L’intera area del Mediterraneo, e non solo il Centro-Nord Italia, potrebbe venire colpita dalla disintegrazione del satellite della Nasa Uars, che entrerà in atmosfera tra le giornate di venerdì 23 e sabato 24 settembre. I frammenti potrebbero disperdersi in un’area di 600-800 chilometri. La situazione è costantemente monitorata dalla base aerea di Vandenberg in California.
Il satellite Uars è molto vecchio, pesa 5 mila kg ed è grande quanto un’autobus. La parte più esterna si disintegrerà più velocemente, mentre la parte più interna, più robusta e pesante, potrebbe rischiare di impattare sulla Terra.
L’esperto a Tgcom: “Allarmismo ingiustificato”
Tuttavia non c'é da allarmarsi. Secondo Giovanni Bignami, ex Presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana, sentito da Tgcom, la possibilità che qualcuno rimanga ucciso da un pezzo di satellite è "minore di quella di essere morsi da uno squalo, in Piazza San Babila a Milano". Secondo il fisico, "si è fatto un grande allarmismo ingiustificato" visto che "nella storia conosciuta, solo un cane egiziano è stato ucciso da un oggetto caduto dallo spazio, ma parliamo di molti secoli fa".
