Savini, cross dalla sinistra.
Zalayeta tocca il pallone.
Hamsik lo butta dentro.
Il Napoli segna il 2-2.
Tutti i pareggi, tutte le vittorie in extremis... le ho viste partire da lì.
Nel 2006 ho iniziato a seguire il calcio, ho guardato (quasi

) tutte le partite degli azzurri in serie B.
La partita che mi ha fatto capire che il Napoli era una squadra speciale, non perché la tifassi, ma perché capace di ogni cosa, è stata quel Roma-Napoli 4-4.
Nulla di speciale nel primo gol di Lavezzi. Bello, ovviamente, ma comunque un gol normale in una partita normale. Ma comunque che grande cosa: stavamo vincendo contro la Roma... un vantaggio per nulla scontato, ma un vantaggio come un altro... hanno messo la palla in rete. Si può pure giocare benissimo, vincere, per carità... ma la partita è come tutte le altre.
Il seguente 1-2 della Roma m'ha fatto cadere tutte le speranze. Noi non eravamo una Big, questo era ovvio... ma la Roma lo era. Non potevano perdere: si sono portati in vantaggio, ora la vinceranno.
Il 2-2 di Hamsik ha cambiato tutto

È stata l'ultima volta che ho commesso l'errore di perdere la speranza

Nemmeno col successivo 3-2 di De Rossi l'ho persa.
Nemmeno poi col 4-3 di Piazarro.
Non l'ho persa la giornata seguente al gol di Del Piero.
Non ho perso la speranza ai primi 4 gol dell'Atalanta in quella buia giornata.
Non l'ho persa quando ci trovammo sotto 2-0 in casa del Benfica.
Non ho perso la speranza nemmeno al 90° di quel Napoli-Milan, della stagione scorsa... o in quel di Torino.
Si vedano tutti gli straordinari risultati di quest'anno...
È bastato il gol di quel ragazzo slovacco a farmelo capire: il mio Napoli può tutto
