Allora, so bene cosa significhi "scena new wave/post punk italiana" e nun facimm ò gioc a chi ten ò cazz più lungo, dicasi dei "bellilli", sennò ti srotolo discussioni infinite su quelle nate a Milano, Pordenone, Bologna, ed anche a Napoli. 
Ah, i cu Chimenti c'agg faticat 
Io scrivo ciò anche in virtù di "17 Re", Terremoto ed altro, che per me è roba sopravvalutata. Marroccolo pure lo capì, e non a caso li mandò a fanculo ben presto. Non ti preoccupare che la discografia sana l'ho ascoltata pure io...
Ah, pure io un giorno ero come te 
guarda, preferisco pensare che tu ragioni per pseudo-categorizzazioni radical chic piuttosto che pensare che il tuo problema sia l'udito

ascoltando senza schemi e senza farsi condizionare dai litfiba successivi, 17 re è il non plus ultra della new wave italiana, e non si può negare. altro che faust'o, cristo

i diaframma sono stati grandi ma un paio di gradini sotto i litfiba.
terremoto sopravvalutato? forse il rock non è il tuo genere. maudit è devastante...
maroccolo se ne andò perché piero e ghigo volevano svoltare verso il rock duro, genere che maroccolo mai farebbe. e ciò è confermato dalle sue esperienze successive: c.s.i., marlene kuntz...
l'ultima tua frase non ha molto senso, io giudico un singoo album per quello che è e senza condizionamenti e ciò è l'approdo, non la partenza
