Autore Topic: Sátántangó (Béla Tarr, 1994)  (Letto 13484 volte)  Share 

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Offline wendell

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Sátántangó (Béla Tarr, 1994)
« il: 06 Settembre, 2011, 23:12:10 pm »


Il crollo di una fattoria collettiva in Ungheria verso la fine del comunismo. In molti sono decisi a partire con il denaro che riceveranno per la chiusura della comunità ma sentono che il carismatico Irimias, dato per morto due anni prima, sta tornando.
Dei buoi escono da una stalla. I fattori li hanno venduti in cambio di denaro per il quale litigheranno: è l'inizio dell'opera e, simbolicamente, della transizione dal comunismo al capitalismo nella puszta ungherese. Non v'è però nostalgia per i tempi andati, l'atmosfera è talmente funesta da non lasciar intendere la preesistenza di una condizione migliore. I personaggi popolano una realtà desolata, da wasteland eliotiana: il moto circolare della Storia si è arrestato (non a caso la struttura del film richiama i passi del tango: sei in avanti, sei indietro...), non si intravede alcun conforto all'orizzonte, tuttalpiù la fine del mondo.
Gli abitanti della fattoria si muovono, ma quasi per inerzia. Non c'è volontà, non c'è spirito. Si consegnano inconsapevolmente al proprio destino, stritolati nella morsa generata dal cinismo del potere e dalla speranza nell'intervento di un Dio assente (si odono campane, ma il campanile è crollato...). Gli unici ad avere la lucidità di chiamarsi fuori sono i più emarginati: un vecchio e una bambina che pronunciano il loro definitivo "no" al mondo circostante dopo averlo scrutato da una finestra.
Lo stile di Tarr è inequivocabile: tanta improvvisazione (celebre la scena di ballo al bar, con gli attori realmente ubriachi), piani sequenza interminabili (11 minuti, la durata di una bobina... lo stacco è obbligato) coi quali il regista descrive la scena come il migliore dei romanzieri, lasciando addirittura scivolare fuori campo gli attori. Quest'esplorazione degli ambienti consente allo spettatore di abitare il film ma non di ottenere l'onniscienza: gli viene confidato ogni aspetto della realtà fattuale ma l'interiorità degli uomini resta celata dietro i loro volti sofferenti. Solo in un caso si butta l'occhio oltre la superficie corporea, consentendo di spiare i sogni di ognuno di essi, ma si tratta di allegorie, tutte da interpretare.
Tra i numerosi momenti di grande cinema, alcuni sono indimenticabili: i primi episodi, nei quali gli intrighi del villaggio sono ricostruiti sposando prospettive diverse; la deprimente tortura di 20 minuti della bambina ai danni di un gatto e quanto ne consegue (che giustifica tanta prolissità); la scena finale; in generale, la capacità di Tarr di evocare il soprannaturale senza mai coinvolgerlo realmente nella narrazione.
Un regista immenso.

Voto: *****
« Ultima modifica: 06 Settembre, 2011, 23:25:21 pm da wendell »
ho cercato di capire cosa sei.....terrificante.

Offline pappasouth

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Re:Sátántangó (Béla Tarr, 1994)
« Risposta #1 il: 06 Settembre, 2011, 23:27:25 pm »
radical chic io vi odio.

Offline Guallera V.2

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Re:Sátántangó (Béla Tarr, 1994)
« Risposta #2 il: 07 Settembre, 2011, 00:12:36 am »
Che merda, sta roba è la morte del cinema.

Offline djcarmine

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Re:Sátántangó (Béla Tarr, 1994)
« Risposta #3 il: 07 Settembre, 2011, 09:49:07 am »
poi sfottete quel povero kilroy........
ed io mi sentii in quel momento come una prostituta sverginata dai suoi aguzzini

C. Pazzo 
Noi vinciamo in quanto esistiamo. Vinciamo quando siamo in 60.000 per Napoli-Cittadella e quando ci ricordiamo di Esteban Lopez o di Picchio Varricchio. Vinciamo odiando le strisciate e vivendo in funzione di questa maglia. Vinciamo andando con un paio di amici allo stadio e non guardando la partita in casa da soli in un salotto di Reggio Calabria. Vinciamo quando siamo migliaia ad ogni trasferta, vinciamo quando uno juventino nella nostra città viene additato come essere anormale e malato di scabbia

Offline Genny Fenny

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Re:Sátántangó (Béla Tarr, 1994)
« Risposta #4 il: 07 Settembre, 2011, 09:53:07 am »
Però quant'è bellill, con il pathos che ruba spazio al logos e lo rende debole e spoglio, commovente a tratti.
Pollice in su per tutti quelli che vogliono a Peppe wendell sulla mensola della stanzetta.

