Zamparini tifa Cavani
"Felice per i gol a Napoli"
Sabato torna a Palermo l'attaccante che il presidente rosanero ha lanciato in A: "Sarà accolto bene e sono convinto che resterà lì. Sono stati capaci di tenere Maradona". Sulla Coppa Italia col Milan: "Non siamo favoriti ma spero bene". Il mercato: "Con Rossi ci vediamo a fine campionato"
PALERMO, 20 aprile 2011 - “La Coppa Italia è un obiettivo molto importante in un campionato che è andato così e così. Non partiamo certo avvantaggiati con il Milan, ma spero bene. Ho trovato ieri la squadra carica e l’allenatore molto motivato". Maurizio Zamparini non nasconde che la partita di stasera lo stuzzica molto. Una finale per un trofeo, soprattutto ai danni dei rossoneri che probabilmente vinceranno il campionato, avrebbe molto valore.
SQUADRA TOSTA — Ma sabato c'è anche la sfida in campionato contro il Napoli. E Napoli vuol dire soprattutto Edinson Cavani, l'uomo del gol che lui ha fatto conoscere al calcio italiano e ha poi ceduto ai partenopei di De Laurentiis. "Cavani? Palermo lo accoglierà molto bene - ha detto il presidente a Radio Kiss Kiss - tutte le volte che lo vedo segnare con il Napoli sono felice, ma gli azzurri troveranno una squadra molto tosta. Cavani aveva un contratto importante prima che andasse via. Se il Napoli è riuscito in passato a tenersi Maradona, credo che non avrà problemi a tenere in rosa Edinson".
NEGLI OCCHI — "Sabato a Palermo sarà una bella partita tra due squadre che vorranno vincere - ha detto ancora Zamparini - non regaliamo nulla a nessuno. Il calcio è bello e io De Laurentiis siamo persone leali. Mazzarri alla Roma e Delio Rossi a Napoli? È solo fantamercato. Scrivono solo per riempire i giornali in questo periodo. Mazzarri ha trovato la sua città, il suo presidente e rimarrà lì per anni. Non andrà via da Napoli neanche se dovessero chiamarlo il Milan, l’Inter o la Juventus. Per quanto riguarda Rossi, ci incontreremo alla fine del campionato, ci guarderemo negli occhi.
Stanotte ho avuto un’illuminazione leggendo un libro: nell’affrontare le cose, bisogna non essere in contrasto ma essere in amore. I contrasti di questo periodo vanno presi con partecipazione, amore e passione, senza adirarsi. Bisogna avere un rapporto sereno con la squadra e con l’allenatore”. Fino alla prossima sfuriata, naturalmente.
fonte: gazzetta.it
