De Magistris scende in campo
guiderà una lista civica
L'ex magistrato si candida alle elezioni a sindaco di Napoli. "Senza la partecipazione dei partiti, ma con la presenza di personalità della società civile e della cittadinanza attiva" spiega l'europarlamentare Idv
Il dado è tratto: Luigi de Magistris, europarlamentare Idv, scende in campo per l'elezione a sindaco di Napoli con una lista civica.
L'ex pm annuncia la sua scelta in una conversazione con il direttore di Micromega, Paolo Flores d'Arcais, e annuncia per sabato mattina 5 marzo una prima iniziativa pubblica nella città partenopea, "senza la partecipazione dei partiti, ma con la presenza di personalità della società civile e della cittadinanza attiva".
Per de Magistris occorre "rimettere in movimento il popolo napoletano" e "io ci metto la faccia, la mia è una scelta di cuore. Purtroppo il centrosinistra, e il Pd in particolare, è uscito diviso dalle primarie, perciò faccio un appello a Bersani e alla parte migliore del Pd napoletano, affinché non considerino la mia una candidatura di partito se qualcuno nel centrosinistra preferisce perdere per non cambiare e mantenere qualche posticino in qualche società partecipata o altro, ne prenderemo atto. Allora non si perda più tempo, c'è una città che aspetta".
"Napoli è una città fondamentale - rileva de Magistris -, la terza città d'Italia, la capitale del Sud e attraverso l'esperienza delle liste civiche può diventare un laboratorio politico. Penso perciò a una candidatura forte, con una squadra credibile, con persone dalla schiena dritta e un programma partecipata, non calato dall'alto. Un segnale di rottura e di cambiamento, che superi anche una stagione difficile del centrosinistra. Una candidatura contro le cricche, la camorra e la destra'
Il Pd non appoggia
Orlando: «Candidatura di de Magistris?
È un diktat, non la appoggeremo mai»
Il commissario del Pd. «Avevamo proposto all'Idv di scegliere insieme una personalità al di sopra dei partiti»
Orlando e de Magistris
NAPOLI - «Questa scelta rischia di lacerare la coalizione». Così il commissario provinciale del Pd di Napoli, Andrea Orlando, commenta all'Adnkronos la discesa in campo dell'ex pm ed eurodeputato dell'Idv Lugi De Magistris alle prossime elezioni comunali. «Credo sia un errore non investire la coalizione della scelta dopo che con grande fatica si era chiesta responsabilità a chi si era sottoposto al voto cittadino», prosegue il commissario del Pd. Orlando non lascia spazio alla possibilità di una convergenza del Partito Democratico sul nome di De Magistris: «Non sarebbe una convergenza ma un diktat che il Pd dovrebbe subire - chiosa il commissario cittadino - Avevamo proposto all'Idv di scegliere insieme una personalità al di sopra dei partiti che ricomponesse le divisioni, ma la risposta non è stata all'altezza della sfida che abbiamo di fronte, perché mette tutti in una situazione che oggettivamente rompe la coalizione».
Secondo Orlando la candidatura di De Magistris «è un atto che rischia di far precipitare la situazione. Ritenevamo fosse giusto che l'Idv partecipasse insieme a noi alla ricerca di un candidato senza esiti pregiudiziali. Ora mi sembra urgente riconvocare un tavolo: vorremmo capire se l'atto di De Magistris è la risposta o se questa scelta può essere riconsiderata».
Alcuni giorni fa, dopo che Di Pietro aveva sostenuto con forza il nome dell'ex pm, Orlando era già intervenuto nel tentativo di arginare l'Idv. «Dopo le primarie abbiamo chiesto a tutti di fare un passo indietro per consentire la ricostruzione del tavolo di centrosinistra. Ovviamente questo tavolo deve essere sgombro, non può esserci un nome su cui dover dire si' o no», disse il commissario del Pd invitando il leader Idv a evitare «accenti sgradevoli come quelli che sono stati usati nei confronti di Cozzolino». Ora invece la discesa in campo dell'eurodeputato De Magistris.