Dolce e Gabbana, evasori per un miliardo di euro: "A processo"
MILANO - Dolce e Gabbana nei guai. La facciata è quella cool della grande casa di moda tutta lustrini e figherie, dietro lo squallore dell'evasione fiscale, del furto alla collettività , di un comportamento spregevole. Almeno secondo l'accusa, che ne ha richiesto il rinvio a giudizio per reati gravi e odiosi: truffa ai danni dello stato, infedele dichiarazione dei redditi, evasione per un miliardo di euro. Un miliardo, non un milione, tra il 2004 e il 2005. Bei furbetti, secondo il pm di Milano Laura Pedio, i due siciliani Domenico Dolce e Stefano Gabbana: società esterovestite per fregare lo Stato italiano e quindi noi. I due hanno evaso, secondo la Procura, 400 milioni a testa, più altri 200 milioni alla società . Ora andranno tutti a processo, ma se sperate in una punizione esemplare, purtroppo, non sarà così: la giustizia in Italia ormai è una barzelletta. La politica del malaffare l'ha demolita, così i giudici ci metteranno anni ad arrivare a sentenza, i due furbetti non andranno in galera (se ritenuti colpevoli) e pagheranno meno di quanto avrebbero dovuto pagare se avessero osservato la legge. Se fossero colpevoli, in Usa, li avrebbero messi in carcere per 30 anni minimo. Giustamente
Io spero in tre cose:
1) Che se ne vadano in galera belli belli
2) Che nessuno si compri più le cazzate che firmano
3) Che non si facciano più vedere in giro o, meglio, che qualcuno con la capa spostata che fa fatica a mettere il piatto a tavola per la sua famiglia li incontri mentre vanno in una discoteca VIPS e li gambizzi e renda storpi per il resto delle loro luride vite.