Grandissimo B-movie, anche io sono del parere che tra i non-hard della buonanima di Massacesi sia uno dei suoi film migliori, sicuramente è un must del sotto-genere sexploitation. La parte sul set del filmaccio di serie C western è uno dei primi esempi di auto-consapevolezza di meta-cinema. Tra l'altro il delirio di Eastman, a base di coprofagia, sesso e sangue, può piacere anche i radical-chicconi dell'ultima ora, visto che Lynch sicuramente ne avrà avuto ispirazione. Molte belle le due "sorelle", la tedesca Rosemarie Lindt (Emanuelle la carnefice) vista anche in un altro film "serio" di D'Amato, vale a dire il bellico Eroi all'inferno e l'italiana Patrizia Gori (Francoise la vittima), quest'ultima a titolo informativo è stata anche la moglie di Franco Lo Cascio meglio conosciuto nell'ambiente dell'hard come Luca Damiano (regista di Le avventure erotix di Cappuccetto Rosso, Decameron X, Penocchio, Biancaneve e i 7 nani...). Comunque resta un film volutamente angoscioso e sgradevole.
Tra l'altro la genesi di questo film è curiosissima, visto che il dinamico duo Mattei-Massacesi, avevano acquistato i diritti di un filmaccio erotico greco del 1969, e poi dovevano venderlo ad un distributore traffichino come loro, ma ebbero grossi problemi con la censura e così decisero di girarlo proprio il film...altri tempi ed altri personaggi. Da citare anche che la trama del film ha comunque analogie con il recente americano Hard Candy di David Slade.