
La vita domestica non fa per il signor Fox: dopo dodici anni trascorsi nella quiete della tana sotto l’albero con la moglie, il figlio Ash e il nipote Kristofferson, l’istinto cacciatore della volpe si fa sentire e il signor Fox ritorna alla vecchia vita di ladro di polli. Peccato che i proprietari della fattoria, Boggis, Bunce e Bean, non siano così contenti del ritrovato istinto naturale del signor Fox e delle sue incursioni notturne nel pollaio...Film d'animazione in stop motion spartana: i personaggi sono dettagliati ma le scenografie statiche quasi come fossero teatrali. La suddivisione in capitoli è un marchio di fabbrica dell'autore quanto il tema cardine attorno al quale ruota tutta la narrazione: la famiglia, sia in senso stretto (ma conflittualità dei rapporti moglie-marito-figlio) che in senso lato (il nucleo si apre a collaboratori, vicini, amici...). Ovunque nella filmografia di Anderson c'è una forte componente comunitaria, dai Tenenbaum a Le Avventure acquatiche di Steve Zissou. L'assoluta peculiarità resta però il ritmo, fatto di accelerazioni e frenate non convenzionali e in totale contrasto con la prassi contemporanea: si insiste su dettagli che appaiono insignificanti e ridondanti, si tagliano momenti che lo spettatore crede vengano approfonditi. Il risultato è uno straneamento continuo, divertente per qualcuno, irritante per altri. E' questa in ogni caso la caratteristica che, secondo me, consente ad Anderson di ritagliarsi un posto di rilievo nella cinematografia mondiale nonostante non abbia mai realizzato un capolavoro assoluto e incontestabile.
Quì, comunque, si sorride parecchio (la rivalità tra cugini, i tic di Mr. Fox e dell'opossum che lo assiste, gli istinti animali che sfuggono all'umanizzazione dei protagonisti).
Voto: ***1/2So che l'hanno visto anche altri ma non ricordo a che altezza del topic generale
