nei tuoi occhi leggo la forza degli smeraldi, nei tuoi capelli polvere di stelle, ed io profano in terra cerco un appiglio nelle tue sembianze paradisiache. Io, comune mortale servo del tuo splendore profetico, antipasto di una fine preannunciata.
Sei universo, stella, pianeta, ed io vorrei essere un afroamericano, magari con la residenza a cagliari, per rincorrerti, afferrarti e farti mia. Così da poter ridurre il tuo sfintere a qualcosa di grande, d'infinito, come le praterie che si stagliano di questi tempi a milano nei piovosi sabati sera d'inizio ottobre.
Tu per me sei una difesa a tre.
