Roma, addio a Mario Monicelli
alla Camera polemica sull'eutanasia
La salma del regista è arrivata nel quartiere Monti a Roma.Tra brindisi, pugni chiusi e segni della croce. Camera ardente alla casa del cinema. Polemiche a Montecitorio
ROMA - La salma di Mario Monicelli 1è arrivata questa mattina intorno alle dieci in piazza Madonna dei Monti, dove i cittadini del popolare quartiere romano, dove ha vissuto per anni, lo hanno salutato per l'utima volta. Alcuni di loro hanno brindato con una bottiglia di vino e mentre la folla si metteva in fila per salutare la bara, un'orchestrina accompagnava i saluti al maestro intonando 'Bella Ciao'. Poi è stata la volta del suono delle campane della vicina chiesa. 'Queste campane - ha spiegato il parroco Don Francesco - erano anche le sue, era una brava persona. Quando muore una persona le campane servono ad avvisare il cielo che sta arrivando qualcuno". Tra pugni chiusi e segni della croce, in molti commossi si sono scambiati ricordi legati agli attimi di vita quotidiana passati con il regista.
Sulla bara solo tre fiori: una rosa rossa e due garofani. Tutti sanno che "a Mario non sarebbero piaciuti tanti fiori". Chiara, la moglie, ha detto che "a Mario sarebbe piaciuta l'atmosfera di questo saluto", composto, silenzioso e interrotto solo da due applausi e un paio di "Mario ci hai fatto divertire".
Poi la salma di Monicelli è stata portata, per la camera ardente, alla Casa del Cinema. All'interno della sala proiezioni la bara del padre della commedia all'italiana e' stata posizionata di fronte allo schermo, dove si alternano una sua foto scattata negli ultimi anni che lo ritrae con un panno rosso in tesa con la proiezione di brevi filmati che lo riguardano.
E stamattina l'aula di Montecitorio ha ricordato il regista con un lungo applauso. "Mario era un italiano con la schiena dritta" ha detto Walter Veltroni - Non gli piaceva l'Italia di oggi, la mortificazione della sua vita culturale. Mario pensava che ribellarsi fosse giusto e aveva detto poco tempo fa, in un incontro con gli studenti 'sovvertite, protestate, voi che siete giovani'".
"Tutta l'aula si associa al doveroso ricordo di un italiano illustre" ha ricordato Gianfranco Fini. Un clima che una polemica sull'eutanasia trova il modo di guastare. La radicale Rita Bernardini ha chiesto "una riflessione sul modo in cui Monicelli ha scelto di lasciare la vita. Per porre fine a una vita che non riteneva più di dover continuare, ha scelto il suicidio, buttandosi da un balcone. Semplicemente, voglio dire che l'Aula dovrebbe avviare una riflessione su come alcune persone che non ce la fanno più siano costrette a lasciare la vita, anzichè morire con i propri familiari vicini, con il metodo della dolce morte". Furiosa la reazione dell'ex pd (adesso Udc) Paola Binetti: "Basta con spot a favore dell'eutanasia partendo da episodi di uomini disperati: Monicelli era stato lasciato solo, il suo è un gesto tremendo di solitudine non di libertà ". Parole a cui fanno da contraltare quelle che la moglie del regista affida al Corriere della Sera: "Ha preso una decisione forte e coerente come sempre da uomo coraggioso e noi familiari la consideriamo tremenda ma la rispettiamo".
non c'è rispetto neanche sulla morte , l'eutanasia io la praticherei sulla Binetti