Offline djcarmine

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Re:Sátántangó (Béla Tarr, 1994)
« Risposta #5 il: 07 Settembre, 2011, 09:54:44 am »
Però quant'è bellill, con il pathos che ruba spazio al logos

e al fantacalcio m'agg accattat' a britos
ed io mi sentii in quel momento come una prostituta sverginata dai suoi aguzzini

C. Pazzo 
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Offline wendell

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Re:Sátántangó (Béla Tarr, 1994)
« Risposta #6 il: 07 Settembre, 2011, 10:02:43 am »
Jat a fa e' bucchin, voglio bene solo a ziumberto :sisi:
ho cercato di capire cosa sei.....terrificante.

Offline kurz

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Re:Sátántangó (Béla Tarr, 1994)
« Risposta #7 il: 07 Settembre, 2011, 10:58:57 am »
ua le fernut? io non lo vedrò mai :look:
gesucrì

Offline pappasouth

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Re:Sátántangó (Béla Tarr, 1994)
« Risposta #8 il: 07 Settembre, 2011, 13:05:43 pm »
Jat a fa e' bucchin, voglio bene solo a ziumberto :sisi:

ma tu ea fà una lampa tu e stu zingar e merd di regista! 7 ore di film ma jesser a cacà, inquadrare per 20 minuti il nulla giusto per il gusto di odorarsi le proprie scorregge e farsi apprezzare dagli intellettuali che dicono che è bello solo perchè insostenibile per una persona normale con coglioni fragili il giusto! Io per sta gente veramente invoco i campi di concentramento e i buoni vecchi forni crematori!

Offline Guallera V.2

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Re:Sátántangó (Béla Tarr, 1994)
« Risposta #9 il: 07 Settembre, 2011, 13:08:47 pm »
ma tu ea fà una lampa tu e stu zingar e merd di regista! 7 ore di film ma jesser a cacà, inquadrare per 20 minuti il nulla giusto per il gusto di odorarsi le proprie scorregge e farsi apprezzare dagli intellettuali che dicono che è bello solo perchè insostenibile per una persona normale con coglioni fragili il giusto! Io per sta gente veramente invoco i campi di concentramento e i buoni vecchi forni crematori!
:alla: :alla: :alla: :alla:
Questa merita di stare insieme alla MAGICA nella mia firma. Per sfizio sono andato a controllare sul Mereghetti, manco là sopra ci sta...perfino chi lo fa di mestiere si è rifiutato di vedere stammazzacinema :cazzimm:

Offline djcarmine

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Re:Sátántangó (Béla Tarr, 1994)
« Risposta #10 il: 07 Settembre, 2011, 13:19:49 pm »
ma tu ea fà una lampa tu e stu zingar e merd di regista! 7 ore di film ma jesser a cacà, inquadrare per 20 minuti il nulla giusto per il gusto di odorarsi le proprie scorregge e farsi apprezzare dagli intellettuali che dicono che è bello solo perchè insostenibile per una persona normale con coglioni fragili il giusto! Io per sta gente veramente invoco i campi di concentramento e i buoni vecchi forni crematori!

non posso che appoggiartelo e imbruscinartelo in ogni dove. ma poi sto wendell che fa lo schifettoso e guarda questa roba solo per darsi un tono da intellettuale.........
ed io mi sentii in quel momento come una prostituta sverginata dai suoi aguzzini

C. Pazzo 
Noi vinciamo in quanto esistiamo. Vinciamo quando siamo in 60.000 per Napoli-Cittadella e quando ci ricordiamo di Esteban Lopez o di Picchio Varricchio. Vinciamo odiando le strisciate e vivendo in funzione di questa maglia. Vinciamo andando con un paio di amici allo stadio e non guardando la partita in casa da soli in un salotto di Reggio Calabria. Vinciamo quando siamo migliaia ad ogni trasferta, vinciamo quando uno juventino nella nostra città viene additato come essere anormale e malato di scabbia

Offline pappasouth

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Re:Sátántangó (Béla Tarr, 1994)
« Risposta #11 il: 07 Settembre, 2011, 13:19:51 pm »
ma io poi voglio arrivare a capire le 3 ore e mezza di "c era una volta in america" che è un capolavoro ed è una fiumana di eventi che ti interessano e ti commuovono ed è comunque duro da reggere tutto in una botta, stu mallardo invece dura addirittura il doppio e si tratta di sucarsi praticamente pe na meza jurnata gente ca pasc e pecore! :maronn:

Offline wendell

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Re:Sátántangó (Béla Tarr, 1994)
« Risposta #12 il: 07 Settembre, 2011, 14:23:45 pm »
:zzz:
ho cercato di capire cosa sei.....terrificante.

