Il comunismo o socialismo è un'ideologia non applicabile nell'interezza della sua forma, ma porta dentro di sè valori e idee che , se applicate in buona fede, sono il siero per il quieto e armonioso vivere di una società .
Ora secondo me parlare di Cuba senza un cubano presente è alquanto pretenzioso. Tutto ciò che avete potuto vedere ne è comunque un piccolo frammento.
Io una volta mentre ero in ospedale parlai con un ucraino ricoverato con me e mi disse che i primi tempi che furono liberi dal comunismo tutti erano euforici e pieni di risorse, in breve tempo capirono che chi faceva la fame prima continuava a farla se non peggio anche nell'era del capitalismo e molti ritornarono a rimpiangere il comunismo..
E' una piccola dichiarazione, ma credo sia siginifcativa per capire che non ci sono sistemi in assoluto perfetti, ma certamente credo che il capitalismo sia una forma di governo che acuisce solo pochi e squallidi aspetti dell'essere umano : l'individualismo, la concorrenza, l'arrivismo, l'asservimento al dio denaro e con sè tutte le contraddizioni e le forti discrepanze sociali.
Ma non ci sono dubbi sul fatto che il capitalismo sia l'eccellenza della teoria economica applicata. E', sulla carta, il sistema più virtuoso e incentivante. Il problema è la competitività stessa, che da motore trainante diventa degenerativa. Lo dico anche in riferimento a fenomeni socialmente felici come il salvataggio di aziende morenti, eh.
Il libero mercato dovrebbe essere incorrotto pure dal welfare. Purtroppo i poteri forti, politici e non, mangiano fette enormi di sistema. Ne vengono fuori monopoli malati pure per beni di prima necessità , sfruttamento di manodopera sottopagata (una delle influenze maggiori della globalizzazione, pensa al caso europeo dell'ingresso nel mercato unico dei lavoratori dell'est), concorrenza finta.
Questo per dire che il sistema capitalistico teorico è un'altra cosa, così come il socialismo non è quella sorta di burocrazia di stato che si è vista in Russia (che era solo un passaggio intermedio al comunismo e in un contesto non ancora pronto).
Io non ho rimpianti romantici, perché su queste cose so' parecchio disilluso. So pure benissimo che il sistema attuale non si cambia manco se crasha. Dovrebbe finire il mondo e iniziare da capo.
Ad ogni modo io penso che le teorie economiche si pieghino a logiche di potere. Che detta così pare una banalità , ma è l'unica cosa che insegna la storia, purtroppo. Il pesce grande che mangia il pesce piccolo.
A Cuba non so come si campa, però entrate nell'ottica di giudicare il vostro concetto di libertà (la connessione a internet e il palmare) diverso da quello di gente confinata e schifata dalla storia e a cui interessa mangiare la porzione di pane e di manzo più di ogni altra cosa.
Purtroppo ci sono ragioni geopolitiche non si possono confinare nel "Sarebbe stato meglio così". Ad esempio, come si è detto nell'altro topic, mi viene in mente l'alternativa al problema prima che il problema stesso, ovvero gli USA. Il cancro del mondo, l'inizio e la fine della sottocultura occidentale.