Autore Topic: Roberto Saviano  (Letto 20413 volte)  Share 

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

bender89

Re:Roberto Saviano
« Risposta #200 il: 19 Giugno, 2010, 16:29:15 pm »
ma parla francese ?

Stai parlando di uno che pronuncia "Laionel" Messi, mica cazzi.  :look:

Offline Vino a Tavola

  • *
  • Registrazione: Ott 2009
  • Post: 18533
  • Sesso: Maschio
  • Il Napoli ha attaccato brutto
    • www.parissangennar.com
Re:Roberto Saviano
« Risposta #201 il: 19 Giugno, 2010, 18:25:58 pm »
parlerà  italiano come fa di solito quando va all'estero.... qui di italiani che vivono ce n'è un fottìo, penso che la maggior parte del pubblico (c'erano ancora 2 posti disponibili) sia proprio italiano

Offline El LuChe

  • *
  • Registrazione: Giu 2010
  • Post: 497
Re:Roberto Saviano
« Risposta #202 il: 30 Giugno, 2010, 22:30:35 pm »
VIETATO APPESTARE


Offline bart

  • *
  • Registrazione: Ott 2009
  • Post: 18141
  • Sesso: Maschio
Re:Roberto Saviano
« Risposta #203 il: 08 Agosto, 2010, 14:24:16 pm »
Vi racconto Bono
lontano dal palco

Dal rock all'impegno sociale, dal successo mondiale alla politica. E poi l'Africa, l'Italia così difficile da capire. Il leader degli U2 parla di sé con lo scrittore e rivela il suo volto inedito
di ROBERTO SAVIANO

MI SVEGLIO e ricevo un messaggio. In genere sono guai, mi sollecitano per qualche scritto che ancora non ho consegnato, risultati di processi, inchieste, arresti. Ma questa volta si tratta di qualcosa di diverso: "Bono, il leader degli U2, è in Italia e vuole conoscerti". Chiedo spiegazioni. E dopo qualche secondo: "Sì, Bono ha letto il tuo libro le tue interviste, vuole conoscerti". Per qualche strana ragione pensi sempre che certe cose non abbiano carne e sangue ma siano come immateriali. Una di queste è la voce di Bono, la più bella voce maschile del rock mondiale. E quando quella voce ti dice "grazie per aver fatto tutti questi chilometri per me" la senti sovrapporsi all'urlo di "One" ("One love, One life") e hai come l'impressione di essere una groupie che perde ogni contegno dinanzi alla sua rockstar.

Bono mi accoglie in una villa presa in affitto. L'aria è davvero di casa, bambini che corrono ovunque, persino gli scoiattoli che zampettano in giardino, credo di non averne mai visto uno così vicino. Bono mi abbraccia e la sua è una gentilezza disarmante che mi dimostra quello di cui mi raccontavano, ossia la sua qualità  di uomo rimasto uomo, senza divismi o posture. Anzi affamato di conoscere, capire, curioso del mondo e per nulla rinchiuso nella sua fortezza di note. Ha i soliti occhiali, ci sediamo a mangiare, e sembra avere una formula per me: "La prima anche se piccola vittoria contro le forze del male che ti circondano, è conservare il senso dell'umorismo. Quindi, devi combattere assolutamente, e lo fai essendo al di sopra di tutto, con il sorriso. Perché ridere - e ridi molto - è veramente la prova conclamata della libertà . Sai, quando ho pensato a questa cosa per la prima volta non ero affatto in pericolo, l'unico pericolo che avevo avvertito era quello di aver visto le mie chiappe nude pubblicate su un giornale. O di essere fotografato ubriaco all'uscita di un bar. Ecco ciò che ho capito, proprio all'inizio della mia popolarità , che questa sensazione di disagio, l'imbarazzo che provavo, poteva rendere brutto anche il viso più bello".

Bono mi racconta come sia fondamentale rimanere se stessi anche se intorno tutti cercano di prendere pezzi di te, di modificarti, di dannarti o esaltarti. Gli chiedo se gli manca vivere normalmente, campare come ogni essere umano occidentale. "Mi dispiace molto non riuscire a portare i miei bambini in giro. Una volta, era all'inizio della mia carriera, ho provato anche a camuffarmi: cappello e baffi da cowboy. Entro in un negozio, volevo comprare una chitarra e con un accento strano mi rivolsi al cassiere. Avevo pagato e stavo per uscire, quando questi si avvicina all'orecchio e mi dice: "Ok ok Bono ho capito, può bastare, tranquillo non lo dico a nessuno che sei tu..."".

Si alza gli occhiali, sorride. Gli occhi sono azzurrissimi e ha un po' di irlandesissime lentiggini. Un viso maturo, ma è proprio lui. Ora lo riconosco proprio come quando da ragazzino vedevo i suoi video in Vhs. Bono ha il profilo del ricercatore, studia il mondo, lo conosce. Fare musica per lui non è solo il più bel modo di stare al mondo, non è solo far divertire, ma il mezzo più straordinario per capire, comunicare, trasformare. "Voglio saperne di più, imparare di più sull'Italia. E questo perché ciò che sento e ciò che vedo non mi sembra combaciare. C'è uno squilibrio: vedo una cosa e ne provo invece un'altra".

A Bono come a molti stranieri è difficile comprendere le contraddizioni italiane; come se gli italiani tutti, di qualunque idea politica ed estrazione sociale, si accontentassero del peggio. I peggiori servizi, i peggiori politicanti, le peggiori istituzioni come se tutto fosse un sopportare. E mentre sopportano, agli italiani è solo dato intravedere grande talento, grandi capacità , ma sempre costretti, isolati, messi in difficoltà . "Ho proprio la sensazione che l'Italia sia come un luogo sacro, adoro i particolari italiani: la famiglia, l'aroma del caffè, il collo di una donna, ad esempio. Questi dettagli e il fuoco che c'è dentro la gente. So, sento che gli italiani potrebbero davvero assumersi un ruolo di preminenza, essere davvero grandi nel prestare aiuto ai poveri del mondo, nella lotta per la creazione di un nuovo capitalismo che sia "inclusivo" e non "esclusivo". Ma ora la politica non riesce a riflettere tutto ciò. Ed è cosi da molto tempo; anche quando c'era Prodi, che mi piaceva moltissimo. Nel 2005 i fondi erogati per gli aiuti umanitari erano lo 0,19% di quanto stabilito, nel 2009 lo 0,15%, quindi ancora meno. L'Inghilterra è passata dallo 0,7 allo 0,51, la Norvegia è all'1%, l'Irlanda allo 0,52%. Incredibile, no? Insomma c'è un vuoto da colmare tra ciò che provo e ciò che vedo. E sono certo che se riusciamo a spiegarlo, a spiegarlo meglio agli italiani, credo che saranno poi loro a dire ai loro leader che cosa fare. Forse non ce l'abbiamo fatta, finora, a spiegare queste cose in maniera chiara, allora c'è bisogno probabilmente di trovare gente che abbia la dote di saper veicolare queste informazioni. Ce la farà  l'Italia ad avere un nuovo inizio?".

Difficile rispondere a una domanda così. Cerco di spiegare perché tutto è così ideologico, perché in Italia spesso sembra esserci una battaglia tra contrade, dove bisogna pensarla in serie, e quasi mai c'è un confronto sui fatti. La cappa delle ideologie anestetizza ogni dialogo come se compromettesse il futuro. "Il futuro, certo, quello deve ripartire e si deve ricominciare lasciandosi alle spalle il passato. Ma sembra fin troppo banale dire che c'è bisogno di una nuova politica in Italia, che inizi di nuovo a essere al servizio del Paese e non dell'ideologia. Mi piacerebbe tuttavia che ci fosse un'alternativa che non venisse da destra ma neppure da sinistra. Sono diventato sordo. Non ho più orecchie per la sinistra come non ne ho mai avute neppure per la destra. Ma per quest'ultima ho dovuto farmene crescere uno, però! Ho dovuto imparare ad accettare la compagnia di George Bush che ha fatto cose incredibili per l'Africa. E per questo, il mio giudizio su di lui non può essere completamente negativo. David Cameron, ad esempio, è stato colui che ha fatto i più grossi tagli di bilancio in Inghilterra, senza ridurre i fondi che erano stati devoluti agli aiuti umanitari. Si trovano amici anche nella destra; a volte non te lo aspetti e invece li trovi. Altre volte gente che credi amica non lo è. Prendi l'Africa. Il commercio e le sue regole, ad esempio. Gli africani non vogliono sentir parlare di restrizioni commerciali, vogliono giocare da battitori liberi. Non vogliono sentir parlare di embarghi con le norme delle politiche di aiuto dell'Unione Europea che si basano invece sul rispetto della politica agricola comune o su tariffe e dazi doganali imposti. A loro tutto questo non va giù. E se ne parli con la sinistra e spieghi come la pensano gli africani, ti dicono: "Ehi, ehi, vacci piano, stai calmino!". La sinistra va forte con l'Aids e gli aiuti. Allora, se stai morendo di Aids diamogli questi farmaci e finiamola li. Ma per il resto, nulla. Quindi, si finisce a pagare due dollari di sussidio al giorno per ogni mucca e non riusciamo a dare un dollaro al giorno a chi muore di Aids e ce ne sarebbero di dollari da dare. Ecco perché sono diventato sordo... Quindi via tutti e ripartiamo da capo. Voglio vedere politici in Parlamento che non siano più camuffati, senza più baffi e barbe finte".

Qui proprio non riesco che a rispondere sorridendo. La politica in Italia è una selva intricata, colma di dossier, veleni. Pensare alla politica come a un luogo dove poter trasformare le cose è difficile, quasi impossibile. Ma questo non sono capace di raccontarlo, forse mi fa male. Piuttosto chiedo a Bono della delegittimazione. Il suo impegno spesso viene deriso e attaccato, la rockstar milionaria che interviene a favore dei poveri, come una sorta di postura. Anche lui non è immune dalla macchina della delegittimazione, che i poteri usano sempre utilizzando l'esercito del risentimento, legioni di mediocri pronti ad eseguire l'ordine della maldicenza.

"Quando la gente si rende conto che non c'è via di scampo e che devono ascoltarti, allora devono o farti diventare un personaggio da prendere in giro, appiccicarti addosso favole irreali, farti diventare un personaggio appiattito, una caricatura, disegnata solo con pochi tratti. Senza tridimensionalità , questa è la delegittimazione. Tutti i nemici subiscono la delegittimazione. Lo si fa quando sei un nemico. In realtà  penso questo: capisco benissimo il meccanismo e capisco benissimo che possa essere usato in modo offensivo e negativo. Ma pensa a qual era una delle più efficaci forme di protesta contro il nazismo negli anni '30, o contro il fascismo; erano i dadaisti, con il senso dell'umorismo. Che usavano come arma. Sai, i fascisti e i nazisti avevano tutte queste uniformi fantastiche, molto machiste. Come una sfilata di moda. Mentre i dadaisti è come se avessero levato loro i pantaloni e gli avessero messo il pisello all'aria. E mentre i nazisti combattevano tutti con manganelli, galera e repressione, non riuscivano a combattere lo humor. Impossibile, non c'è arma. Quindi alla delegittimazione rispondi con l'humor, ridi".

L'equilibrio che Bono è riuscito a costruire ha qualcosa di miracoloso. Parlare di grandi temi a milioni di persone, mentre saltano, cantano, si divertono. Entrare in una grande festa e cercare di far capire che quella felicità  deve essere condivisa. Che combattere la povertà  ti riguarda e non pretende che tu debba cadere nella miseria o nella rinuncia. Ma aumenta la tua felicità . àˆ riuscito a coinvolgere milioni di ragazzi di diverse generazioni non temendo la retorica, non avendo paura di sbagliare. Se fai sbagli, meglio che non fare. Tutto questo cercando di essere concreto. Finanziando progetti. Capendo che c'è un modo sano di fare danaro e di usare il danaro. "Soldi significa corruzione e, quindi, se vuoi i soldi devi essere corrotto. Se tu invece dici: "Ok, voglio guadagnare, ma sono uno per bene, non ci credono". "A chi la dai a bere?", ti dicono. In Irlanda c'era in passato, per motivi diversi, lo stesso tipo di mentalità . Aver successo, significava essere colluso con il nemico. Che erano gli Inglesi. E anche dopo l'indipendenza, se avevi successo, significava essere colluso con il nemico. E quindi, c'era un rapporto davvero molto strano con il successo. Gli U2 hanno cercato di far ripartire l'orologio da questo punto di vista. E sono felice di poter affermare, che la maggior parte della gente in Irlanda, ora, ha cambiato idea su di noi. Per lo meno, il fatto che abbiamo avuto successo non è più visto negativamente. Per arrivare a ciò, però, hanno dovuto far ripartire il computer e "riaccendere" un nuovo modo di ragionare. Ed è estremamente positivo che si sia riusciti a far ciò, almeno per noi. Se tu dipingi la Cappella Sistina, il fatto che a qualcuno possa dar fastidio, non sminuisce ciò che hai fatto".

Bono poteva non impegnarsi e non occuparsi della questione africana. Aveva ottenuto tutto quello che un artista può ottenere. E impegnarsi gli ha creato anzi una gran quantità  di guai. Ma anche una felicità  che la sola carriera non può darti. "Conosci Desmond Tutu vero? Lui ti ha difeso molto... àˆ lui il Capo, il mio Boss, se vieni al mio concerto, te lo presento. àˆ stato lui, con Mandela, ma lui in particolare, a chiedermi di portare avanti il progetto della Cancellazione del debito estero, la Debt Cancellation, che i Paesi Poveri hanno nei confronti di quelli ricchi. Lui ha fondato questa organizzazione che si chiama Truth and Reconciliation (Verità  e Riconciliazione) e per me ciò che la sua organizzazione significa rappresenta l'"idea" più importante degli ultimi venticinque anni!".

Passa Edge. Cappellino sulla testa, timido. Bono lo chiama. "Non volevo disturbare... ma grazie per essere venuto". Tutta questa gentilezza reale mi solleva da ogni ansia, ora mi sento tranquillo. Finiamo di mangiare, si è fatto tardi Bono viene ripreso dal suo ufficio stampa, deve andare a provare. Ci salutiamo, e facciamo un po' di foto sceme che promettiamo di tenere solo per noi, come quella mentre, giochiamo a braccio di ferro dove ognuno cerca di far vincere l'altro. àˆ strano ma mi ci voleva il più singolare dei pomeriggi per vivere una giornata tranquilla all'aria aperta e con molte risate. Bono mi abbraccia e dice: "Sei invitato al concerto, mi raccomando". Magari, gli rispondo, la vedo difficile: "No ma non questo tu sei invitato anche ai prossimi". Quali? "Tutti i nostri prossimi concerti, per tutta la vita". Mi è sembrato un augurio bellissimo e non ho trovato altre parole che un semplice thanks. Torno in auto e la mia scorta la ritrovo in macchina a canticchiare "One", la mia preferita. "One Love, one blood, one life. You got to do what you should". E già , proprio così... un amore, un sangue, una vita, devi fare ciò che devi...

©2010 Roberto Saviano Agenzia Santachiara

http://www.repubblica.it/persone/2010/08/06/news/saviano_bono-6100114/?ref=HRER2-1

:sad:

Offline signor groucho

  • *
  • Registrazione: Gen 2010
  • Post: 15267
Re:Roberto Saviano
« Risposta #204 il: 08 Agosto, 2010, 14:40:36 pm »
Quello che mi piace di questi articoli è che seppur Saviano sia ormai affermato, noto, apprezzato e stimato in tutto il mondo, quando racconta di Messi, di Bono o di chicchessia, lo fa sempre con gli occhi della persona normale. Come se fosse un rappresentante dell'uomo comune che racconta a noialtri cos'è quel simbolo...
Alfrè ti conviene abbandonare la conversazione :look:

Online pappasouth

  • *
  • Registrazione: Ott 2009
  • Post: 30428
  • Opinion Leader
Re:Roberto Saviano
« Risposta #205 il: 08 Agosto, 2010, 14:54:29 pm »
uà , a me invece quando non parla di camorra, politica sociale o attualità  e fa sti panegirici super entusiastici alla bart su queste personalità  mi fa cadere proprio la uallera nei calzini.

Per altro Bono e gli U2 per me si riassumono in una riga: gente che, artisticamente, non c'ha più un cazzo da dire da anni e anni.  :asd:

Offline Puck

  • *
  • Registrazione: Lug 2010
  • Post: 4813
Re:Roberto Saviano
« Risposta #206 il: 08 Agosto, 2010, 15:01:28 pm »

2 grandi personaggi insieme,tutto molto bello



 Quindi alla delegittimazione rispondi con l'humor, ridi".



ah,se tutti ti stessero a sentire

bender89

Re:Roberto Saviano
« Risposta #207 il: 08 Agosto, 2010, 15:04:17 pm »
uà , a me invece quando non parla di camorra, politica sociale o attualità  e fa sti panegirici super entusiastici alla bart su queste personalità  mi fa cadere proprio la uallera nei calzini.

Ma tanto, mica poco.
Non è arte sua fingersi tuttologo, veramente. Sfiora il ridicolo.

Offline Puck

  • *
  • Registrazione: Lug 2010
  • Post: 4813
Re:Roberto Saviano
« Risposta #208 il: 08 Agosto, 2010, 15:15:34 pm »
Ma tanto, mica poco.
Non è arte sua fingersi tuttologo, veramente. Sfiora il ridicolo.

io credo che ovviamente si può essere in accordo o no con le sue idee,ma è un attivista,uno che non si è dimenticato di tutto quello che lo circonda
ci vorrebbero molti più Bono nel mondo

Offline bart

  • *
  • Registrazione: Ott 2009
  • Post: 18141
  • Sesso: Maschio
Re:Roberto Saviano
« Risposta #209 il: 08 Agosto, 2010, 15:27:58 pm »
uà , a me invece quando non parla di camorra, politica sociale o attualità  e fa sti panegirici super entusiastici alla bart su queste personalità  mi fa cadere proprio la uallera nei calzini.

Per altro Bono e gli U2 per me si riassumono in una riga: gente che, artisticamente, non c'ha più un cazzo da dire da anni e anni.  :asd:
Ma tanto, mica poco.
Non è arte sua fingersi tuttologo, veramente. Sfiora il ridicolo.
non piace solo a voi (cit.) :look:

bender89

Re:Roberto Saviano
« Risposta #210 il: 08 Agosto, 2010, 15:48:11 pm »
io credo che ovviamente si può essere in accordo o no con le sue idee,ma è un attivista,uno che non si è dimenticato di tutto quello che lo circonda
ci vorrebbero molti più Bono nel mondo

Ma l'"attivismo" delle persone ricche è qualcosa di talmente marginale. Proporzionalmente vale me che metto 10 euro al mese nella busta dell'associazione Don Bosco.
Per il resto trovo pure stucchevole dare tutta questa gran funzione pedagogica alla musica, all'arte, specialmente per temi arcinoti. Insomma, mi pare un'esercizio retorico fine a se stesso se non fastidioso. Ma su questo ognuno la pensa come crede.

Non trovo interessante leggere Saviano su temi non di sua competenza. Perché? Perché quando riceve inviti o attestati di stima si fotte il senso critico (qualora ce l'abbia, non so se è preparato su queste cose) e inizia a pompare qua, pompare là . Per cui prima di iniziare a raccontare la mangiata pomeridiana deve posare le due solite righe sulla precarietà  della sua vita (onore a lui :tafazzi:), dire che Bono è la più bella voce del rock mondiale (:brr:), che è un semplicione (che si fa arrivare i cappelli in voli privati). Dopo attacca il paragrafo in cui Bono interpreta Will Smith in qualsiasi film di Muccino e te mpara a campa'. Poi il passaggio sul fatto che il problema italiano è lo scontro ideologico (:maronn:).
E soprattutto è monotematico Saviano, che parli di Laionel Messi, di Invictus e dell'aristotelea. E melenso, oltre che qualunquista (specialmente sul tema politico/ideologico pare Alice nel paese delle meraviglie).

Insomma, io ho grande stima per il giornalista. Penso che come "personaggio" abbia poco da raccontare e per me lo fa pure male. Questo vale sia quando si racconta da solo (la dura vita di un filosionista) che quando gli brillano gli occhi nel parlare di qualunque cristo, che se lo meriti o meno.

Offline Puck

  • *
  • Registrazione: Lug 2010
  • Post: 4813
Re:Roberto Saviano
« Risposta #211 il: 08 Agosto, 2010, 15:58:02 pm »
Ma l'"attivismo" delle persone ricche è qualcosa di talmente marginale. Proporzionalmente vale me che metto 10 euro al mese nella busta dell'associazione Don Bosco.


scusami ma questo non c'entra niente
attivismo non vuol dire fare beneficenza,che significa semplicemente pagare un tributo una tantum per mettersi la coscienza in pace e credere di aver fatto il bene dell'umanità 

su saviano:lui non è un tuttologo come diceva prima south di bono,lui si occupa di un solo aspetto,molto importante e cerca di concentrarsi del tutto su quello
ci ha messo la faccia e non è poco,si è preso un impegno con la gente e cerca di ripettarlo,deve farlo,sentirlo parlare ora della fame del mondo per esempio,non sarebbe molto interessante

Offline bart

  • *
  • Registrazione: Ott 2009
  • Post: 18141
  • Sesso: Maschio
Re:Roberto Saviano
« Risposta #212 il: 08 Agosto, 2010, 16:08:03 pm »
credo che persone nel mondo dello spettacolo più attive di Bono nel campo dei diritti umanitari non ce ne sono. o se ce ne sono si contano sulle dita di una mano.


sul Saviano saggista son gusti: a me piace il suo modo di raccontare, piacciono i personaggi di cui parla, piacciono i ritratti che ne escono fuori. a qualcuno possono non piacere, lo capisco. sono altri i meriti che vorrei gli fossero riconosciuti in modo unanime...

Offline signor groucho

  • *
  • Registrazione: Gen 2010
  • Post: 15267
Re:Roberto Saviano
« Risposta #213 il: 08 Agosto, 2010, 19:32:44 pm »
Saviano non è qualunquista, è umile, e quando parla di cose che non sono di sua competenza lo fa con gli occhi del bambino che scopre il mondo. A volte forse esagera con la retorica, ma per uno che scrive post come i tuoi, Fiorè, dovrebbe essere un pregio. Saviano non mi dà  mai l'idea di uno che sta là  a gongolarsi nella sua stessa prosa (cosa che invece Fiorenzo fa sempre, ma come biasimarlo, piace anche a me...).

Di Bono dico solo che parla con Saviano semplicemente da uomo che ha più esperienza in un mondo che lo scrittore ancora non sente suo pur appartenendoci in parte. Poi sull'attivismo non so, non sono abbastanza informato per dire quanto sia serio l'impegno di Bono, ma non vedo perché una persona ricca e famosa nonpossa essere attivista.

Io ad esempio sono attivista anticlericale e nego l'8permille alla Chiesa.
Alfrè ti conviene abbandonare la conversazione :look:

bender89

Re:Roberto Saviano
« Risposta #214 il: 08 Agosto, 2010, 19:54:51 pm »
Saviano non è qualunquista, è umile, e quando parla di cose che non sono di sua competenza lo fa con gli occhi del bambino che scopre il mondo.

Ma Saviano non è un bambino che scopre il mondo, almeno non è questo il riscontro che ha nell'opinione pubblica.
Il punto è che si ritiene interessante il suo punto di vista (gli posano i saggi su Repubblica) su cose riguardo quali ha ben poco da dire. Chi scrive, di qualsiasi cosa, deve essere tagliente, quantomeno cogliere i punti nodali. E' triste che la recensione di un film o l'intervista a un musicista diventi la solita solfa su quanto è bello vivere e su quanto siamo tutti belli, bravi e paciocconi. Non è così.
Poi il passaggio sulla situazione politica italiana è veramente qualunquista. Non che debba propendere ideologicamente di qua o di là  (perché resta un giornalista e soprattutto perché lo ritiene inutile), ma almeno il buon senso di arrivare a una dimensione reale. One love, one life, che cos'è la destra, che cos'è la sinistra, ridi che ti passa, lottiamo contro le forze del male.
Cioè, dite che giudicate bene le cose che scrive per affetto, e ci sta pure. Ma so' cose che fanno ridere.

Offline signor groucho

  • *
  • Registrazione: Gen 2010
  • Post: 15267
Re:Roberto Saviano
« Risposta #215 il: 08 Agosto, 2010, 20:33:30 pm »
Ma Saviano non è un bambino che scopre il mondo, almeno non è questo il riscontro che ha nell'opinione pubblica.
Il punto è che si ritiene interessante il suo punto di vista (gli posano i saggi su Repubblica) su cose riguardo quali ha ben poco da dire. Chi scrive, di qualsiasi cosa, deve essere tagliente, quantomeno cogliere i punti nodali. E' triste che la recensione di un film o l'intervista a un musicista diventi la solita solfa su quanto è bello vivere e su quanto siamo tutti belli, bravi e paciocconi. Non è così.
Poi il passaggio sulla situazione politica italiana è veramente qualunquista. Non che debba propendere ideologicamente di qua o di là  (perché resta un giornalista e soprattutto perché lo ritiene inutile), ma almeno il buon senso di arrivare a una dimensione reale. One love, one life, che cos'è la destra, che cos'è la sinistra, ridi che ti passa, lottiamo contro le forze del male.
Cioè, dite che giudicate bene le cose che scrive per affetto, e ci sta pure. Ma so' cose che fanno ridere.
No, io dico un'altra cosa. Tu parti dal presupposto che qualsiasi cosa che scrive debba essere un pezzo alla Travaglio. Metti che Bono vuole parlare con te e poi tu racconti l'incontro. Per raccontarci chi è Bono, un mostro sacro del rock che diventa uomo. Perché ci devi mettere in mezzo tutta la tua arguzia? Non puoi semplicemente raccontare l'incontro? Certo, Bono è un noto attivista e ovviamente la discussione avrà  un certo tono, ma ovviamente si manterrà  sul superficiale, specialmente poi a proposito della politica italiana (Bono, nonostante il nome, non è italiano :look:). Di sicuro non è scritto bene come Gomorra, ma non è Gomorra, è un'altra cosa, tutto qua. Concordo però nel dire che Saviano dà  il meglio di sé in altre tipologie di articoli, a me piace specialmente quando deve difendersi.
Alfrè ti conviene abbandonare la conversazione :look:

bender89

Re:Roberto Saviano
« Risposta #216 il: 08 Agosto, 2010, 20:51:42 pm »
No, io dico un'altra cosa. Tu parti dal presupposto che qualsiasi cosa che scrive debba essere un pezzo alla Travaglio.

Non ho detto che deve essere pretestuoso e fastidioso. :look:
Mettiamola così. Le cronistorie delle mangiate alla sua maniera sono superficiali, tutte accomodanti; le trovo poco interessanti. Nel senso che alla fine non mi arriva niente. Toglie ai contenuti e carica sulle emozioni, e lo fa una, due, tre volte. Alla fine pensi "Chist è Peppe Bart". :puppa:
Ora se voglio la critica musicale degli U2 mi vado a leggere Scaruffi, se voglio notizie sull'attivismo vip di Bono mi trovo qualche fonte, numeri. Se voglio gnugnugnu da tre soldi mi guardo una puntata di Pollyanna. Faccio a meno del Saviano saggista, insomma. E non credo di perdermi niente.
Il fatto che sia un personaggio positivo e preparato su certi temi (lo seguo sempre da Fazio, e ha veramente tanto da dire) lo fa sopravvalutare quando parla d'altro (cosa lecita ma che ha una cassa di risonanza spropositata dovuta ad altri meriti).

Offline signor groucho

  • *
  • Registrazione: Gen 2010
  • Post: 15267
Re:Roberto Saviano
« Risposta #217 il: 08 Agosto, 2010, 21:29:22 pm »
Non ho detto che deve essere pretestuoso e fastidioso. :look:
Mettiamola così. Le cronistorie delle mangiate alla sua maniera sono superficiali, tutte accomodanti; le trovo poco interessanti. Nel senso che alla fine non mi arriva niente. Toglie ai contenuti e carica sulle emozioni, e lo fa una, due, tre volte. Alla fine pensi "Chist è Peppe Bart". :puppa:
Ora se voglio la critica musicale degli U2 mi vado a leggere Scaruffi, se voglio notizie sull'attivismo vip di Bono mi trovo qualche fonte, numeri. Se voglio gnugnugnu da tre soldi mi guardo una puntata di Pollyanna. Faccio a meno del Saviano saggista, insomma. E non credo di perdermi niente.
Il fatto che sia un personaggio positivo e preparato su certi temi (lo seguo sempre da Fazio, e ha veramente tanto da dire) lo fa sopravvalutare quando parla d'altro (cosa lecita ma che ha una cassa di risonanza spropositata dovuta ad altri meriti).
Il fatto è che sono d'accordo sulle conclusioni ma non sulle premesse. La premessa è che l'articolo di Saviano del suo incontro con Tizio non è che un raccontino semplice di un incontro, non è un saggio, non è critica musicale né giornalismo sportivo.
Alfrè ti conviene abbandonare la conversazione :look:

Offline Puck

  • *
  • Registrazione: Lug 2010
  • Post: 4813
Re:Roberto Saviano
« Risposta #218 il: 08 Agosto, 2010, 23:49:07 pm »
a mio avviso lui cerca anche di "smitizzarsi"
descrivendosi si come un qualunque teen che incontra il suo idolo musicale,saviano vorrebbe mostrare il suo essere un uomo qualunque,con 2 palle enormi(scusatemi l'espressione poco felice),ma un uomo e basta

buccazza

Re:Roberto Saviano
« Risposta #219 il: 22 Novembre, 2010, 08:23:50 am »
Gomorra diventerà  anche una serie tv
In preparazione 12 puntate da best seller, con Saviano supervisore


ROMA, 18 NOV - Gomorra di Roberto Saviano diventa serie televisiva. Lo stesso scrittore sta collaborando alla preparazione di quello che sara' il nuovo importante progetto produttivo di Sky Cinema con Cattleya, dopo il successo di Romanzo Criminale.
Saranno 12 puntate attualmente in sviluppo con Fandango, la societa' di Domenico Procacci che ha realizzato il film di Matteo Garrone. ''Come per Romanzo Criminale anche qui c'e' la stessa unicita': un libro best seller, un film e poi una serie tv - racconta all'ANSA Riccardo Tozzi, presidente di Cattleya - Avevamo cominciato a lavorare su un altro soggetto di Saviano, sempre per una serie lunga, poi c'e' stato l'incontro con Domenico Procacci che con la Fandango aveva coltivato l'idea di realizzare una serie tv da Gomorra di cui detiene i diritti cinematografici e televisivi. Saviano sta collaborando al progetto, sara' un supervisore, come e' stato Giancarlo De Cataldo per Romanzo Criminale, oltre che una fonte di idee: Roberto e' il benvenuto in ogni fase del progetto''.