Totò, ma , se tu componi una canzone, dentro essa metti la tua individualità, anche se questa è indipendente da determinate esperienze come nel caso di Nabokov.
Tu in quello che fai ci metti non voglio dire la tua anima ma almeno un pezzetto di te ma difficilmente lo fai in maniera intenzionale.
Puoi anche pianificare un'opera a tavolino ma la parte squisitamente creativa o ti viene fuori di getto o non ti viene proprio.

Poi magari riascoltando/guardando/leggendo/etc a seconda del mezzo espressivo puoi trovare mille significati e ognuno può trovarci altri mille ulteriori significati ma fondamentalmente l'artista è uno che ha trovato, nella sua arte, un modo di esprimersi che spesso è il più autentico di tutti quelli sperimentati nella sua vita.
Poi ci sono i condizionamenti (sociali, culturali, economici, etc): all'artista capita anche di dover pagare l'affitto e fare la spesa, magari fa un contratto con un editore/gallerista/etc. e magari scende a compromessi con la sua autenticità come anche se ne può andare ulteriormente di capa e perdersi nei meandri di un progetto troppo dettagliato a cui magari a un certo punto decidi di mettere un punto e magari si sarebbe potuto fare meglio.
Tutti questi dettagli diventano la famosa critica con rimandi alla biografia dell'autore...
