non c'è scampo.
Un mio lettore mi ha riferito che, in un centro commerciale, il cassiere di un bookstore dove si è recato per prendere il mio libro ha tentato di evitare che lo comprasse, irritato dalle numerose richieste, cercando di barattarlo con un altro di corrente diversa e motivando il boicottaggio col fatto che io non sono uno storico. È un episodio gravissimo che però mi inorgoglisce perché svela la bassezza dei nemici (miei e di Napoli) e il lignaggio degli amici (tra quest'ultimi anche il lettore che ha preteso a tutti i costi il libro scelto nonostante la sceneggiata davanti la fila).
Proprio nel libro mi dichiaro con orgoglio uno storicista e non storico, quindi senza lacci a consorterie e interessi secondi, con un tesserino dell'Ordine Nazionale dei Giornalisti in tasca e con l'appoggio di scrittori internazionali e non di fama e spessore, vedi prefazione.
Se dovesse capitare anche a voi, avvertite subito il direttore della libreria.