Uruguay per discutere della situazione di Gargano, il presidente non decida di chiudere la vicenda-Lavezzi con una firma che varrebbe un altro anno insieme. I segnali sono confortanti, perché sia il presidente sia il giocatore hanno spedito messaggi di pace e amore: «Il mio contratto scade nel 2013, ma l'intenzione è prolungarlo», dichiarò l'argentino qualche giorno fa. Mica male come lieto fine.
Il mercato A margine, le trattative. De Laurentiis ha congelato dal Brasile l'operazione-Modesto con il Genoa fino al suo ritorno: l'intesa è già stata raggiunta, ma è stato fatto un estremo tentativo per Molinaro, sposo promesso dell'Atletico Madrid.
Ieri a Milano, tra l'altro, circolava anche la voce di un interessamento per l'attaccante uruguaiano proposto da Fonseca, Santiago Garcia, e per l'argentino Pablo Loguercio del Racing Avellaneda.