Secondo me è nu bellu uaglione, anche atletico, e ha enormi potenzialità.
Ma non è che Fiorenzo gli darebbe qualche consiglio sul look? 
Anche per me è un bel ragazzo, come quasi tutti i giovani.
La sua smorfia denota solo voglia di celare la sua insicurezza dietro l'imitazione di falsi modelli (tipo 'e facc e cazz rapper milanesi).
Ancora non si rende conto di quanto parrebbe bell con una posa naturale e rilassata, che, sono pronto a scommetterci, secondo lui gli dà un'ingenuotta aria da piscione con la botta.
A tal proposito, caro piccolo amico Lucio, ti riporto un estratto da una brano di Lettere Luterane di Pasolini.
Il titolo è molto esplicativo: "Siamo belli, dunque deturpiamoci".
Fa parte di una lettera scritta ad un ipotetico ragazzo di vita (

) napoletano, Gennariello.
[...]La terza cosa che ti viene insegnata dai «destinati a morire» è la retorica della bruttezza. Mi spiego. Da alcuni anni i giovani, i ragazzi fanno di tutto per apparire brutti. Si conciano in modo orribile. Fin che non sono del tutto mascherati o deturpati, non sono contenti. Si vergognano dei loro eventuali ricci, del roseo o bruno splendore delle loro gote, si vergognano della luce dei loro occhi, dovuta appunto al candore della giovinezza, si vergognano della bellezza del loro corpo. Chi trionfa in tutta questa follia sono appunto i brutti: che sono divenuti i campioni della moda e del comportamento. I «destinati a essere morti» non hanno certo gioventù splendenti: ed ecco che essi ti insegnano a non splendere. E tu splendi, invece, Gennariello.[...]Ah, mio piccolo amico Lucio, quanto splenderesti lasciando liberi i tuoi capelli e facendo sì che la tua bocca possa disegnare ampi sorrisi sul tuo volto di ragazzo, e le tue gambe sciolte come cavalli senza briglie, pronte a rincorrere la giovinezza per non farla scappar via.
Ah, mio piccolo amico Lucio, quando smetterai di voler sembrar fintamente "cattivo", allora la disumanità e la durezza dell'animo si saranno già irrimediabilmente instaurate tra le pieghe del tuo viso affaticato dalla brutalità della vita, e la lieta giovinezza sarà già fuggita agli anelli ingombranti che cingono le tue ditai, ai terribili orpelli che soffocano il tuo collo bianco ed i polsi tremanti di fanciullo.