Non condivido la posizione di Nando.
Le nazionali non le trovo noiose. Sono una delle espressioni più condivise e sentite del calcio. Le manifestazioni poi sono una grande festa popolare, è impossibile non affezionarsi o non avere bei ricordi.
Riguardo gli oriundi. Siamo nel pieno della globalizzazione economica e culturale, il nazionalismo forzato, specie se applicato a una affare leggero come lo sport, è abbastanza ridicolo. A me non interessa manco che facciano finta di emozionarsi a quella canzoncina che cantano prima delle partite. Condizione necessaria è riconoscersi nella maglia che decidono di indossare e rispettarla, spiccicare quattro parole di italiano e saper giocare a pallone.