Autore Topic: L'Italia entra in guerra contro la Libia  (Letto 18931 volte)  Share 

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline Vino a Tavola

  • *
  • Registrazione: Ott 2009
  • Post: 18533
  • Sesso: Maschio
  • Il Napoli ha attaccato brutto
    • www.parissangennar.com
Re:L'Italia entra in guerra contro la Libia
« Risposta #220 il: 29 Marzo, 2011, 01:11:16 am »
non ho più segito la discussione perchè non è facile polemizzare con molti di voi con i quali, almeno idealmente, ho marciato al fianco per gli interventi in afghanistan e iraq.... pensieri sparsi.

da annozero: anche se veltroni parla con ipocrisia e paraculaggine senza pari, ha azzeccato più di una volta 2-3 cose giuste di fila, al che ho temuto dell'avverarsi della profezia maya  :brr:
ho apprezzato moltissimo gino strada, che non ha contestato l'intervento in maniera diretta, ma puntava sull'ipocrisia e la mancanza di lungimiranza da parte dell'occidente a evitare situazioni come questa, investendo ad esempio nello sviluppo sano di queste nazioni.
tutto vero quello che viene detto sugli interessi dell'occidente o sui vizi in tema di dirittointernazionale. ma è anche vero che in tutte queste rivolte DI POPOLO in nordafrica e medioriente, il caso della repressione gheddafiana rimane unico. per quanto siano cose sempre schifose, sparare sui manifestanti è un pò diverso dal cingere d'assedio le città con aerei e carri armati per poi rastrellarle, stuprare ecc. non mi vergogno di ammettere che ho auspicato un intervento occidentale fin dal momento in cui gheddafi ha dichiarato guerra e morte per gli insorti. si fosse intervenuti prima si sarebbero risparmiati molti crimini e avremo un pezzo di merda in meno sulla faccia della terra.
sugli usa... conosco bene la loro storia imperialista... ma quando loro elessero obama e noi il cavaliere per l'ennesima volta, mi sono passato una mano sulla coscienza e ho comincito a giudicarli in maniera meno semplicistica.
Ultima cosa... i libici che sostengono gheddafi sono pari pari ai berluscones nostrani IMO

Offline cavallopazzo

  • *
  • Registrazione: Ott 2009
  • Post: 37327
  • Località: petit paris
  • Sesso: Maschio
Re:L'Italia entra in guerra contro la Libia
« Risposta #221 il: 29 Marzo, 2011, 17:43:06 pm »
uaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
giggi lutamma......hai visto l'italia è scesa in guerra senza sparà manc na bomba...... sta facendo economia tenendo i costi basti...c sta acapezzan sul e benzina......MITICI

Offline Moebius

  • *
  • Registrazione: Lug 2010
  • Post: 41693
  • Sesso: Maschio
Re:L'Italia entra in guerra contro la Libia
« Risposta #222 il: 29 Marzo, 2011, 17:44:28 pm »
uaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
giggi lutamma......hai visto l'italia è scesa in guerra senza sparà manc na bomba...... sta facendo economia tenendo i costi basti...c sta acapezzan sul e benzina......MITICI
:rotfl:
ragazzi, cercate di non esagerare con le bestemmie

Offline moleman

  • *
  • Registrazione: Set 2010
  • Post: 3420
Re:L'Italia entra in guerra contro la Libia
« Risposta #223 il: 29 Marzo, 2011, 21:10:45 pm »
Ed è gia primavera
Ieri – probabilmente ieri – la giornalista del Tg La7, in coda all’edizione delle 13,30, chiosava speranzosa che sì, in Siria vedrete che andrà benone: il presidente Assad è giovane e ha vissuto a Londra. Dunque concederà le riforme richieste dal popolo. Nella stessa giornata – per gradire – venivano schierate ingenti forze di difesa a Latakia, in opposizione a scontri che avevano portato a 12 morti e 150 feriti. La promessa sospensione dello stato d’emergenza – in vigore dal ’63 – suonerebbe pure come cosa sentita, essendo già stata fatta balenare in più di un’occasione. E malgrado le accelerazioni di cui si legge nelle ultime ore.

