Comunque ascoltato sia il confronto DeMagistris-Lettieri su Sky che l'intervista a De Magistris sul sito di Repubblica.
Penso che nel confronto De magistris sia uscito nettamente vincente.
E' molto abile a parlare in pubblico, ha un buon eloquio, sa trascinare, conosce gli argomenti che fanno presa sull'elettorato napoletano progressista, quando si parla di cultura, di rendere Napoli una città viva, con spettacoli per le strade, di utilizzare parte del patrimonio immobiliare per le giovani coppie, gli studenti ecc. Certo non dice come farà a reperire le risorse per fare determinate cose, e sui rifiuti propone ricette demagogiche alla Pecoraro Scanio, però almeno dimostra di voler fare cose giuste e ambiziose.
Mentre Lettieri parla di concretezza, ma in realtà si dimostra incapace anche di far sognare, ed è altrettanto populista e demagogico del suo avversario, basta pensare allo sfruttamento continuo del calcio nella sua campagna elettorale, dall'offerta dell'assessorato a Fabio Cannavaro, alle pressioni su De Laurentiis per schierarsi, al mostrarsi in giro con Mascara o Paolo Cannavaro.
Spesso le proposte di Lettieri sono addirittura mortificanti, come nel caso dell'Albergo dei Poveri di piazza Carlo III, un progetto ambizioso che la giunta Iervolino non è riuscita a portare a termine. Nel programma della Iervolino la struttura doveva diventare una sorta di Città dei Giovani, dando spazio alle associazioni, all'artigianato, al volontariato. Sicuramente il progetto va perfezionato, perchè finora non è decollato.
Però Lettieri propone semplicemente di venderlo alla Regione per metterci degli uffici.
Questo significa mortificare anche i sogni e le speranze, dare mostra di voler chiudere la città, mentre De Magistris parla di aprirla, e appare per questo molto più convincente.