Emergono particolari inquietanti sull'addio al Napoli di Fabio Quagliarella nel 2010. Il portale LoStrillone.tv, ha pubblicato le dichiarazioni del calciatore del Torino,ascoltato per un'ora e mezza dal giudice Ernesto Anastasio del Tribunale di Torre Annunziata - come parte offesa - nel processo sul presunto stalking subito ad opera del poliziotto della Postale di Napoli Raffaele Piccolo: "De Laurentiis mi ha mandato via dal Napoli solo per le lettere che parlavano dei miei festini a suon di droga con la camorra. Prima mi chiamava ogni giorno. Dopo le calunnie, spedite in sede a Castelvolturno nel 2010, il presidente mi disse di andare a vivere in albergo, lasciando Castellammare per stare più tranquillo. Poi non mi ha mai più telefonato". Le circa 20 lettere diffamatorie, inviate a casa del papà del ragazzo ed alle sedi di Sampdoria, Udinese e Juve (che raccontavano anche di presunti rapporti sessuali di Quagliarella con ragazzine, ipotesi priva di qualsiasi fondamento, mai contestata o al vaglio di alcuna inchiesta), aumentarono quando la punta fu acquistata dal Napoli nel 2009.
"Sono stato malissimo. Dopo le lettere e gli sms fui costretto a lasciare la mia città. Quando andai alla Juve, nelle lettere c'era scritto che avrebbero picchiato la mia famiglia per il mio addio al Napoli".