ESCLUSIVA - Yebda: "Vi apro il cuore, Ali Babà che amava Napoli via per un motivo.."
30.03.2012 06:30 di Redazione Calcionapoli24.it
Perchè lui, proprio lui tra tanti giocatori? C'è spiegazione: al Napoli serviva un mediano fisico, nazionale, comunitario, che arrivasse in prestito per poche centinaia di migliaia di euro ottenuti dal mercato in uscita, in quanto riserva di Pazienza e Gargano. De Laurentiis, dopo i 50 milioni bruciati nella stagione precedente con Marino, aveva chiuso i rubinetti. "Riccardo, questo è il budget a disposizione per questo mercato: zero". L'intuizione arriva dallo scouting che tra centinaia di nomi lo ritengono il giocatore più adatto all'identikit stilato nelle riunione tecniche. Inizia così la storia di Hassan Yebda in maglia azzurra. Un anno intenso, ricco di emozioni, entusiasmante. Una separazione che ha lasciato una ferita, ancora aperta, chissà se il tempo aiuterà a cicatrizzarla. CalcioNapoli24.it nella settimana che vedrà gli azzurri in campo contro la Juventus ha pensato di rispolverare l'album recenti dei ricordi...
Innanzitutto, come stai?
“Ho iniziato da tre settimane un ciclo rieducativo e terapie. Mi sto allenando molto, ma l’infortunio è stato abbastanza serio (rottura del legamento crociato anteriore con interessamento del ginocchio, ndr) e mi rivedrete in campo l’anno prossimo”.
Hassan Yebda, dall'arabo all'italiano il significato è "Buon inizio". Invece, alla fine, non sei stato riscattato. Perchè?
“Avevo firmato per un anno con opzione per altre tre stagioni. A fine campionato ho parlato con Bigon, con la società ma non siamo riusciti a trovare un accordo. Mi dispiace tantissimo, il mio desiderio era quello di restare per tanti anni a Napoli, amavo la città e i tifosi”.
Tra i motivi del tuo addio c'è anche Mazzarri?
“Assolutamente no. Col mister c’era feeling, era un rapporto basato sul dialogo e la trasparenza. Ma devo anche ammettere che avevo chiesto garanzie e volevo giocare di più”
Chi doveva sostituirti, Marco Donadel, sta attraversando un calvario e non ha praticamente mai giocato. Sei pentito di aver fatto questa scelta?
“Sì, provo tanta amarezza. Avrei voluto lottare ancora per questi colori, mi ero integrato alla perfezione nel gruppo. Ho trascorso un anno fantastico in azzurro”.
Nel tuo futuro c'è ancora la Liga o sogni di tornare a Napoli?
“Nel calcio mai dire mai, ma ho firmato per tre anni col Granada e qui sto bene”.
Eppure inizialmente eri stato accolto con diffidenza dai tifosi. Hai lasciato un ottimo ricordo lo sai?
“L’affetto e la stima dell’ambiente partenopeo nei miei confronti mi inorgoglisce. Ho fatto fatica inizialmente ad inserirmi nel sistema tattico di Mazzarri, poi col passar del tempo le cose sono migliorate. Venivo da un campionato dove non si era soliti svolgere la preparazione atletica, per questo c’ho messo un po’ di tempo a trovare la miglior forma e trovare la giusta collocazione tattica. Il mister non mi aveva mai visto giocare, ero stato scelto dallo scouting”.
Con chi avevi legato di più?
“Facevo parte di un gruppo meraviglioso. Probabilmente Zuniga era quello con cui mi trovavo meglio su certi aspetti. E' un amico vero, un grande soprattutto fuori del campo. C’era sempre nei momenti difficili”.
Quali posti della città preferivi?
“Vesuvio, Posillipo e le gite in barca a Capri”.
Il cammino del Napoli in Champions League si è interrotto a Londra...
“Peccato per l’eliminazione. Già il fatto di essere arrivati a Stamford Bridge col risultato a favore è stata un’impresa, mi sarei aspettato qualcosa di più soprattutto dai ‘Tre Tenori’. Sicuramente avranno l’occasione di riscattarsi in futuro”.
