Gioco a scacchi solo con l'Autunno di Vivaldi, altrimenti nun ce trovo sfizio.
Sulla scrivania ho due miniature, una di paperino e una di bart. Sono disposti in modo che sembrano parlarsi, se qualcuno m'e sposta m'arraggio.
Andarmi a cuccare con una pettinatura che non mi piace mi mette a disagio pure se la mattina dopo m'aggia fa 'o shampoo.
Pazzeo con le luci, che siano quella del sole o del lampadario. Chiudo un occhio, le deformo con le mani, faccio finta di lanciare una sfera d'energia alla Freezer.

Ho la mania di fare calcoli. Quanti videoregistratori entrerebbero sulla scrivania, la televisione più grande possibile che posso incatastare tra la scrivania e la mensola, la somma dei soldi spesi in tot giorni, per fare tot cose.
Nei treni regionali mi siedo sempre nell'ultima carrozza.
In un locale m'assetto sempre con le spalle rivolte verso il muro, per avere una visione d'insieme. Non mi piace che qualcuno mi guardi di spalle.
Alle medie mi tiravo sempre il colletto della maglietta all'indietro. Ho avuto paura dell'acqua fino ad un'età non più consona a fobie di questo tipo.
Apro il frigorifero pe' sfizio.
Quando sto da solo mi dedico spesso ad atti liberatori.

Ad esempio negli spazi aperti se non mi vede nessuno urlo oppure saltello come un deficiente.
Quando stavo giù frequentavo una palestra in una cooperativa. Non c'era quasi mai nessuno, al punto che spesso la trovavo chiusa e la dovevo aprire io facendomi lanciare le chiavi dalla signora del piano di sopra che ne era proprietaria. Dato che a fianco alla sala attrezzi ce n'era una vuota (e con le pareti tutte coperte di specchi) dove facevano solitamente aerobica, una volta mi misi nudo e iniziai a zumbarci dentro, a correre a fare l'hula hop. Puteva trasi' chiunque da un momento all'altro.

Ho un'avversione quasi maniacale verso qualsiasi forma di autorità, sono ncazzus e totalmente sprovvisto di senso della misura.
Aiutatemi.
