Addio "Cavallo Pazzo"
àˆ morto Erwin Stricker
L'ex sciatore è scomparso all'età di 60 anni. Fu uno dei grandi della Valanga Azzurra negli anni Settanta. Fu un innovatore. Il dolore di Thoeni
Addio "Cavallo Pazzo" àˆ morto Erwin Stricker
BOLZANO - àˆ morto Erwin Stricker, celebre campione degli anni '70. L'ex sciatore azzurro ed ex presidente del Pool Sci Italia si è spento nella sua casa di Merano pochi giorni dopo essere rientrato dalla Cina, dove si era sentito male durante un viaggio di lavoro. "Nato il 15 gennaio 1950 a Mattighofen, entrò in nazionale nel 1969 dopo una promettente carriera juniores - ricorda la Fisi sul proprio sito internet -. Erwin salì per la prima volta in carriera sul podio in Coppa del mondo nel 1973, grazie al secondo posto nel gigante di Heavenly Valley. La stagione successiva (7 gennaio 1974) entrò definitivamente nella storia dello sci italiano col terzo posto nel gigante di Berchtesgaden, quando nacque il mito della "Valanga Azzurra", in una classifica che vide Gros precedere Thoeni, lo stesso Stricker, Schmalzl e Pietrogiovanna. Chiamato "Cavallo Pazzo" dai colleghi, fu l'inventore di una serie di applicazioni che rivoluzionarono lo sci alpino; dalle ginocchiere, al bastone aquilineo al casco aerodinamico e persino a quello da slalom. Partecipò a due edizioni dei Giochi Invernali (slalom a Sapporo 1972 e discesa a Innsbruck 1976) senza tuttavia classificarsi e si ritirò definitivamente dall'attività nel 1978, rimanendo comunque nel mondo dello sci come consulente della Federazione Internazionale.
Nello scorso febbraio collaborò con la Rai durante i Giochi di Vancouver.
"Ancora non ci posso credere. Non riesco a rendermi conto. Solo un mese fa ero a Merano,
alla sua festa per i 60 anni. Se ne è andato un amico, uno che come pochi amava la neve e lo sci, un uomo coraggioso ed un pioniere capace sempre di innovare". Gustav Thoeni ha la voce rotta dall'emozione quando ricorda Erwin Stricker, suo ex compagno di squadra nella valanga azzurra.
"Erwin era un bravissimo sciatore, uno che andava bene in tutte le discipline. Un atleta - racconta Thoeni - che era soprattutto pieno di coraggio. Sono rimaste famose proprio per questo anche le sue spettacolari cadute che gli hanno portato il soprannome di 'Cavallo pazzo'. Ma è anche stato uno dei primi atleti a sapersi muovere con il mondo delle imprese. Chiamava le aziende, chiedeva modifiche, chiedeva novità per migliorare la nostra attrezzatura e per migliorare il nostro sport. E poi Erwin è stato uno che ha viaggiato molto, dalla Russia alla Cina, soprattutto negli ultimi tempi. Si muoveva perfettamente a proprio agio in questi Paesi emergenti, in questi nuovi mercati degli sporti invernali visti anche come nuovi bacini di futuri campioni".
L'altoatesino è diventato famoso per alcune innovazioni applicate allo sci alpino, come ginocchiere, speciali caschi e bastoni per lo slalom. Negli ultimi anni si affermò come imprenditore con iniziative come 'Rent a sport', noleggio di attrezzi sportivi di alta qualità e di più recente produzione e ProNeve, una piattaforma di lavoro per la produzione della neve artificiale, e anche come 'ambasciatore' del turismo invernale in Russia e in Cina. Stricker lascia la moglie e due figli.
(28 settembre 2010)
CAVALLOPA', FATT NA RATTAT!
PS: volpe, ma ti hai sognato Marco?