Prima di tutto voglio dire che mi dispiace tanto per i genovesi, tanti auguri di una veloce ripresa.
Poi mi preme dire una cosa veloce: capisco che l'evento è stato eccezionale perchè quando in nemmeno un giorno cadono un terzo delle pioggie annuali che di solito si verificano le esondazioni sono inevitabili. Ma è evitabile nella misura di ieri? Per me si. Le zone a rischio sismico e a rischio idrogeologico si conoscono da almeno 20 anni e la loro "rischiosità" è influenzata in parte dalla costruzione/mala gestione di opere infrastrutturali e in gran parte dall'abusivismo edilizio che amplifica i danni in queste zone. Tuttavia in Italia la prevenzione (che alla lunga costerebbe anche meno) in parecchie zone è una chimera. Il problema è in ogni caso di destinazione delle risorse da parte di una classe politica che ragiona nel breve termine. Esempio: se in un comune esiste il 5% della popolazione che vive in una zona a rischio idrogeologico, il politico di turno quante possibilità ha di fare breccia nel proprio elettorato con una campagna a favore della messa in sicurezza di quella fetta di comune? Tanto in caso di sciagura arriva la protezione civile
ed i soldi è più facile mangiarseli nella gestione dell'emergenza che nella prevenzione.
E' dal '70 che abbiamo un piano idrogeologico di messa in sicureza delle aree ma da noi si è sempre preferito ricorrere al "modello Bertolaso" con risposta eccezionale e tempestiva alla catastrofe. Due giorni di pioggie tra le Cinque Terre e Genova fanno 13/14 morti (non so il numero esatto) in un paese da Terzo Mondo o quasi. E' una pena infinita sto paese.
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Potrebbe concentrasi e sfogare il tutto per una mezzoretta su Arcore?
Anche lì ci sono poveri cristi che non c'entrano niente. Magari fosse solo su una villa....