Quando si sceglie l'università bisogna valutare 3 fattori secondo me: saturazione del mercato lavorativo, capacità e passione. Più è satura un'area lavorativa maggiore dovrà essere il livello degli altri due punti.
Puoi iscriverti a medicina, avere passione per la materia ma avere un quoziente intellettivo pari a 0: lasceresti l'università o diventeresti un medico di merda, con conseguenti frustrazioni lavorative.
Potresti iscriverti ad architettura, essere intelligentissimo ma non avere passione per la materia: faresti la stessa fine del caso umano sopra.
Ovviamente nella nostra realtà interviene una quarta variabile (talvolta la più importante), rappresentata dalle conoscenze

Le combinazioni sono infinite, impossibile dare consigli. Dal mondo esterno si possono trarre informazioni sulle possibilità lavorative in un certo ambito ma non basta a determinare una scelta proficua. E' sempre necessario un auto-misuramento della propria palla.
In considerazione di tutto questo, fai scienze infermieristiche