L’uomo di W
Accelerazioni che già ieri, dunque, quasi incantavano la testata diretta da Mentana, che nel pomeriggio si lascia scappare un – forse poco accorto – “primavera siriana”. Poco accorto, o forse ancora poco credibile, almeno con questo establishment ormai compromesso: è ciò che crede – per dire – Elliot Abrams, membro del Council on Foreign Relations per gli studi sul Medio Oriente, e già consigliere di sicurezza nazionale per G. W. Bush e Reagan, in un articolo sul Washington Post di giovedì. Uno che al contrario, insomma, la bombetta la sgancerebbe sempre, nel dubbio: non si ricicla, e si mantiene sull’interventista.

Bashar aveva vissuto a Londra e voleva modernizzare la Siria. Ma la sua elezione, avvenuta con il 97,2 % di voti, ha fatto presagire che qualcosa sarebbe andato storto. Qualcuno ancora suggerisce che le riforme auspicate da Bashar siano state ostacolate dalle forze politiche intransigenti attorno a lui ma, nel corso del tempo, il consolidamento del suo potere personale e il crescente numero di prigionieri politici siriani e di omicidi nel Libano hanno reso poco plausibili queste motivazioni. Il tribunale speciale delle Nazioni Unite ritiene che il regime di Assad o Hezbollah o entrambi siano colpevoli dell’omicidio del 2005 del primo ministro libanese Rafiq Hariri. Le uccisioni di giornalisti e politici che criticavano il regime siriano avvenute per mezzo di autobombe hanno un solo mandante: il palazzo di Assad.

Chi se ne fotte di Damasco?
La linea del governo Obama, attualmente – parole della Clinton – è “non ci si deve aspettare che gli Stati Uniti siano coinvolti in Siria nella stessa misura in cui lo sono in Libia”. Abrams, in ideale risposta diretta, non concorda per un cacchio:

Il regime di Assad ha reso la Siria un sentiero attraverso cui i jihadisti entravano in Iraq per combattere e uccidere gli americani. Come oasi per i terroristi, la Siria ancora consente alla leadership di Hamas, insieme ad altri gruppi terroristici palestinesi, di vivere e lavorare a Damasco. Inoltre, un governo presieduto dalla maggioranza siriana sunnita – il clan di Assad proviene dalla ristretta maggioranza alauita – non avrebbe mai le intime relazioni con Hezbollah e con l’Iran che Assad invece ha; cercherebbe di reintegrarsi nel mondo arabo. Quando Assad cadrà l’Iran perderà la sua stretta alleanza araba e il suo ponte verso Hezbollah.

Piano Bush per la Siria
Intervenire intervenire intervenire, è il mood. Ma con cautela. In un ipotetico piano Bush, imbeccato dal consigliere Abrams:

Primo: ferme e ripetute condanne, non solo dalla casa Bianca ma anche da persone quali il senatore John Kerry che ha fatto visita ripetutamente ad Assad e ha parlato di migliorare le relazioni con il suo regime. Tutti quelli che sono stati ingannati da Assad dovrebbero condannare la sua sanguinosa repressione con maggior fermezza.

Secondo: dovremmo perseguire la Siria in ogni forum multilaterale disponibile, incluso il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e il Consiglio dei Diritti Umani. Gli altri dovrebbero deferire Assad alla Corte Criminale Internazionale. Non dovrebbero esserci ritardi, considerati gli spargimenti di sangue; questo è il momento di esigere azioni e interventi speciali per impedire ulteriori uccisioni. […]

Terzo: dovremmo chiedere ai nuovi governi di Egitto e Tunisia di indire immediatamente sedute della Lega Araba al fine di discutere sulla violenza in Siria. La Libia è stata espulsa; chiediamo che anche la Siria lo sia.

