Autore Topic: L'angolo della lettura  (Letto 301282 volte)  Share 

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Offline CharMeg

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1180 il: 08 Luglio, 2014, 15:31:30 pm »
mandatemi i pdf di marziano ... SUBITO

Ho appena messo a faticare il mulo..
moriremo tutti....ricordalo
È un dolore enorme.
É chiaro che il suo obiettivo é quello: lo scudetto, poi la Champions, dopodiché avrà sei milioni di persone ai suoi piedi pronte a tutto per lui e disposte a innalzarlo come dittatore illuminato con un colpo di stato.

Offline calvin

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1181 il: 08 Luglio, 2014, 15:33:41 pm »
Faccio fatica a rispettare un essere così dogmatico e religioso. Dante è l'ultimo vero e totale rappresentante del lato più oscuro del Medioevo e "La divina commedia", fatta eccezione per l'Inferno, che da sempre rallegra l'animo e stimola la fantasia di noi tutti, è un'opera illeggibile ed insulsa, tra l'altro proprio il Paradiso, che dovrebbe essere la cantica più preziosa dell'opera di Dante, raggiunge vette di inanità ed inconsistenza, che non ho quasi mai ritrovato in altri testi. Ancora mi chiedo come sia possibile concedere tanto spazio ad un'opera simile e praticamente ignorare i dubbi esistenziali di Petrarca,.

Mi hai fatto male!




Premesso che son dantista, che ho fatto due esami di filogia dantesca, che ho scritto una tesi sulla 13° epistola (quella a Cangrande della scala) e che amo in maniera viscerale e sfegatata Dante, ma ti assicuro che le cose che dici non stanno ne in cielo ne in terra.
Poi, ripeto per non creare farintendimenti, i gusti son gusit, ma (è mia opinione sia chiaro) quando si ha a che fare con menti di quella fatta fatevi venire il dubbio di non aver capito, che è meglio.



p.s. se la scolastica è il lato più oscuro del Medioevo, allora ora siamo proprio inguaiati.
fare sesso con le proprie opinioni rende più ciechi che farsi le seghe!

Offline Artem Dzyuba

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1182 il: 08 Luglio, 2014, 15:43:57 pm »
Mi hai fatto male!




Premesso che son dantista, che ho fatto due esami di filogia dantesca, che ho scritto una tesi sulla 13° epistola (quella a Cangrande della scala) e che amo in maniera viscerale e sfegatata Dante, ma ti assicuro che le cose che dici non stanno ne in cielo ne in terra.
Poi, ripeto per non creare farintendimenti, i gusti son gusit, ma (è mia opinione sia chiaro) quando si ha a che fare con menti di quella fatta fatevi venire il dubbio di non aver capito, che è meglio.



p.s. se la scolastica è il lato più oscuro del Medioevo, allora ora siamo proprio inguaiati.
Figurati, ma , ti ripeto, io il Purgatorio ed il Paradiso non riuscivo proprio a leggerli, tanto mi erano insopportabili. Magari sarà perchè lo trovo un testo troppo distante da me e da ciò in cui credo e , non riuscendone ad apprezzare appieno lo stile, mi suscita una certa intolleranza . Comunque  ti sarei grato, se mi dicessi qualcosa di più sul tuo amato Dante, perchè con molta probabilità buona parte di questa intolleranza è dovuta anche alle  modalità d'insegnamento della mia professoressa d'italiano.
Adda venì Baffone!

micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1183 il: 08 Luglio, 2014, 15:44:56 pm »
Magari sono poco lucido, ma mi perplime leggere una filippica sul non-criticare-le-opere-di-dosto e, nello stesso discorso, una inesorabile critica alla divina commedia  :look:

Offline Artem Dzyuba

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1184 il: 08 Luglio, 2014, 15:49:14 pm »
Magari sono poco lucido, ma mi perplime leggere una filippica sul non-criticare-le-opere-di-dosto e, nello stesso discorso, una inesorabile critica alla divina commedia  :look:
Sei capzioso. Siamo liberi di criticare cosa e chi vogliamo, ma io non mi permetterei mai di dire che Dante non sia un cazzo di genio, come tu hai fatto con Dosto. Riconosciamo prima il valore di determinati individui e poi possiamo criticarli, non dimenticando mai d'essere al loro cospetto dei vermiciattoli indegni della vita.
Adda venì Baffone!

micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1185 il: 08 Luglio, 2014, 15:52:37 pm »
se un autore sente il bisogno di dire determinate cose, tu non puoi bollarlo come indegno dell'appellativo di"genio", soltanto perchè è lontano dalla tua concezione dell'arte.