Offline Genny Fenny

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Re:Sátántangó (Béla Tarr, 1994)
« Risposta #13 il: 07 Settembre, 2011, 14:26:14 pm »
Ma esiste doppiato o me l'aggia vere' per forza con i sottotitoli? Se no, in italiano si trovano? Ordunque, addo cazz l'e pigliato?

Offline wendell

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Re:Sátántangó (Béla Tarr, 1994)
« Risposta #14 il: 07 Settembre, 2011, 14:31:00 pm »
Ma esiste doppiato o me l'aggia vere' per forza con i sottotitoli? Se no, in italiano si trovano? Ordunque, addo cazz l'e pigliato?
Non esiste doppiato, io l'ho visto con i sottotitoli in italiano (sovrimpressi). Non sono granchè, contengono diversi errori di battitura e, raramente di traduzione (lo si intuisce dal contesto). L'ho scaricato via torrent, passai un mp pure a ziumberto, se lo trovo te lo giro.
ho cercato di capire cosa sei.....terrificante.

Offline Guallera V.2

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Re:Sátántangó (Béla Tarr, 1994)
« Risposta #15 il: 07 Settembre, 2011, 14:34:59 pm »
Ma esiste doppiato o me l'aggia vere' per forza con i sottotitoli? Se no, in italiano si trovano? Ordunque, addo cazz l'e pigliato?
Tiè arricreate... :pariamm:
http://tatana-blogbuster.blogspot.com/2011/04/satantango-di-bela-tarr.html

Offline kowalski

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Re:Sátántangó (Béla Tarr, 1994)
« Risposta #16 il: 07 Settembre, 2011, 15:48:34 pm »
A me piace Bela Tarr... anche se non ricordo se sono mai arrivato alla fine di un suo film, ma hanno dei bei momenti...
Quando trovate di fronte a questi film lunghissimi, tipo l'Hitler di Syberberg,  comunque dovete entrare in tutta un'altra palla... Sono fatti per tutto un'altro tipo di esperienza cinematografica, si fuma, si va a pisciare, ti leggi un libro, fai una telefonata. E' un po' come andare a pesca, devi essere rilassato ma anche pronto a cogliere qualcosa quando è il momento.
Non bisogna fermare il video quando ci si distrae. :sisi: :look:
« Ultima modifica: 07 Settembre, 2011, 15:50:06 pm da kowalski »
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Re:Sátántangó (Béla Tarr, 1994)
« Risposta #17 il: 07 Settembre, 2011, 16:19:30 pm »
A me piace Bela Tarr... anche se non ricordo se sono mai arrivato alla fine di un suo film, ma hanno dei bei momenti...
Quando trovate di fronte a questi film lunghissimi, tipo l'Hitler di Syberberg,  comunque dovete entrare in tutta un'altra palla... Sono fatti per tutto un'altro tipo di esperienza cinematografica, si fuma, si va a pisciare, ti leggi un libro, fai una telefonata. E' un po' come andare a pesca, devi essere rilassato ma anche pronto a cogliere qualcosa quando è il momento.
Non bisogna fermare il video quando ci si distrae. :sisi: :look:
:rotfl:
Un fatto che mi ha costretto a chiamare Gabriella alle undici dell'altro ieri.
Chi è la persona per cui le hai chiesto di praticare un maleficio e perché.

Offline Artem Dzyuba

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Re:Sátántangó (Béla Tarr, 1994)
« Risposta #18 il: 07 Settembre, 2011, 17:23:59 pm »
Avete scritto una pagina di storia con questo topic  :rotfl: :rotfl: :rotfl: :alla:
Adda venì Baffone!

Offline wendell

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Re:Sátántangó (Béla Tarr, 1994)
« Risposta #19 il: 07 Settembre, 2011, 17:36:55 pm »
Avete scritto una pagina di storia con questo topic  :rotfl: :rotfl: :rotfl: :alla:
Se sapessero leggere :look: farebbero lo stesso con qualcuno dei tuoi amati russi :look:
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