Autore Topic: Paulo Roberto Cotechiño centravanti di sfondamento (Cicero, 1983)  (Letto 5956 volte)  Share 

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Offline pappasouth

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Paulo Roberto Cotechiño centravanti di sfondamento (Cicero, 1983)
« il: 07 Settembre, 2011, 23:01:13 pm »

Sinossi: Paolo Roberto Cotechiño è un calciatore del Napoli che non brilla in campionato a causa della saudade; la società partenopea decide di fare arrivare la bella fidanzata dal Brasile e di affiancargli un sosia, un idraulico/detective strambo, per tutelarlo dall'ira dei tifosi e per evitare che altri uomini insidino la bella. Si avvicina la partita Napoli-Inter ed una contessa sulla sedia a rotelle scommette un capitale sui nerazzurri. Per aumentare le probabilità di vittoria, cerca prima di insidiare la fidanzata del carioca tramite Mandingo, il suo maggiordomo, poi di uccidere il calciatore, ma i rischi li corre il sosia. (wikipedia)

Film eseziale dell'istrionica filmografia del grande Vitali. Di una comicità crassa, che colpisce alle viscere e che, dietro al suono di una scorreggia, nasconde i mille significati del malessere della condizione umana. La regia è gagliarda ma posata, un grande pezzo di cinema è la scena della doccia, paradigma di una sessualità non ancora completamente emancipata post rivoluzione dei '70. Ambientato anch'esso nelle wasteland eliotiane.

...tamburooooooooo - Carmen Russo e Alvaro Vitali


i tamburi che coprono gli scorreggioni sono chiara metafora dell'incomunicabilità tra uomo e uomo. :sisi:

Offline djcarmine

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Re:Paulo Roberto Cotechiño centravanti di sfondamento (Cicero, 1983)
« Risposta #1 il: 08 Settembre, 2011, 04:16:12 am »
un film da abitare con cucina e doppi accessori
ed io mi sentii in quel momento come una prostituta sverginata dai suoi aguzzini

C. Pazzo 
Noi vinciamo in quanto esistiamo. Vinciamo quando siamo in 60.000 per Napoli-Cittadella e quando ci ricordiamo di Esteban Lopez o di Picchio Varricchio. Vinciamo odiando le strisciate e vivendo in funzione di questa maglia. Vinciamo andando con un paio di amici allo stadio e non guardando la partita in casa da soli in un salotto di Reggio Calabria. Vinciamo quando siamo migliaia ad ogni trasferta, vinciamo quando uno juventino nella nostra città viene additato come essere anormale e malato di scabbia

