Afghanistan, militare napoletano ucciso da esplosione, ferito un commilitone di Siena
La vittima è il caporal maggiore Gaetano Tuccillo, 29 anni, di Palma Campania: è il 38mo italiano caduto nella missione Isaf
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AFGHANISTAN - Un militare italiano è morto in Afghanistan in seguito all'esplosione di un ordigno. Lo si apprende da fonti della Difesa.
Si tratta del caporal maggiore scelto Gaetano Tuccillo di Palma Campania (Napoli), appartenente al Battaglione logistico 'Ariete' di Maniago (Pordenone). Il soldato rimasto ferito è invece un parà del 186/o Reggimento Folgore di Siena.
L'attentato è avvenuto stamani nei pressi del villaggio di Caghaz, a 16 chilometri ad ovest di Bakwa (a est del distretto di Farah), dove «un mezzo italiano - riferiscono allo stato maggiore della Difesa - è rimasto coinvolto dall'esplosione di un ordigno posizionato lungo la strada». «Nell'esplosione - affermano alla Difesa - è rimasto ucciso un militare italiano ed un altro è rimasto ferito ad una gamba, ma non risulta essere in pericolo di vita».
Il caporal maggiore Tuccillo era il conducente del mezzo blindato saltato su un Ied, uno di quei micidiali ordigni esplosivi improvvisati che mietono vittime in Afghanistan, soprattutto tra i civili. A bordo dello stesso mezzo anche il ferito, che ha riportato lesioni a una gamba e - viene ribadito da fonti della Difesa - non è in pericolo di vita.
Il militare italiano ferito in Afghanistan è stato trasportato in elicottero all'ospedale da campo USA di Farah e ha informato direttamente i propri familiari assicurandoli sulle sue condizioni di salute, come conferma lo stato maggiore della Difesa.
Il cordoglio di Napolitano. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, appresa con profonda commozione la notizia del grave attentato in cui ha perso la vita il caporal maggiore scelto Gaetano Tuccillo, mentre assolveva i propri compiti operativi nell'ambito della missione ISAF in Afghanistan, rendendosi interprete del profondo cordoglio del Paese ha espresso alla moglie, signora Evelien Dwars - si legge in una nota - «i sentimenti della affettuosa vicinanza e della più sincera partecipazione al suo grande dolore». Nella tragica circostanza, il Capo dello Stato ha altresì chiesto al Capo di Stato Maggiore della difesa, generale Biagio Abrate, di «rappresentare alle Forze armate e in particolare all'Esercito i suoi sentimenti di cordoglio, di commossa solidarietà e di intensa partecipazione». Il Presidente Napolitano ha anche chiesto al generale Abrate di far pervenire «il suo incoraggiamento e un affettuoso augurio al militare rimasto ferito nell'attacco», conclude la nota.
Un minuto di silenzio nelle manifestazioni sportive. Un minuto di silenzio nelle manifestazioni sportive per il militare italiano morto oggi in Afghanistan. Il Presidente del Coni, Gianni Petrucci, ha invitato le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva a far osservare un minuto di silenzio in occasione di tutte le manifestazioni sportive, che si disputeranno in Italia nel fine settimana, «in memoria del militare italiano caduto in Afghanistan».
Con quella di oggi sono 38 le vittime italiane nel corso della missione Isaf in Afghanistan. Prima di quello di stamattina, l'episodio più recente risaliva al 4 giugno scorso, quando il tenente colonnello dei carabinieri Cristiano Congiu, intervenuto per difendere una donna americana, era stato ucciso a colpi d'arma da fuoco mentre si trovava in una località della Valle del Panshir. Il 28 febbraio scorso era stato il Tenente Massimo Ranzani a perdere la vita in seguito all'esplosione di un ordigno esplosivo a nord di Shindand. In precedenza, il 28 gennaio, il Caporal Maggiore Scelto Luca Sanna era morto in seguito alle ferite per i colpi d'arma da fuoco esplosi da un presunto appartenente all'Afghan National Army, poi fuggito.
Il 25 luglio 2010, un militare muore suicida a Kabul: si sarebbe sparato un colpo di arma da fuoco all'interno del suo ufficio. Sull'episodio viene aperta un'indagine dei carabinieri della polizia militare. Sempre nel 2010, il 17 maggio, un veicolo blindato salta in aria per l'esplosione di un ordigno nella provincia di Herat. Muoiono il sergente Massimiliano Ramadù, 33 anni, e il caporal maggiore Luigi Pascazio, 25 anni. Le vittime appartenevano al 32esimo reggimento Genio della brigata Taurinense. Il 26 febbraio 2010 viene ucciso Pietro Antonio Colazzo, un funzionario dell'Aise, l'Agenzia di informazione e sicurezza esterna, nel corso di un attentato suicida compiuto dai talebani a Kabul contro due 'guest house'. Nel complesso, come fa sapere Isaf (Forza internazionale di assistenza alla sicurezza, sotto comando Nato), sono 283 i militari deceduti dall'inizio dell'anno. Giugno, con le sue 65 vittime, è stato per l'Isaf il mese più cruento del 2011.