Luì, io sono sulla tua stessa linea. Ma non credo sia un problema solo italiano. E' la morbosità insita nel genere umano a far si che certe storie "appassionino"(è proprio il caso di dirlo) più di altre. Per dirla in parole povere e senza esser tacciato di sessismo: così come lo sputo di un Lavezzi qualsiasi avrà occupato i bar di mezza napoli, in egual modo i rapimenti di ragazzine sono argomenti da parrucchiere o salumeria. Ma così come per me Lavezzi resta nu dio e jucator, in altro modo quelle che vanno dal parrucchiere non riescono a limitare "la libertà" delle figlie(cerco di non voler entrare troppo nel sociale e parlare delle 13enni di oggi,altrimenti divaghiamo).
Se lo zio di quella in puglia non l'avesse stuprata post-mortem, il clamore sarebbe stato sicuramente minore. Morbosità. Solo questo. E potrei andare indietro all'infinito, tornando al caso di Giusy Potenza in puglia, per finire alla saponificatrice di Correggio. Poi ci sono gli eccessi, come appunto è avvenuto in puglia, con la gente che andava a fare le gite al paesino, o le maratone e i plastici di sfaccimma di porta a porta. Certe volte si dovrebbe solo avere il coraggio di spegnere la tv. Basterebbe solo questo.
P.s. poi sul fatto che queste cose avvengano quasi esclusivamente in paesini dimenticati da Dio si potrebbero scrivere tesi di laurea, ma non ne ho il tempo ne credo la preparazione...