ROMA, 3 marzo 2012 - Krasic? Non pervenuto. Come una astronave inghiottita nello spazio in qualche vecchio film di fantascienza, il serbo gravita per galassie lontane. Puff. Tu l'hai visto? Io no. Ogni minuto giocato dallo strombazzatissimo (prima) Elijero Elia finora è costato alla Juventus qualcosa come 172.413,79 euro. Non affannatevi: ha giocato 58 minuti, è costato dieci milioni di euro. Non rientrano nei piani tecnici, si dice così. Eppure: l'ala Elia sembrava fondamentale, la password giusta per il gioco di Conte. Invece: un mistero gaudioso.
TRIBUNA O PANCHINA Makinwa? Ah, perché gioca ancora da noi: e dove? Bravo chi se lo ricorda. Allegri ha mandato in campo Pippo Inzaghi cinque volte per un totale - tenetevi forte - di quarantasei minuti: certe agonie fanno star male anche chi le subisce da spettatore. Il buon vecchio Felipe a fine stagione beccherà dalla Fiorentina il suo milioncino di ingaggio senza essere sceso in campo neppure una volta. A meno di imprevisti, del tipo che Delio Rossi si accorga di lui. In campo non ha lasciato tracce, su Facebook sì: ha aperto un profilo, fa tenerezza scoprire che è un appassionato di cani. Del terzino Vitale Luigi nato a Castellamare di Stabia in data 5 ottobre 1987 non si hanno più notizie. Ultima residenza conosciuta: Bologna. Era arrivato in un pacco regalo la scorsa estate, come contropartita tecnica che il Napoli aveva inserito nell'affare Britos. Peccato però che al campo di allenamento Vitale sia quel puntino in fondo, insieme ad altri tre - Vantaggiato, Paponi e Rickler - che il Bologna non ha messo fuori organico, ma ha fatto - semplicemente - fuori, questo sì. Per rendere l'idea: l'altro giorno a Bologna erano via dieci giocatori, in giro con le rispettive nazionali. Dieci, non due-tre. Metà del gruppo, praticamente. Pioli ha fatto le sue legittime scelte, e al loro posto ha chiamato quattro-cinque ragazzini della Primavera. Mister, e noi? Rimanete pure dove siete, continuate ad allenarvi con il mio collaboratore tecnico. Che tanto in tribuna si sta larghi.
ESCLUSI Dura la vita dell'escluso. Ci sei, ma è come se. Si sta fuori per svariati motivi. La scelta tecnica vale non è neppure più un alibi dell'allenatore, è una necessità, perché il problema - si sa sono gli organici gonfiati a dismisura, i vecchi contratti da rispettare. Cicinho è sceso in campo due volte. A giugno va in scadenza, poi chi si è visto si è visto. Curci era il portiere dellUnder 21. Una promessa. Fa il terzo alla Roma, dietro a Lobont. Qualcuno si allena con il gruppo, altri un po più in là, fuori dal cerchio magico. Marchionni per debuttare nella stagione 2011-12 ha aspettato cinque mesi: i suoi pregiatissimi 26 minuti risalgono al 17 febbraio, Fiorentina-Napoli: dai tabellini risulta entrato al 19 della ripresa. Non è colpa sua se ha uno stipendio di un milione e duecentomila euro. Fosse per lui scenderebbe in campo tutte le volte, o no? A Zarate nel contratto Moratti aveva inserito anche il premio assist. Sembrava uno stimolo. Devi crederci, però. I suoi 541 minuti sono distillati in 14 presenze, il che significa che di media - ogni volta che ha solcato il terreno di gioco - Maurito ha giocato per 38 minuti. Lucarelli è l'amuleto di Mazzari, ma pare essersi rassegnato: 18 minuti sono il tempo di un panino, una birra e un caffè all'ora di pranzo, in piedi al bancone del bar. Però a Napoli dicono che si stia applicando molto con Lavezzi. Il problema del Pocho era la freddezza in zona-gol. Lucarelli, che se ne intende, gli sta insegnando come muoversi in area di rigore. Messi da parte, dimenticati, emarginati di lusso. Discriminati? Chi lo sa. In fondo è la selezione naturale. Giocatori in attesa, così è. Si sta, come d'autunno, sugli alberi, le foglie. Finchè qualcuno prima o poi urlerà: liberi tutti. O anche no.
Fonte: Il Corriere dello Sport (articolo a firma di Furio Zara)
