Elvira, un transessuale, ha concesso un'intervista a un quotidiano per raccontare la sua esperienza. Pestata a sangue da un gruppo di teppisti, abbandonata anche dal suo compagno, Christopher, trova conforto e amicizia in Zora, una prostituta.Il capolavoro di Fassbinder. L'ideale sintesi umana viene configurata attraverso lo status di reietto. Elvira è uno scarto di moralità e costume, vive con la forza d'animo degli esseri puri, è condannata come gli altri all'infelicità e al dolore. La cornice narrativa è scossa da scene violente e grottesche, da crudo realismo e visioni ideali.
Come in altri film si assiste al sacrificio dell'uomo virtuoso, triturato dall'apparentemente ignara macchina sociale. Lascia il segno.
****1/2