Quarto: esortiamo gli europei a parlare apertamente e ad agire contro il regime siriano. Le sanzioni degli Stati Uniti contro la Siria sono forti e adesso probabilmente non possono essere aumentate di molto, ma l’Ue in Siria ha molti più investimenti e attività commerciali. La Francia si è pronunciata favorevolmente in tal senso e potrebbe essere intenzionata a prendere l’iniziativa.

Reinventarsi un passato
In aggiunta al richiamo dell’ambasciatore americano a Damasco, come avvenuto per Tripoli sotto Obama in questi giorni. E non è detto che serva: “nessuna di queste azioni farà cadere il regime di Assad; solo il coraggio dei giovani siriani può farlo”.* All’orizzonte, attualmente, non si scorgono volenterosi.

Detto ciò, superati quasi certamente i cento morti in Siria e constatato il retroterra politico che muove le considerazioni di Elliot Abrams, ci si chiede da dove provenga l’ottimismo – dall’altra parte – della redazione del Tg di La7. Che in fatto di riciclaggio e nuove verginità per passati lievemente compromessi – come quella dello stesso Mentana – primeggia.

Fonte: Washington Post
Traduzione di Giada Tripepi per L’89

http://l89.radio30metri.com/?p=5593

questo è un giornale dei tuoi carissimi amici e idoli americani. magari lo leggi e forse ti togli quelle fette di prosciutto davanti agli occhi.
(secondo me, cmq, sono stati un po' troppo duri con Mentana: non ho seguito i servizi del suo tg, ma da quando è passato a La7 (e già il solo passaggio è una cosa positiva ai miei occhi) mi sembra si sia comportato abbastanza bene)
« Ultima modifica: 29 Marzo, 2011, 21:12:47 pm da moleman »
Spoiler
Faccio una specie di resoconto della lunga lista con tanto di descrizione di quello che avevo scritto prima e stu sfaccimmo di forum all'improvviso ha cambiato pagina da solo...
  Italia dal nord verso il sud  Polentoni, padani, leghisti, milanesi doc e milanesi terroni, bergamaschi-bresciani, veneti, friuliani, piemontesi, liguri, trentini, aostani, emiliani con i parmiggiani in primis : Gente di merde triste e cattiva, perchè rispettano il semaforo rosso e non hanno la monnezza per strada si credono la civiltà  in persona, ma sono solo persone che spruzzano odio da tutti i pori e stanno pure chine e corne. C

Offline moleman

  • *
  • Registrazione: Set 2010
  • Post: 3420
Re:L'Italia entra in guerra contro la Libia
« Risposta #224 il: 29 Marzo, 2011, 21:11:45 pm »
Mentre i nostri baldi corrispondenti esteri tranciano i loro giudizi e le loro conclusioni su quanto avviene in Siria, vuoi standosene al Cairo o a Gerusalemme, ma per carità non a Damasco o altre località siriane, abbiamo trovato una giornalista che a Damasco c’è veramente. Guardate cosa racconta: www.conbagaglioleggero.com.

Informo poi chi ancora non lo sapesse, che la famosa Al Jazeera la settimana scorsa ha ammesso di non avere nessun giornalista in Libia. E allora? Da dove venivano le notizie che questa rete televisiva lanciava e che tutti riprendevano a pappagallo

(i bombardamenti sui manifestanti – mai fatti da nessun dittatore, perché i dittatori usano altri mezzi – i 10.000 morti in tre giorni, le fosse comuni poi risultate fosse scavate durante la ristrutturazione del cimitero di Tripoli, ecc…)?

Da dove venivano? Dal tenore delle notizie io una risposta già ce l’avevo: dalle veline degli insorti.

Pare che l’abbia azzeccata. Guardate queste dichiarazioni (da non perdere), non di un giornalista di un media “estremista” bensì della RAI: http://www.megachip.info/tematiche/guerra-e-verita/5897-ecco-tutte-le-bugie-che-ci-hanno-raccontato-sulla-guerra-libica.html

Ma chi sono questi insorti? Due dei principali capi dell’insurrezione sono noti: il segretario del cosiddetto Governo Provvisorio di Bengasi è Mustafa Mohammed Abud al Jeleil, che fino al 21 febbraio era il ministro della giustizia di Gheddafi. L’altro uomo forte dei ribelli «civili» di Bengasi è il generale Abdul Fatah Younis, già ministro dell’interno di Gheddafi e prima capo della polizia politica.