Non è un problema di concezione, tutt'altro. Ho letto una decina di opere di Fedor; alcune le ho apprezzate, altre no. Lo stile, il linguaggio delle sue opere più mature non mi vanno giù. Non è una questione di principio.
Majakovskij era il Poeta della Rivoluzione, uno che sicuramente non credeva nell'arte-per-l'arte, ma lo considero geniale ugualmente.

micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1186 il: 08 Luglio, 2014, 15:57:38 pm »
Sei capzioso. Siamo liberi di criticare cosa e chi vogliamo, ma io non mi permetterei mai di dire che Dante non sia un cazzo di genio, come tu hai fatto con Dosto. Riconosciamo prima il valore di determinati individui e poi possiamo criticarli, non dimenticando mai d'essere al loro cospetto dei vermiciattoli indegni della vita.

No, così crei idoli sulla base del niente. Io non l'ho mai conosciuto; ne giudico gli scritti in quanto Letteratura (o presunta tale), non posso giudicare altro. Ciò che ha scritto non mi fa pensare di lui né che fosse particolarmente valoroso, né geniale, né brillante nello scrivere romanzi.
"il valore di determinati individui", per me, è una frase priva di senso nel contesto letterario.
Altrimenti bisognerebbe sostenere che Solženicyn è dio e Proust è uno stronzo.

Offline calvin

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1187 il: 08 Luglio, 2014, 15:58:55 pm »
Figurati, ma , ti ripeto, io il Purgatorio ed il Paradiso non riuscivo proprio a leggerli, tanto mi erano insopportabili. Magari sarà perchè lo trovo un testo troppo distante da me e da ciò in cui credo e , non riuscendone ad apprezzare appieno lo stile, mi suscita una certa intolleranza . Comunque  ti sarei grato, se mi dicessi qualcosa di più sul tuo amato Dante, perchè con molta probabilità buona parte di questa intolleranza è dovuta anche alle  modalità d'insegnamento della mia professoressa d'italiano.

Purtroppo, o per fortuna, non è con un post su un forum che si può anche solo intaccare la grandezza di autore come dante.
Poeta sublime, non solo per la commedia ma anche per le altre opere, primo grande linguista della storia (con qualche secolo di vantaggio sugli altri), filosofo appartenente alla scolastica, e tanto altro ancora....il tutto essendo praticamente l'unico intelletuale di livello laico della storia della letteratura italiana fino alla corte di Lorenzo il Magnifico ed in particolare a Poliziano (tutti gli altri erano chierici).


Io quello che ti posso provare a dire è che la Commedia va letta tutta, dall'inizio alla fine, come se fosse un grande road movie e che quelle letture spezzonate e ipercommentate che si fanno a scuola la stuprano e rovinano in maniera violentissima.
Poi è chiaro che la lettura della forma poema, che sia la commedia o i grandi capolavori in ottava rima che si faranno in italia un paio di secoli abbondanti dopo, presuppone uno sforzo nell'entrare in un meccanismo di lettura diverso, ma ti assicuro che è uno sforzo iniziale che poi ti apre a capolavori di dimensioni mostruose.


p.s. la commedia è un unicum, ma se vogliamo parlare di cantiche separate il paradiso è un capolavoro assoluto e non è affatto frigido come ti è sembrato, basta leggere l'ultima ventina di versi del 6° canto (che sono la parte in assoluto più autobiografica della commedia) per rendersi conto della grandezza anche proprio empatica di quell'opera.
fare sesso con le proprie opinioni rende più ciechi che farsi le seghe!

micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1188 il: 08 Luglio, 2014, 16:07:32 pm »
Anzi,aggiungo di più:
Nabokov dovette fuggire dalla russia perché apparteneva a una famiglia nobile (a cui vennero insensatamente confiscati tutti i beni dopo la rivoluzione). Visse di espedienti prima in Germania (ma dovette fuggire anche da lì perché sua moglie era ebrea) e poi in Francia (ma i nazisti arrivarono pure lì). Suo fratello venne deportato e ucciso in un campo di concentramento. Quindi: traversata della speranza in transatlantico e nuovi espedienti per tirare avanti la baracca. Ottenne il successo (nonostante precedenti opere immense) solo a 56 anni, con Lolita (scritto in inglese. Lui era russo). Bene, nelle sue opere non c'è traccia delle miserie umane in cui si è imbattuto, delle ingiustizie, degli stenti... Non ce n'è traccia, la sua Arte ha volato altissima, sopra a tutto ciò, sempre e comunque.
Ora, se nelle sue opere avesse pontificato su questi temi, immagino che un certo tipo di critica letteraria (quella che bada ai messaggi) e un certo tipo di popolino lo acclamerebbe ben di più.
Però, tra mille anni, le sue circonlocuzioni avranno ancora lo stesso valore letterario. I resoconti dei gulag o robe simili avranno, al massimo, valore storico.

