senti, io sono ingegnere, ma già dalle medie leggiucchiavo costituzione e robe similiari... a me pare che stai partendo un pò per la tangente con considerazioni filosofiche che prescindono il contingente 
Vabbè ja, devo fare il trattatello.
Il capo dello stato non ha il dovere di cercare una maggioranza ma nemmeno quello di sciogliere il Parlamento. Tu stai facendo una considerazione sostanzialmente errata, perchè stai parlando senza tener conto della forma di Governo che è la cosa più importante. La forma di governo è il rapporto che intercorre tra gli organi dello stato e varia nel corso del tempo. In Italia si è passati da una sistemazione a carattere di parlamentarismo compromissorio (cioè in cui la coalizione governativa si formava DOPO le elezioni) ad una in cui la coalizione era pre-elettorale. Il momento di passaggio coincide con la fine della prima repubblica.
Ora, perchè ti dico questo? Perchè fondamentalmente non c'è un potere DISCREZIONALE del presidente della repubblica ma semplicemente si riferisce alla FORMA DI GOVERNO in quel momento presente. Non sono argomentazioni filosofiche, semplicemente è dottrina costituzionale.
Nel 1994, Scalfaro non andò ad elezioni anticipate che erano state richieste da Berlusconi che dopo il "tradimento" della lega voleva andare ad elezioni anticipate parlando di ribaltone (esattamente come adesso). Il Presidente della Repubblica IGNORO' questa richiesta perchè il documento costituzionale non gli impone di cercare una nuova maggioranza ma nemmeno di andare ad elezioni anticipate.
Dunque cosa fece Scalfaro? Difese il sistema del parlamentarismo compromissorio rigettando il parlamentarismo maggioritario all'inglese, dove basta cambiare il leader per andare ad elezioni anticipate. Scalfaro, come Napolitano che era il rappresentante della corrente migliorista del PCI, è nato politicamente con QUELLA forma di governo ed è infatti quella che ha difeso, una forma di governo in cui nello stesso mandato elettorale si alternavano diversi governi. Ed infatti decise di non andare ad elezioni anticipate.
Pertanto confermo quello che ho detto: il Presidente della Repubblica non ha elevato potere discrezionale, molto dipende dalla forma di governo che intende difendere. Perciò io non vedo perchè Napolitano, in base a questo, debba mandare ad elezioni anche nel caso di una maggioranza non di larghe vedute.