A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma, è intervenuto Mino Raiola, procuratore: "Milan-Napoli è una partita importante per il campionato e per la società rossonera. Il Milan è una società stabile che non è abituata ad esonerare il proprio allenatore. Se il Napoli dovesse perdere sabato sera non sarebbe un dramma mentre se il Milan dovesse vincere, farebbe davvero comodo alla squadra. Visto che il Milan perde punti durante il campionato è ovvio che altre squadre ne approfittino. Questo cambiamento attuato dalla società rossonera era doveroso. Il problema non è relativo solo al bilancio della società ma anche e soprattutto delle infrastrutture. Se all’Italia non viene data la possibilità di mettersi al pari di Francia e Germania, la partita è vinta da loro già in partenza. La FIGC deve cominciare far valere il proprio potere. Prima di tutto le società devono avere degli stadi per non essere perdenti in partenza.
Il Napoli è un club esemplare ed una società anomala per la grande passione che c’è in città e poi il fallimento è stato un bene perché si è ricostruito tutto da zero. Così come anche la Juventus ha tratto beneficio dalla serie B dato che da quel momento si è potuto aprire un ciclo. Non è ammissibile che le grandi o le medie squadre italiane non abbiano uno stadio a livello europeo. Il calcio rispecchia la società e in Italia siamo arretrati un po’ in tutto. Non dobbiamo aver paura del fatto che sono andati via i grandi giocatori perché questi torneranno quando l’Italia tornerà ad essere sana.
Non ho nulla nei confronti di Abete ma è necessario che la FIGC si faccia valere, altrimenti meglio cambiare i dirigenti. È importante che ognuno di noi, procuratori, giocatori, camminiamo nella stessa direzione. Prima Foggia era una squadra che valeva più dell’Arsenal nella testa dei giocatori che volevano arrivare in Italia a tutti i costi ma oggi i giocatori vogliono giocare all’estero.
Quanto vale Hamsik? È difficile stabilire un valore nel calcio, è come dare una stima ad un quadro. È il compratore che stabilisce il prezzo. Nel caso di Hamsik e del Napoli, De Laurentiis ha fatto capire al mondo che Marek non si vende e quando un calciatore non si vende, il prezzo lievita.
A volte bisogna vendere, come è successo al Napoli con Lavezzi e al Milan con Ibrahimovic. Nedved era un giocatore che non parlava mai ma ha fatto una carriera incredibile. Magari Hamsik è un ragazzo che parla poco o magari lo fa chi di dovere. Detto questo, io non conosco la situazione dello slovacco.
El Kaddouri? Il ragazzo è arrivato da pochi mesi ed ha bisogno di ambientarsi. Ho parlato con la società che è contenta. Ciò che sta facendo era previsto ma sono sicuro che El Kaddouri sarà un capitolo importante del futuro del Napoli.
Jonathas? Non può essere l’alternativa a Cavani che è unico al Mondo. Jonathas però è un calciatore pronto per il Napoli. Anche Weiss è un esterno straordinario che l’anno prossimo sicuramente verrà acquistato da una delle più grandi squadre. Entrambi i giocatori sono pronti per il Napoli. Sostituire Cavani non è possibile anche perché se esistesse un suo clone, il valore del Matador sarebbe ridimensionato. Balotelli? Il rapporto con Mancini è come quello tra un marito e una moglie.
Litigano ma si vogliono bene e si rispettano tanto. Poi, ognuno ha le proprie idee ma Mario resterà a lungo al Manchester City. Balotelli non andrà al Milan, almeno per altri due anni e mezzo sarà un calciatore del City anche perché Mario non pensa ad altre squadre”.