Offline Artem Dzyuba

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1189 il: 08 Luglio, 2014, 16:10:36 pm »
No, così crei idoli sulla base del niente. Io non l'ho mai conosciuto; ne giudico gli scritti in quanto Letteratura (o presunta tale), non posso giudicare altro. Ciò che ha scritto non mi fa pensare di lui né che fosse particolarmente valoroso, né geniale, né brillante nello scrivere romanzi.
"il valore di determinati individui", per me, è una frase priva di senso nel contesto letterario.
Altrimenti bisognerebbe sostenere che Solženicyn è dio e Proust è uno stronzo.
Ringrazia il cielo di non averlo conosciuto, altrimenti in un eventuale confronto t'avrebbe annichilito. Intendevo ovviamente il valore letterario e non umano, cosa che non significa assolutamente creare idoli.  In fin dei conti mi sembra inutile continuarne a discutere, perchè ne fai un problema di stile.
Adda venì Baffone!

micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1190 il: 08 Luglio, 2014, 16:15:28 pm »
Ringrazia il cielo di non averlo conosciuto, altrimenti in un eventuale confronto t'avrebbe annichilito. Intendevo ovviamente il valore letterario e non umano, cosa che non significa assolutamente creare idoli.  In fin dei conti mi sembra inutile continuarne a discutere, perchè ne fai un problema di stile.

La letteratura E' stile. Tu la stai impostando sul cazzolunghismo o su confronti da saloon, quindi lascio stare  :asd:

Offline Artem Dzyuba

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1191 il: 08 Luglio, 2014, 16:18:11 pm »
Anzi,aggiungo di più:
Nabokov dovette fuggire dalla russia perché apparteneva a una famiglia nobile (a cui vennero insensatamente confiscati tutti i beni dopo la rivoluzione). Visse di espedienti prima in Germania (ma dovette fuggire anche da lì perché sua moglie era ebrea) e poi in Francia (ma i nazisti arrivarono pure lì). Suo fratello venne deportato e ucciso in un campo di concentramento. Quindi: traversata della speranza in transatlantico e nuovi espedienti per tirare avanti la baracca. Ottenne il successo (nonostante precedenti opere immense) solo a 56 anni, con Lolita (scritto in inglese. Lui era russo). Bene, nelle sue opere non c'è traccia delle miserie umane in cui si è imbattuto, delle ingiustizie, degli stenti... Non ce n'è traccia, la sua Arte ha volato altissima, sopra a tutto ciò, sempre e comunque.
Ora, se nelle sue opere avesse pontificato su questi temi, immagino che un certo tipo di critica letteraria (quella che bada ai messaggi) e un certo tipo di popolino lo acclamerebbe ben di più.
Però, tra mille anni, le sue circonlocuzioni avranno ancora lo stesso valore letterario. I resoconti dei gulag o robe simili avranno, al massimo, valore storico.
Questo discorso non ha alcun senso, perchè fortunatamente siamo esseri empatici, quindi il senso di colpa e la follia di Raskolnikov, il dolore e l'abiezione dell'uomo del sottosuolo, l'ingenuità di Myskin e Rogozin e quant'altro sopravviveranno al tempo e non perderanno mai un briciolo della loro sommità. Invece credo che il tempo scalfirà tutto ciò che in letteratura è stato flusso di coscienza e che oggi ci sembra inconfessabile, ad esempio  l'amore per una Lolita, poichè un giorno ci renderemo conto ed accetteremo la prosaicità dell'essere umano.
Adda venì Baffone!

Offline Artem Dzyuba

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1192 il: 08 Luglio, 2014, 16:19:24 pm »
La letteratura E' stile. Tu la stai impostando sul cazzolunghismo o su confronti da saloon, quindi lascio stare  :asd:
Abbiamo una visione completamente della cosa, ma per me una stronzata,anche se detta bene, rimane pur sempre una stronzata, quindi nè lo stile nè i contenuti possono prescindere l'uno dall'altro.
Adda venì Baffone!

micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1193 il: 08 Luglio, 2014, 16:19:30 pm »
Questo mi ricorda quei discorsi grotteschi in cui si sostiene che la vera poesia è quella che trasmette emozioni e che la metrica è una questione secondaria/irrilevante  :maronn:

