Visto proprio ieri, mi hai anticipato nello scrivere la recensione.
Film d'esordio del regista australiano, che utilizza uno dei filoni più abusati del cinema americano, ma per fortuna sia dal punto di vista stilistico sia nel raccontare la storia, i punti di incontro finiscono qui. Apparentemente stereotipato, il mondo giovanile vacuo, tutto apparenze, festini, droga e sesso, è indubbiamente identico a quello raccontato nei libri di Bret Easton Ellis, e la totale assenza di adulti e l'incredibile uso massiccio di tutto ciò che è tecnologico, ci porta quasi in un mondo ai limiti del fantascientifico. Il racconto è classico di quello del nuovo cinema australiano, ovvero molto più europeo e meno americano, stile freddo e secco, tempi dilatati, montaggio che rifiuta tutti gli effetti da videoclip ma non per questo il regista non appiatisce l'insieme , dialoghi essenziali e fotografia decisamente molto bella, che vira nel blu scuro e nel rosso. Grande presenze di giovane pucchiacca australiana di alta classe. E' indubbiamente un film interessante, un notevole esordio e come l'altro film australiano che ho visto durante l'anno, vale a dire Animal Kingodm, pur muovendosi dentro un genere prestabilito mantenendo i vari clichè del caso, l'originalità non viene a mancare.
P.S. Piccola considerazione, ma il protagonista è un gran cazzone : praticamente a casa sua c'è questo festino, lui invita la guagliuncella, ma poi invece di stare con lei, preferisce stare chiuso in una specie di bat-caverna piena di computer e aggeggi vari, a spiarla mentre lei lo cerca, e solo dopo decide di uscire, quando il patatrac sta per compiersi. Mallamene ro piscione.