anche le cose che vengono citate per sminuire il valore dello studio della letteratura/storia latina e greca et similia sono frasi fatte che sento da 20 anni.
io penso che tutto ciò che fa parte del sapere umano e della storia dell'uomo sia importantissimo,e stimo tanto il matematico senza il quale non si costruiscono le case,sia chi si incaponisce ancora oggi a cercare di decifrare la lineare a cercando di risolvere i misteri della storia ancora irrisolti.
poi oh ciascuno pensi quello che gli pare
E' chiaro ma parliamo della formazione di gente di 13-14 anni. Al primo anno di liceo scientifico facevo più ore settimanali di studio del latino che di matematica. Tradurre una lingua desueta dovrebbe essere un vezzo da linguista, non l'abc dell'istruzione di secondo grado.
Riguardo i classici ne faccio una questione di gusto. Uno crescendo si rende conto che può essere simpatico leggere Catullo e Petronio, meno il De bello gallico, che ha il rilievo storiografico e artistico di un pirito.
Poi basta valutare le reazioni degli studenti. Un conto è imprimere a forza lo studio necessario della fisica, un altro è far interessare la gente alla perifrastica.