Le tribù ribelli, ci dicono alcune analisi approfondite, sembra che si siano infuriate perché a causa della crisi finanziaria in cui l’apertura liberista di Gheddafi aveva invischiato l’economia e soprattutto la finanza libica, non ha permesso di rinnovare i ricchi “contratti” tra governo di Tripoli e capitribù.

Se poi ricordiamo che la Libia non aveva attaccato nessuno stato sovrano (cosa che tra l’altro rende del tutto illegale l’intervento armato dei volenterosi), queste considerazioni dovrebbero bastare per fare piazza pulita di ogni tentativo, spesso ripetuto, di parallelo con l’intervento degli USA nella seconda guerra mondiale e i suoi esiti di democratizzazione dell’Italia.

Possiamo infine rilevare che se una volta i colonialisti per andare a mettere le loro manacce su altri Paesi rischiavano qualcosa (a volte anche seriamente), qui invece non stiamo assistendo a dei combattimenti, ma al tiro al bersaglio, o meglio al tiro al piccione (tra l’altro abbondantemente fuori dal già fetido nullaosta ONU, perché imporre una no-fly zone non significa fare il tiro al bersaglio sulle colonne di un esercito per favorire le colonne di un altro esercito).

Se quindi l’imperialismo era già un faccenda immorale, adesso è orrendamente immorale.

Tiro al bersaglio in Libano, aerei senza pilota a massacrare i civili in Pakistan. Incidentalmente voglio vedere chi avrà il coraggio di accettare il prossimo Nobel per la Pace e diventare così collega del criminale Mr. Obama, degno successore del criminale Mr. Bush.

E dato che abbiamo citato la genia dei Bush, a proposito di fosse comuni vi ricordate che le trincee irachene furono trasformate in fosse comuni di sepolti vivi dai bulldozer americani che bombardarono e ricoprirono di sabbia migliaia di soldati iracheni che si erano arresi durante la Guerra del Golfo (si veda http://www.comedonchisciotte.net/modules.php?name=News&file=article&sid=1219)?


C’è bisogno di ricordare questo per capire dove sta il nuovo nazismo, se proprio si vuole tirare in ballo questo termine? O dobbiamo aggiungere che Madeleine Albright, Segretario di Stato del santificato (da sinistra) Clinton, disse di fronte ad una stupefatta giornalista TV che 500.000 bambini iracheni morti erano un “prezzo giusto”?

O dobbiamo anche ricordare i due milioni di morti in Vietnam?

Ma consoliamoci: la democrazia sta vincendo nel Maghreb e tra poco trionferà anche nel Mashreq.

http://www.megachipdue.info/tematiche/guerra-e-verita/5908-propongo-una-no-fly-zone-per-proteggere-la-verita-e-i-cervelli-delle-persone.html
« Ultima modifica: 29 Marzo, 2011, 21:21:30 pm da moleman »
Spoiler
Faccio una specie di resoconto della lunga lista con tanto di descrizione di quello che avevo scritto prima e stu sfaccimmo di forum all'improvviso ha cambiato pagina da solo...
  Italia dal nord verso il sud  Polentoni, padani, leghisti, milanesi doc e milanesi terroni, bergamaschi-bresciani, veneti, friuliani, piemontesi, liguri, trentini, aostani, emiliani con i parmiggiani in primis : Gente di merde triste e cattiva, perchè rispettano il semaforo rosso e non hanno la monnezza per strada si credono la civiltà  in persona, ma sono solo persone che spruzzano odio da tutti i pori e stanno pure chine e corne. C

falceEmarcello

Re:L'Italia entra in guerra contro la Libia
« Risposta #225 il: 30 Marzo, 2011, 10:10:03 am »
uaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
giggi lutamma......hai visto l'italia è scesa in guerra senza sparà manc na bomba...... sta facendo economia tenendo i costi basti...c sta acapezzan sul e benzina......MITICI