P.s.: io sogno di conoscere qualcuno che mi faccia adorare Dante  :sisi:

falceEmarcello

Re:R: Re:R: L'angolo della lettura
« Risposta #1194 il: 08 Luglio, 2014, 16:20:20 pm »
Ha avuto dei trascorsi poco felici con alcuni editori, quindi ha deciso di fare da sé perché il pubblico ce l'ha. Affinal si deve difendere perché lo saccheggiano parecchio (pure Gino e Michele si sono comportati male con lui copiando della roba senza dire che era sua).
Ti faccio un esempio. Hanno girato un corto Tupuliello (lo trovi su YouTube) ispirato alla sua canzone. L'hanno contattato per chiedergli il permesso e lui ha risposto "se è senza scopo di lucro fate ciò che volete". Per dirti il personaggio, uno con una capa così.
Però la gente è scostumata, si prende le confidenze e con il tempo si è ritirato. Credo che in Italia sia uno di quei pochi personaggi che possiamo chiamare intellettuali.
Intellettuale in italia e' un termine ambiguo
Sicuramente e' un fenomeno, a me me fa' muri'

micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1195 il: 08 Luglio, 2014, 16:21:22 pm »
La letteratura è linguaggio. Ciò che stai dicendo tu non riguarda la letteratura.

Offline Artem Dzyuba

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1196 il: 08 Luglio, 2014, 16:23:21 pm »
Purtroppo, o per fortuna, non è con un post su un forum che si può anche solo intaccare la grandezza di autore come dante.
Poeta sublime, non solo per la commedia ma anche per le altre opere, primo grande linguista della storia (con qualche secolo di vantaggio sugli altri), filosofo appartenente alla scolastica, e tanto altro ancora....il tutto essendo praticamente l'unico intelletuale di livello laico della storia della letteratura italiana fino alla corte di Lorenzo il Magnifico ed in particolare a Poliziano (tutti gli altri erano chierici).


Io quello che ti posso provare a dire è che la Commedia va letta tutta, dall'inizio alla fine, come se fosse un grande road movie e che quelle letture spezzonate e ipercommentate che si fanno a scuola la stuprano e rovinano in maniera violentissima.
Poi è chiaro che la lettura della forma poema, che sia la commedia o i grandi capolavori in ottava rima che si faranno in italia un paio di secoli abbondanti dopo, presuppone uno sforzo nell'entrare in un meccanismo di lettura diverso, ma ti assicuro che è uno sforzo iniziale che poi ti apre a capolavori di dimensioni mostruose.


p.s. la commedia è un unicum, ma se vogliamo parlare di cantiche separate il paradiso è un capolavoro assoluto e non è affatto frigido come ti è sembrato, basta leggere l'ultima ventina di versi del 6° canto (che sono la parte in assoluto più autobiografica della commedia) per rendersi conto della grandezza anche proprio empatica di quell'opera.
Infatti, dopo ciò che mi hai detto, credo che le impressioni siano figlie di un'impostazione errata, quindi proverò a rileggerla, purtroppo però gli anni del liceo mi hanno segnato e ho ancora dei pregiudizi da distruggere.
Adda venì Baffone!

Offline Artem Dzyuba

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1197 il: 08 Luglio, 2014, 16:34:09 pm »
La letteratura è linguaggio. Ciò che stai dicendo tu non riguarda la letteratura.
Non è solo linguaggio, sarebbe riduttivo considerarla esclusivamente come tale. Adios.
Adda venì Baffone!

micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1198 il: 08 Luglio, 2014, 16:38:53 pm »
Il problema è che la tua chiave di lettura potrebbe estendersi a tutte le forme d'arte. Quindi, non è il fulcro di nessuna.

Il fulcro della musica è la musica. Le sinfonie di Beethoven sono cose in sé, hanno valore di per sé, non hanno bisogno di messaggi, contenuti... Non hanno bisogno di nulla che non sia musica.
Il fulcro della pittura è il tocco, il colore, la linea.
Il fulcro della letteratura è la parola, il linguaggio.

Questo è ciò che penso io, uno Stefano qualunque ecc. ecc. Ma sono in ottima compagnia. Quindi, risparmiatevi la solfa "chi sei tu per dire questo ecc." ed entrate nel merito, se non siete d'accordo.

Offline TOTORE-RASTAMAN

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Re:R: Re:R: L'angolo della lettura
« Risposta #1199 il: 08 Luglio, 2014, 16:42:17 pm »
Ha avuto dei trascorsi poco felici con alcuni editori, quindi ha deciso di fare da sé perché il pubblico ce l'ha. Affinal si deve difendere perché lo saccheggiano parecchio (pure Gino e Michele si sono comportati male con lui copiando della roba senza dire che era sua).
Ti faccio un esempio. Hanno girato un corto Tupuliello (lo trovi su YouTube) ispirato alla sua canzone. L'hanno contattato per chiedergli il permesso e lui ha risposto "se è senza scopo di lucro fate ciò che volete". Per dirti il personaggio, uno con una capa così.
Però la gente è scostumata, si prende le confidenze e con il tempo si è ritirato. Credo che in Italia sia uno di quei pochi personaggi che possiamo chiamare intellettuali.
Non si è solo sfasteriato, ha anche ricevuto diverse minacce da fanatici religiosi.....  :maronn: