Nella biblioteca del mio paese si raccoglie, oltre a me, una serie di altri casi umani della zona.
Un tale ritardato di 28 anni, notoriamente pedofilo, che passa le jurnate a spulciare i profili facebook dei ragazzini e a importunarli con la sua consueta presentazione & scambio numeri. E' però conosciuto e controllato da tutti, solo una volta nu pate e famiglia svalvolò malamente e o vuleva vattere.
Un altro è un vecchio sulla sessantina che ogni tre e quatt viene, prende un libro a caso, si siede, fa finta di leggerlo due minuti. Si alza, ne prende un altro. Fa finta di leggerlo. Lo posa. Acchiappa un lettore a caso della sala e lo arravoglia con la sua dislessia rauca prima di salutare calorosamente tutti e rimandare l'incontro a un altro giorno.
Una volta fece pure na fetente di pereta che se o senteva Giuvann schiattava di collera.
Il terzo è un ragazzino delle superiori che viene saltuariamente a fare le versioni di latino. Pensa a voce alta, quindi ripete le parole c'adda truva', jastemma ed esulta. Tavolta nei festeggiamenti abballa.
L'ultimo ci visita raramente. Anche lui sulla sessantina, ampia zella e corporatura robusta. Indossa un giaccone starfrediano grigio e niro tutto l'anno e fa il giro alluccanne "Lucaaaa! Lucaaaaa!". Poi si ferma e chiede a qualcuno "C'è Luca?". Sconsolato se ne va.