Palermo, Zamparini: "Prendiamoci la Champions, ci stiamo già muovendo sul mercato"
L'impresa del Palermo a Torino contro la Juventus ha fatto esultare di gioia anche il presidente rosanero Maurizio Zamparini.
L'impresa del Palermo a Torino contro la Juventus ha fatto esultare di gioia anche il presidente rosanero Maurizio Zamparini. Dalla sua voce ai microfoni di Radio Anch'io traspare tutta la felicità del n° 1 del club siciliano che non si nasconde e punta dritto verso l'Europa che conta: «Non siamo da scudetto - ha ammesso a "Radio Anch'io Sport" - ma siamo nel gruppo che alle spalle delle tre grandi punta alla Champions e all'Europa League. Possiamo lottare per l'Europa». L'importante però è non esaltarsi troppo e ritenere già raggiunto un traguardo ancora lontano: «Non dobbiamo montarci la testa. Serve continuità ». L'uomo della rinascita per i rosanero è stato certamente Delio Rossi, subentrato a Walter Zenga ed in grado da subito di rilanciare le ambizioni del Palermo. Zamparini da questo punto di vista non ha dubbi: «Rossi ha fatto diventare il Palermo una squadra. Sono stato fortunato ad averlo trovato libero. Anzi, ho chiesto al mio direttore sportivo (Walter Sabatini, ndr) per quale motivo non me lo abbia portato prima, visto che lo conosceva dai tempi della Lazio».
SUPER DELIO ROSSI - Il n° 1 del Palermo è uno che gli allenatori non li tratta con i guanti di velluto, anzi ha la fama di "mangia-tecnici", ma Zamparini non vuole privarsi in tempi brevi dell'ex tecnico biancoceleste: Â«àˆ tranquillo, molto sicuro di se stesso. E convinto del proprio lavoro, ha un ottimo rapporto con i giocatori e tiene sempre in considerazione le esigenze della società . Non voglio però elogiarlo troppo, altrimenti me lo portano via. Io voglio tenermelo tanti anni». Anche se arriverà la Champions, non cambierà la filosofia del Palermo: «Guai se dovessimo perdere la nostra filosofia. Dobbiamo fare il passo secondo la gamba, proseguiremo su questa strada. Ci stiamo già muovendo sul mercato, abbiamo bloccato alcuni giovani: speriamo che a giugno non vada via nessuno, ma quando cominciano a suonare le campane...».
SU COLLINA - «Non sempre un buon architetto è un ottimo insegnante. E non sempre un buon arbitro è un buon designatore». Non è troppo tenero il giudizio di Maurizio Zamparini sull'operato del designatore Pierluigi Collina. Il presidente del Palermo torna a parlare di arbitri, ribadendo la sua proposta di costituire un gruppo di direttori di gara autonomo per la serie A. «In questo gruppo vorrei tanti giovani e due o tre anziani migliori che possano fare da maestri» ha chiarito Zamparini, che ha elogiato la direzione di ieri di Valeri: «Non era facile annullare un gol alla Juve». Zamparini ha insistito nella sua idea sul cambiamento arbitrale e sul ritorno al sorteggio integrale: «Il settore arbitrale deve essere indipendente ma ci deve essere un controllo sui risultati. Gli arbitri devono essere classificati dalla maggioranza della Lega. La Lega non vuole controllare niente, ma il giudizio che promuove o boccia gli arbitri deve fare capo a tutti, non soltanto a due o tre società ».
Ora come ora De Laurentiis è la guallera di Zamparini