 :clap: :clap:
:alla:

Offline Full-of-lutamma

  • *
  • Registrazione: Ott 2009
  • Post: 2598
Re:L'Italia entra in guerra contro la Libia
« Risposta #226 il: 30 Marzo, 2011, 13:14:03 pm »
Non ho capito gli ultimi interventi sono rivolti a me? :look:

Comunque secondo voi le notizie sono inventate? Le notizie sono vere e verificate da gente sul posto, è l'uso che se ne fa che è diverso.  :mangia:


 

Offline moleman

  • *
  • Registrazione: Set 2010
  • Post: 3420
Re:L'Italia entra in guerra contro la Libia
« Risposta #227 il: 30 Marzo, 2011, 15:41:41 pm »
Non ho capito gli ultimi interventi sono rivolti a me? :look:

Comunque secondo voi le notizie sono inventate? Le notizie sono vere e verificate da gente sul posto, è l'uso che se ne fa che è diverso.  :mangia:

no no, sono proprio inventate (i bombardamenti sui manifestanti – mai fatti da nessun dittatore, perché i dittatori usano altri mezzi – i 10.000 morti in tre giorni, le fosse comuni poi risultate fosse scavate durante la ristrutturazione del cimitero di Tripoli, ecc… (cit.)) e la stessa Al Jazeera lo ha ammesso. inoltre gli unici veri giornalisti che stanno realmente sul posto, sono tutti della stessa opinione: i media non hanno raccontato tutta la verità e la stanno rappresentando per avere l' opinione pubblica dalla loro parte, per sostenere questa guerra.
Spoiler
Faccio una specie di resoconto della lunga lista con tanto di descrizione di quello che avevo scritto prima e stu sfaccimmo di forum all'improvviso ha cambiato pagina da solo...
  Italia dal nord verso il sud  Polentoni, padani, leghisti, milanesi doc e milanesi terroni, bergamaschi-bresciani, veneti, friuliani, piemontesi, liguri, trentini, aostani, emiliani con i parmiggiani in primis : Gente di merde triste e cattiva, perchè rispettano il semaforo rosso e non hanno la monnezza per strada si credono la civiltà  in persona, ma sono solo persone che spruzzano odio da tutti i pori e stanno pure chine e corne. C

Offline Full-of-lutamma

  • *
  • Registrazione: Ott 2009
  • Post: 2598
Re:L'Italia entra in guerra contro la Libia
« Risposta #228 il: 30 Marzo, 2011, 15:50:26 pm »
In fact, much of the debate in Washington has put forward a false choice when it comes to Libya.  On the one hand, some question why America should intervene at all -– even in limited ways –- in this distant land.  They argue that there are many places in the world where innocent civilians face brutal violence at the hands of their government, and America should not be expected to police the world, particularly when we have so many pressing needs here at home.

It’s true that America cannot use our military wherever repression occurs.  And given the costs and risks of intervention, we must always measure our interests against the need for actionBut that cannot be an argument for never acting on behalf of what’s right.  In this particular country -– Libya  -- at this particular moment, we were faced with the prospect of violence on a horrific scale.  We had a unique ability to stop that violence:  an international mandate for action, a broad coalition prepared to join us, the support of Arab countries, and a plea for help from the Libyan people themselves.  We also had the ability to stop Qaddafi’s forces in their tracks without putting American troops on the ground.

To brush aside America’s responsibility as a leader and -– more profoundly -– our responsibilities to our fellow human beings under such circumstances would have been a betrayal of who we are. Some nations may be able to turn a blind eye to atrocities in other countries.  The United States of America is different.  And as President, I refused to wait for the images of slaughter and mass graves before taking action.


Queste le parole di Obama di ieri. In grassetto le parti che ritengo rilevanti.