‘Artista’ o ‘Ali Babà’, quale soprannome preferisci? Ali Babà, ti mette il sorriso (ride, ndr)”...
Sei scaramantico? "No"
In un’intervista dichiarasti di adorare la pizza. Qual è la tua preferita? “La classica, la Margherita ma con mozzarella di bufala”.
La tua miglior partita in azzurro? “Utrecht-Napoli 3-3, è quella dove credo di essermi espresso meglio”.
Tante rimonte, quella più spettacolare?
“Napoli-Lazio 4-3. Al San Paolo c’era un’atmosfera indescrivibile, ricordo ancora il boato dei tifosi al terzo e decisivo gol di Cavani; impressionante”
La partita, invece, più emozionante?
“Il pareggio interno con l’Inter, sancì la qualificazione in Champions League dopo 21 anni, i tifosi erano in delirio. Sapevamo di aver compiuto un’impresa”.
Juventus-Napoli, chi vince? Il Napoli, sicuramente. Il gruppo si trasforma quando vede le maglie bianconere, è una sfida sentitissima dai napoletani”.
Dal tuo cucchiaio a Julio Cesar alla finale contro la Juve.
“La mia intenzione era quella di segnare, in qualsiasi modo. Non avevo mai provato in allenamento questa soluzione, fu un lampo d'istinto. Segnai un grande gol, ma non riuscimmo ad approdare in finale. Spero di esserci all’Olimpico per tifare Napoli, ma vi anticipo che..”
Continua pure..
“Giovedì prossimo sarò a Napoli. Verrò con la mia ragazza in vacanza, quattro giorni. Andrò a Castelvolturno a trovare i miei ex compagni di squadra e poi un mio caro amico che mi ha aiutato tantissimo in questa esperienza, Claudio Boccalatte”.
Iniziamo con la raffica...
Il più goloso... Santacroce, mangiava a sbafo (ride, ndr)
Il più simpatico... Vi posso dire che non c'era nessun antipatico
Il più tirchio... De Sanctis
Il più pazzo... Aronica
Il più vanitoso.. Hamsik, lui e la cresta, ore allo specchio.
Vediamo come te la cavi con gli aggettivi ...
De Laurentiis: gentilissimo
Mazzarri: perfezionista
Napoli città: stupenda
Cavani: umile. Un campione vero, Non si è mai montato la testa, ha profonda dedizione per questa professione. Lo considero uno degli attaccanti più forti in Europa”
Zuniga: altruista
Lavezzi: E’ un pazzo scatenato (ride, ndr)
Che considerazione hanno in Spagna di Hamsik, Cavani e Lavezzi
“Leggo poco i giornali, ma sono stimatissimi nell’ambiente iberico”.
Se dico carro attrezzi cosa ti viene in mente? “(ride, ndr). Avevo lasciato le chiavi della mia auto al portiere del mio palazzo che parcheggiò in divieto di sosta. I vigili non vollero sentire ragioni, probabilmente non tifavano Napoli (ride, ndr).
Chi è il miglior artista di tutti i tempi? “Maradona. Poi Ronaldo e Zidane”
Hai imparato qualche parola in dialetto?
“Più che parole, parolacce. Quella che dico più spesso, soprattutto quando qualche amico mi fa arrabbiare, è accirt (ride ancora, ndr)".
C’è qualche giocatore della Liga che potrebbe fare al caso del Napoli?
“Sofiane Feghouli del Valencia, in patria soprannominato il nuovo Zidane. E’ un trequartista tecnico e bravo negli inserimenti, mi ricorda Hamsik. Ma c’è anche Mehdi Lacen del Getafe che è molto bravo, somiglia a Pazienza”.
Hassan ti concediamo la possibilità di salutare i tuoi tifosi…
????? ?????? ??? ????? ?? ????. Arrivederci Napoli, sei sempre nel mio cuore”
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chissà perchè su "il più tirchio? De Sanctis" non avevo dubbi