Online Guallera V.2

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Re:Paulo Roberto Cotechiño centravanti di sfondamento (Cicero, 1983)
« Risposta #2 il: 08 Settembre, 2011, 10:30:16 am »
Ultimo esempio della gloriosa commedia scorreggiona, che tanto ci ha accompagnato nel decennio precedente, non a caso diretta dallo specialista del genere, il grande Nando Cicero uno dei registi comici più sottovalutati di sempre, che quando aveva libertà di campo autoriali, sfoderava piccoli gioielli come Bella ricca, lieve difetto fisico cerca anima gemella e il celeberrimo Ultimo tango a Zagarol, che per Francis Ford Coppola, Robert De Niro ed il sottoscritto è decisamente superiore alla radical chiccata bertolucciana Ultimo tanto a Parigi, non a caso lo stesso Bertolucci nel bellissimo documentario di Ciprì e Maresco, Come inguaiammo il cinema italiano, afferma che non ha mai voluto vedere il film di Cicero perchè aveva paura che fosse superiore al suo.
Come già detto in precedenza resta un film fondamentale per la cinematografia italiana, perchè è l'ultimo diretto da Cicero, è l'ultimo appunto del genere commedia scorreggiona (il cinema italiano comico stava mutando, da una parte avevamo l'avanzata dei nuovi comici "autoriali" come Verdone, Troisi e Nuti, dall'altra la commedia "vanziniana" sotto l'elgida dei colossi produttivi Cecchi Gori e De Laurentiis, e dall'altra i classici Pozzetto, Villaggio, Montesano, Celentano che diretti da vecchi leoni come Castello & Pipolo, i fratelli Corbucci, Pasquale Festa Campanile, facevano da collante ai due sottogeneri e con loro nascevano anche i primi esempi di cinepanettoni, ovvero filmettini da i mega incassi natalizi...) e non caso è l'ultimo che vede come protagonista, il suo massimo esponente, quello che potremmo paragonare a quelli che sono stati Jack Nicholson, Al Pacino, Dennis Hopper, per la new Hollywood degli anni '70, vale a dire Alvaro Vitali qui al suo massimo splendore, appena uscito dai vari Pierini, e quindi con molto più ragio d'azione, e come capitava anche in precedenza, viene coadiuvato da uno strepitoso Mario Carotenuto, fantastico caratteristica cresciuto sotto l'elgida di Totò, vera forza motrice comica del film, non a caso le migliori battute vengono dette proprio dal canuto ed occhialuto attore romano.
Ma è soprattutto la grandissima galleria di personaggi, interpretati da eccezionali caratteristi che fa rimanere indelebile questa pellicola : Nino Terzo rapitore sardo tifosissimo del Napoli con Tibero Murgia come padre che vuole andare alle Follie Bergè a Parigi, la cattivissima ed interista Franca Valeri con alle sue dipendenze il nero livornese Bobby Rhodes, Carmen Russo ballerina brasilera a dir poco esplosiva, Vittorio Marsiglia tifoso napoletano scaramantico (bisognerebbe portarlo sul forum), l'attore feticcio di Cicero vale a dire il francocicciano Enzo Andronico stupendo jettatore, dopo quello interpretato da Totò, è indubbiamente il più celeberrimo nel ruolo. Tutti al loro meglio, tutti orchestrati magicamente da Cicero che si congeda in maniera perfetta.
Solo chi crede che le proprio scorreggie odorino non può apprezzare tale pellicola, che colpisce al cuore ed al cervello e che ci fa capire che anche un rullo di tamburi che serve a coprire il rumore delle scorregge, può essere definito commedia dell'arte.
« Ultima modifica: 08 Settembre, 2011, 10:52:45 am da kohna80 »

Offline pappasouth

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Re:Paulo Roberto Cotechiño centravanti di sfondamento (Cicero, 1983)
« Risposta #3 il: 08 Settembre, 2011, 10:48:13 am »
oltretutto è uno dei pochissimi dvd originali che posseggo!

un altro aneddoto sul film è che, essendo Cotechinho la parodia di Falcao, dovevano sfottere la Roma e la cambiarono nel Napoli solo quando Falcao seppe del film e jett in freva per tentare di dissimulare un po'...

Invece sul duo Vitali-Carotenuto c'è un aneddoto amaro: pare che Carotenuto poco prima di morire avesse chiesto a Vitali di fare una cosa insieme a teatro, il buon Alvaro rifiutò per motivi esclusivamente legati a contratti ed impegni già presi e il vecchio Mario, ormai rincoglionitisi per l'età, non volle sapere niente e lo schifò a morte, alla sua morte ancora non gli rivolgeva la parola.

Offline wendell

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Re:Paulo Roberto Cotechiño centravanti di sfondamento (Cicero, 1983)
« Risposta #4 il: 08 Settembre, 2011, 10:52:42 am »
alla sua morte ancora non gli rivolgeva la parola.
e grazie o' cazzo :look:
ho cercato di capire cosa sei.....terrificante.

Offline dostoieschi

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Re:Paulo Roberto Cotechiño centravanti di sfondamento (Cicero, 1983)
« Risposta #5 il: 08 Settembre, 2011, 10:54:13 am »
Ultimo esempio della gloriosa commedia scorreggiona, che tanto ci ha accompagnato nel decennio precedente, non a caso diretta dallo specialista del genere, il grande Nando Cicero uno dei registi comici più sottovalutati di sempre, che quando aveva libertà di campo autoriali, sfoderava piccoli gioielli come Bella ricca, lieve difetto fisico cerca anima gemella e il celeberrimo Ultimo tango a Zagarol, che per Francis Ford Coppola, Robert De Niro ed il sottoscritto è decisamente superiore alla radical chiccata bertolucciana Ultimo tanto a Parigi, non a caso lo stesso Bertolucci nel bellissimo documentario di Ciprì e Maresco, Come inguaiammo il cinema italiano, afferma che non ha mai voluto vedere il film di Cicero perchè aveva paura che fosse superiore al suo.
Come già detto in precedenza resta un film fondamentale per la cinematografia italiana, perchè è l'ultimo diretto da Cicero, è l'ultimo appunto del genere commedia scorreggiona (il cinema italiano comico stava mutando, da una parte avevamo l'avanzata dei nuovi comici "autoriali" come Verdone, Troisi e Nuti, dall'altra la commedia "vanziniana" sotto l'elgida dei colossi produttivi Cecchi Gori e De Laurentiis, e dall'altra i classici Pozzetto, Villaggio, Montesano, Celentano che diretti da vecchi leoni come Castello & Pipolo, i fratelli Corbucci, Pasquale Festa Campanile, facevano da collante ai due sottogeneri e con loro nascevano anche i primi esempi di cinepanettoni, ovvero filmettini da i mega incassi natalizi...) e non caso è l'ultimo che vede come protagonista, il suo massimo esponente, quello che potremmo paragonare a quelli che sono stati Jack Nicholson, Al Pacino, Dennis Hopper, per la new Hollywood degli anni '70, vale a dire Alvaro Vitali qui al suo massimo splendore, appena uscito dai vari Pierini, e quindi con molto più ragio d'azione, e come capitava anche in precedenza, viene coadiuvato da uno strepitoso Mario Carotenuto, fantastico caratteristica cresciuto sotto l'elgida di Totò, vera forza motrice comica del film, non a caso le migliori battute vengono dette proprio dal canuto ed occhialuto attore romano.
Ma è soprattutto la grandissima galleria di personaggi, interpretati da eccezionali caratteristi che fa rimanere indelebile questa pellicola : Nino Terzo rapitore sardo tifosissimo del Napoli con Tibero Murgia come padre che vuole andare alle Follie Bergè a Parigi, la cattivissima ed interista Franca Valeri con alle sue dipendenze il nero livornese Bobby Rhodes, Carmen Russo ballerina brasilera a dir poco esplosiva, Vittorio Marsiglia tifoso napoletano scaramantico (bisognerebbe portarlo sul forum), l'attore feticcio di Cicero vale a dire il francocciano Enzo Andronico stupendo jettatore, dopo quello interpretato da Totò, è indubbiamente il più celeberrimo nel ruolo. Tutti al loro meglio, tutti orchestrati magicamente da Cicero che si congeda in maniera perfetta.
Solo chi crede che le proprio scorreggie odorino non può apprezzare tale pellicola, che colpisce al cuore ed al cervello e che ci fa capire che anche un rullo di tamburi che serve a coprire il rumore delle scorregge, può essere definito commedia dell'arte.

Acuta e appassionata recensione, impreziosita dalla reiterazione della parola "elgida", che in italiano disgraziatamente non esiste ma che dà al testo un tocco di scorreggioneria assai azzeccato nel contesto. :sisi:

Offline djcarmine

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Re:Paulo Roberto Cotechiño centravanti di sfondamento (Cicero, 1983)
« Risposta #6 il: 08 Settembre, 2011, 11:06:41 am »
Acuta e appassionata recensione, impreziosita dalla reiterazione della parola "elgida", che in italiano disgraziatamente non esiste ma che dà al testo un tocco di scorreggioneria assai azzeccato nel contesto. :sisi:

è la partnership tra eldorado e algida :look:
ed io mi sentii in quel momento come una prostituta sverginata dai suoi aguzzini

C. Pazzo 
Noi vinciamo in quanto esistiamo. Vinciamo quando siamo in 60.000 per Napoli-Cittadella e quando ci ricordiamo di Esteban Lopez o di Picchio Varricchio. Vinciamo odiando le strisciate e vivendo in funzione di questa maglia. Vinciamo andando con un paio di amici allo stadio e non guardando la partita in casa da soli in un salotto di Reggio Calabria. Vinciamo quando siamo migliaia ad ogni trasferta, vinciamo quando uno juventino nella nostra città viene additato come essere anormale e malato di scabbia