 

falceEmarcello

Re:L'Italia entra in guerra contro la Libia
« Risposta #229 il: 30 Marzo, 2011, 15:53:09 pm »
Some nations may be able to turn a blind eye to atrocities in other countries.  The United States of America is different. 
Queste le parole di Obama di ieri.

ricett o puorc: "mantenimmec pulit"

 :maronn:
« Ultima modifica: 30 Marzo, 2011, 18:04:04 pm da falceEmarcello »

Offline Full-of-lutamma

  • *
  • Registrazione: Ott 2009
  • Post: 2598
Re:L'Italia entra in guerra contro la Libia
« Risposta #230 il: 30 Marzo, 2011, 15:56:52 pm »
no no, sono proprio inventate (i bombardamenti sui manifestanti – mai fatti da nessun dittatore, perché i dittatori usano altri mezzi – i 10.000 morti in tre giorni, le fosse comuni poi risultate fosse scavate durante la ristrutturazione del cimitero di Tripoli, ecc… (cit.)) e la stessa Al Jazeera lo ha ammesso. inoltre gli unici veri giornalisti che stanno realmente sul posto, sono tutti della stessa opinione: i media non hanno raccontato tutta la verità e la stanno rappresentando per avere l' opinione pubblica dalla loro parte, per sostenere questa guerra.

Ok, quindi tu stai negando che il regime abbia usato violenza?


 

Offline moleman

  • *
  • Registrazione: Set 2010
  • Post: 3420
Re:L'Italia entra in guerra contro la Libia
« Risposta #231 il: 30 Marzo, 2011, 18:03:04 pm »
Ok, quindi tu stai negando che il regime abbia usato violenza?

E tu mi stai dicendo che le violenze, rispettivamente in: Yemen, Costa d' Avorio (che è solo uno dei tanti paesi africani sotto regime militare o campo di battaglia di una guerra civile), Birmania, ecc., valgono meno di quelle in Libia? :maronn:
Spoiler
Faccio una specie di resoconto della lunga lista con tanto di descrizione di quello che avevo scritto prima e stu sfaccimmo di forum all'improvviso ha cambiato pagina da solo...
  Italia dal nord verso il sud  Polentoni, padani, leghisti, milanesi doc e milanesi terroni, bergamaschi-bresciani, veneti, friuliani, piemontesi, liguri, trentini, aostani, emiliani con i parmiggiani in primis : Gente di merde triste e cattiva, perchè rispettano il semaforo rosso e non hanno la monnezza per strada si credono la civiltà  in persona, ma sono solo persone che spruzzano odio da tutti i pori e stanno pure chine e corne. C

Offline Full-of-lutamma

  • *
  • Registrazione: Ott 2009
  • Post: 2598
Re:L'Italia entra in guerra contro la Libia
« Risposta #232 il: 30 Marzo, 2011, 18:14:46 pm »
E tu mi stai dicendo che le violenze, rispettivamente in: Yemen, Costa d' Avorio (che è solo uno dei tanti paesi africani sotto regime militare o campo di battaglia di una guerra civile), Birmania, ecc., valgono meno di quelle in Libia? :maronn:

Ti ha risposto Obama ieri, rileggi il mo post scritto in inglese.


 

Offline ciccio-s

  • *
  • Registrazione: Gen 2010
  • Post: 10189
Re:L'Italia entra in guerra contro la Libia
« Risposta #233 il: 31 Marzo, 2011, 09:41:28 am »
E tu mi stai dicendo che le violenze, rispettivamente in: Yemen, Costa d' Avorio (che è solo uno dei tanti paesi africani sotto regime militare o campo di battaglia di una guerra civile), Birmania, ecc., valgono meno di quelle in Libia? :maronn:
perchè ti ostini?  :boh:

Offline moleman

  • *
  • Registrazione: Set 2010
  • Post: 3420
Re:L'Italia entra in guerra contro la Libia
« Risposta #234 il: 31 Marzo, 2011, 12:39:40 pm »
perchè ti ostini?  :boh:

perchè io davvero non posso credere che ci sia gente che, scientemente, veda delle differenze tra le varie guerre e quindi si danna tanto al pensiero di salvare determinati paesi....e se ne strafotte delle stesse sofferenze che provano altri popoli.
capisco i potenti del mondo che hanno degli interessi da salvaguardare...ma un povero madonna che ci guadagna ad ammoccarsi tutte le stronzate che gli dicono? è questo che mi manda in crisi :scratch:

poi, cmq, gli articoli che ho postato sembravano interessanti: se Al Jazeera ha ammesso di non aver nessun inviato in Libia, mi sembra importante farlo risaltare, visto che si prendono le notizie che arrivano da lì come verità divina ed indiscutibile.
Spoiler
Faccio una specie di resoconto della lunga lista con tanto di descrizione di quello che avevo scritto prima e stu sfaccimmo di forum all'improvviso ha cambiato pagina da solo...
  Italia dal nord verso il sud  Polentoni, padani, leghisti, milanesi doc e milanesi terroni, bergamaschi-bresciani, veneti, friuliani, piemontesi, liguri, trentini, aostani, emiliani con i parmiggiani in primis : Gente di merde triste e cattiva, perchè rispettano il semaforo rosso e non hanno la monnezza per strada si credono la civiltà  in persona, ma sono solo persone che spruzzano odio da tutti i pori e stanno pure chine e corne. C

Offline Full-of-lutamma

  • *
  • Registrazione: Ott 2009
  • Post: 2598
Re:L'Italia entra in guerra contro la Libia
« Risposta #235 il: 31 Marzo, 2011, 13:17:56 pm »
perchè io davvero non posso credere che ci sia gente che, scientemente, veda delle differenze tra le varie guerre e quindi si danna tanto al pensiero di salvare determinati paesi....e se ne strafotte delle stesse sofferenze che provano altri popoli.
capisco i potenti del mondo che hanno degli interessi da salvaguardare...ma un povero madonna che ci guadagna ad ammoccarsi tutte le stronzate che gli dicono? è questo che mi manda in crisi :scratch:

poi, cmq, gli articoli che ho postato sembravano interessanti: se Al Jazeera ha ammesso di non aver nessun inviato in Libia, mi sembra importante farlo risaltare, visto che si prendono le notizie che arrivano da lì come verità divina ed indiscutibile.

Perché sono stupido e voi siete i buoni, semplice. Anzi voi siete in grado di poter rinfacciare al Presidente degli Stati Uniti il vostro sapere che si basa su 4 articoli del cazzo presi da internet e di poter quindi asserire con sicurezza che ci stanno dicendo solo stronzate. Comunque devo dedurre che nessuno di voi sa leggere l'inglese a questo punto, ma tanto ormai ho imparato la lezione, con certa gente qui è inutile parlarci, si restringe sempre più il campo degli utenti che sono in grado di poter intavolare un discorso analitico e informativo. La povertà intellettuale si deduce dal fatto che la discussione sfocia sempre sul lato personale e mai su quella dei fatti con continui attacchi personali. Ma va bene così. Da oggi però sarò aggressivo verso chi deliberatamente e gratuitamente si limita a d esprimere giudizi personali, dato che il permesso per farlo non l'ho mai dato a nessuno, così vediamo se moderatori ed admin si rendono conto che io qui parlo seriamente e che l'aspetto confidenziale e goliardico di cattivo gusto troppo spesso trascende in vere e proprie offese. Quindi povero madonna che si ammocca le stronzate dillo a tua sorella :ok:





 

Offline djcarmine

  • *
  • Registrazione: Nov 2009
  • Post: 39235
  • DIABLO VIVE
Re:L'Italia entra in guerra contro la Libia
« Risposta #236 il: 02 Aprile, 2011, 13:32:45 pm »
ma se la comunità internazionale vuole fermare gheddafi per impedirgli di usare violenza sul nemico, mi chiedo, questi famosi ribelli come credono di conquistare tripoli? a suon di bacini e carezze? nun ce sta nient a fa, passano gli anni, cambiano le genti, ma vediamo sempre le stesse cose....
ed io mi sentii in quel momento come una prostituta sverginata dai suoi aguzzini

C. Pazzo 
Noi vinciamo in quanto esistiamo. Vinciamo quando siamo in 60.000 per Napoli-Cittadella e quando ci ricordiamo di Esteban Lopez o di Picchio Varricchio. Vinciamo odiando le strisciate e vivendo in funzione di questa maglia. Vinciamo andando con un paio di amici allo stadio e non guardando la partita in casa da soli in un salotto di Reggio Calabria. Vinciamo quando siamo migliaia ad ogni trasferta, vinciamo quando uno juventino nella nostra città viene additato come essere anormale e malato di scabbia

Offline kurz

  • *
  • Registrazione: Ott 2009
  • Post: 19018
  • Sesso: Maschio
  • IO HO PAGATO E NUN ME FANNO ENTRÀ
Re:L'Italia entra in guerra contro la Libia
« Risposta #237 il: 02 Aprile, 2011, 13:35:37 pm »
ma se la comunità internazionale vuole fermare gheddafi per impedirgli di usare violenza sul nemico, mi chiedo, questi famosi ribelli come credono di conquistare tripoli? a suon di bacini e carezze? nun ce sta nient a fa, passano gli anni, cambiano le genti, ma vediamo sempre le stesse cose....


solo ieri 15 morti di cui la maggior parte bambini fatti dalle bombe Nato, io sputerei in faccia ad uno a uno chi in parlamento ha votato a favore della guerra, da Di Pietro a La Russa, Passando per D'Alema
« Ultima modifica: 02 Aprile, 2011, 13:36:41 pm da kurz »
gesucrì

Offline djcarmine

  • *
  • Registrazione: Nov 2009
  • Post: 39235
  • DIABLO VIVE
Re:L'Italia entra in guerra contro la Libia
« Risposta #238 il: 02 Aprile, 2011, 13:43:29 pm »

solo ieri 15 morti di cui la maggior parte bambini fatti dalle bombe Nato, io sputerei in faccia ad uno a uno chi in parlamento ha votato a favore della guerra, da Di Pietro a La Russa, Passando per D'Alema

ma io, a parte la questione importante del far stare tranquilli i popoli senza esportare democrazia a suon di sangue, li sputerei in faccia per il semplice motivo che da questa guerra l'italia ha solo da perdere, ma nessuno ha il coraggio di dirlo alla gente
ed io mi sentii in quel momento come una prostituta sverginata dai suoi aguzzini

C. Pazzo 
Noi vinciamo in quanto esistiamo. Vinciamo quando siamo in 60.000 per Napoli-Cittadella e quando ci ricordiamo di Esteban Lopez o di Picchio Varricchio. Vinciamo odiando le strisciate e vivendo in funzione di questa maglia. Vinciamo andando con un paio di amici allo stadio e non guardando la partita in casa da soli in un salotto di Reggio Calabria. Vinciamo quando siamo migliaia ad ogni trasferta, vinciamo quando uno juventino nella nostra città viene additato come essere anormale e malato di scabbia

Offline mk89

  • *
  • Registrazione: Nov 2009
  • Post: 13489
Re:L'Italia entra in guerra contro la Libia
« Risposta #239 il: 02 Aprile, 2011, 13:47:55 pm »
ma se la comunità internazionale vuole fermare gheddafi per impedirgli di usare violenza sul nemico, mi chiedo, questi famosi ribelli come credono di conquistare tripoli? a suon di bacini e carezze? nun ce sta nient a fa, passano gli anni, cambiano le genti, ma vediamo sempre le stesse cose....

Mah, la mentalità comune è che "la libertà costa sangue".
E' un concetto che ritrovi continuamente nella storia comunque.
Anche per il comunismo (anda)va fatta la ribellione, perchè giustamente mica l'imprenditore (o chiunque esso sia) na matin se scet' e concede diritti!

La non violenza è una cosa troppo complicata da mettere in pratica.  :sisi:
Si abbufferà di psicofarmaci e anfetamine. Comunque visto lo stato mentale attuale, ha tutto per diventare amministratore di questo forum  :look: