NOCERA INFERIORE. Il rosso, il nero ed il "giallo" di una maglia storica, ma discussa: venerdì scorso è stata presentata per onorare la ricorrenza del centenario della Nocerina, tre giorni dopo ne è stata già bloccata la vendita e tutti gli esemplari restati in giacenza sono stati ritirati dal mercato. Il giallo, tra il rosso ed il nero, è stato sfumato dal granata, dal granata della Salernitana, il cui nome visibile in controluce sul retro del colletto era stato ricoperto dal marchio adesivo Ag Nocerina. Un lavaggio e l'inghippo è stato scoperto, mandando su tutte le furie le centinaia di tifosi che s'erano assicurati il prezioso "cimelio" ed ovviamente la società , che aveva concentrato tantissime energie (e risorse economiche) perché l'anno del centenario s'aprisse col botto, perché la festa fosse indimenticabile. Ed invece un errore di stampa all'apparenza banale ha provocato una mezza sommossa popolare: il punto vendita ufficiale è stato preso d'assalto dagli acquirenti inviperiti, i responsabili dello shoe-room hanno immediatamente provveduto a ritirare il prodotto difettato e a consegnare in cambio un buono da 49 euro su indicazione della società , che immediatamente s'è rivalsa sulla Givova, cui era stata commissionata la produzione delle magliette del centenario. Dal sito internet che raccoglie gli umori del tifo - forza nocerina.it - è stata addirittura lanciata una proposta di "classing act" nei confronti della Givova, che è sponsor tecnico dei rossoneri ed anche della Salernitana, per il risarcimento economico e per certi versi anche morale. Risentito ed amareggiato il presidente della Nocerina, Giovanni Citarella: «Eravamo già pronti ad esporre denuncia tanto per il danno di natura finanziaria quanto soprattutto per quello d'immagine. La Givova però s'è scusata per l'accaduto, ha immediatamente ritirato le maglie dal mercato e ci ha assicurato che nel giro di quindici giorni saranno già in commercio le casacche nuove. L'errore di stampa purtroppo era quasi impercettibile: l'avessimo notato prima avremmo rinviato la presentazione ed evitato una situazione così imbarazzante». Che ha messo in difficoltà pure la Givova, che ha così spiegato l'equivoco attraverso le dichiarazioni del responsabile marketing Antonio Mandile: «Eravamo ignari dell'errore che è riconducibile ai fornitori cinesi ed alle difficoltà di comunicazione che spesso s'incontrano. Per quanto i nostri controlli siano capillari, s'è verificato questo spiacevole inconveniente. Abbiamo già mandato al macero tutte le casacche difettate e sono già in lavorazione le nuove».
