Autore Topic: L'angolo della lettura  (Letto 301114 volte)  Share 

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falceEmarcello

L'angolo della lettura
« Risposta #1120 il: 07 Luglio, 2014, 17:59:03 pm »
Pure io, sia chiaro,ho le mie turbe.
fitzgerald ( il grande gasby ) e foster wallace ( tutta la produzione ) mi hanno lasciato delussissimo ma nell'analisi ci metto pure il fattore che puo' essere un limite mio mica stronco a mazzetta come fai tu

Online calvin

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R: L'angolo della lettura
« Risposta #1121 il: 07 Luglio, 2014, 18:06:29 pm »
Goda' stammi a sentirw, te lo dico da amico, stai bestemmiando proprio.

Non ho tempo e voglia di entrare nello specifico, ma tu a Dostoevskij devi dare almeno altre mille possibilità perché non l'hai capito proprio (ci sta, non voglio affatto fartene una colpa, ma prima di parlare di un gigante come quello dovresti pesarti un poco la palla)
fare sesso con le proprie opinioni rende più ciechi che farsi le seghe!

Offline GeppiGeppi

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R: Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1122 il: 07 Luglio, 2014, 18:07:18 pm »
Pure io, sia chiaro,ho le mie turbe.
fitzgerald ( il grande gasby ) e foster wallace ( tutta la produzione ) mi hanno lasciato delussissimo ma nell'analisi ci metto pure il fattore che puo' essere un limite mio mica stronco a mazzetta come fai tu
Il problema sta nella mancanza di argomentazioni. Per esempio, perché delitto e castigo secondo Godanico è un'opera minore? E tu, Marcello? Wallace perché non ti è piaciuto?
Io, nella mia ignoranza, riesco a fare questo tipo di esercizio. Uno stronzo su Facebook condivide una cosa (di solito Pasolini o Einstein), io la rielaboro, ci penso, approfondisco e poi decido da che parte stare.
Io sono sicuro, visto che Godanico non è un fesso, che lui sa quali argomenti portare (magari recensendo il libro in maniera ironica, come stesse scrivendo un pezzo di satira sull'ultimo libro della Mazzantini) per dire che delitto e castigo è un libro di serie B.

Ndё she ulkun e grekun, vrahj grekun e le ulkun. (Proverbio albanese)
[Se vedi il lupo e il greco, uccidi prima il greco e lascia il lupo.]

Offline Gabbie

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Re:R: Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1123 il: 07 Luglio, 2014, 18:12:44 pm »
Il problema sta nella mancanza di argomentazioni. Per esempio, perché delitto e castigo secondo Godanico è un'opera minore? E tu, Marcello? Wallace perché non ti è piaciuto?
Io, nella mia ignoranza, riesco a fare questo tipo di esercizio. Uno stronzo su Facebook condivide una cosa (di solito Pasolini o Einstein), io la rielaboro, ci penso, approfondisco e poi decido da che parte stare.
Io sono sicuro, visto che Godanico non è un fesso, che lui sa quali argomenti portare (magari recensendo il libro in maniera ironica, come stesse scrivendo un pezzo di satira sull'ultimo libro della Mazzantini) per dire che delitto e castigo è un libro di serie B.

Leggilo. Leggitelo e poi vieni qua a dire se la stronzata colossale quello che ha detto Godanico è condivisibile.
Un fatto che mi ha costretto a chiamare Gabriella alle undici dell'altro ieri.
Chi è la persona per cui le hai chiesto di praticare un maleficio e perché.

Offline GeppiGeppi

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R: Re:R: Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1124 il: 07 Luglio, 2014, 18:15:12 pm »
Leggilo. Leggitelo e poi vieni qua a dire se la stronzata colossale quello che ha detto Godanico è condivisibile.
Assolutamente, io non entro nel merito del libro, quanto quello della libertà di Godanico di esprimere un concetto forte. Però voglio sapere perché.

Ndё she ulkun e grekun, vrahj grekun e le ulkun. (Proverbio albanese)
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micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1125 il: 07 Luglio, 2014, 18:19:48 pm »
Io però sono curioso di sapere quale altro autore o libro dei più importanti della letteratura mondiale ritieni di serie B.

Premessa: il mio problema è proprio l'opposto, mi ritrovo a idolatrare molti classici e molti russi e ho difficoltà ad approcciarmi con gli autori emergenti. Venero Nabokov, Proust, Gogol', Cechov. Mi sono innamorato di recente di Fitzgerald.

Tra i classici conclamati, a parte Delitto e castigo, trovo indigeribile e melenso Il dottor Zivago

micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1126 il: 07 Luglio, 2014, 18:21:09 pm »
Pure io, sia chiaro,ho le mie turbe.
fitzgerald ( il grande gasby )

Cazzo... Noi due non ci incontriamo proprio  :lookair:

Offline Genny Fenny

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1127 il: 07 Luglio, 2014, 18:23:46 pm »
Anche io ricordo che Delitto e Castigo mi appassionò meno di altri.
E' più legato all'ordinarietà dell'intreccio e non ha la scintilla ispirata di altre opere (per me Memorie dal sottosuolo e Il sosia su tutte).
Sull'autore ho un giudizio molto diverso da quello di Stefano (Le notti bianche restano le pagine più belle che abbia mai letto), però credo di capire a cosa si riferisce quando dà nguollo alle opere maggiori.
E comunque nun facite sempre a chi so io e chi sì tu, perché apparite piccini proporzionalmente all'elevazione dell'argomento.

Alemao

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1128 il: 07 Luglio, 2014, 18:25:17 pm »
Anche io ricordo che Delitto e Castigo mi appassionò meno di altri.
E' più legato all'ordinarietà dell'intreccio e non ha la scintilla ispirata di altre opere (per me Memorie dal sottosuolo e Il sosia su tutte).
Sull'autore ho un giudizio molto diverso da quello di Stefano (Le notti bianche restano le pagine più belle che abbia mai letto), però credo di capire a cosa si riferisce quando dà nguollo alle opere maggiori.
E comunque nun facite sempre a chi so io e chi sì tu, perché apparite piccini proporzionalmente all'elevazione dell'argomento.

Ma da che pulpito.

Offline Genny Fenny

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1129 il: 07 Luglio, 2014, 18:28:52 pm »
Ma da che pulpito.

Io offendo solo te.  :love2:

micoste

Re:R: Re:R: Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1130 il: 07 Luglio, 2014, 18:30:14 pm »
Assolutamente, io non entro nel merito del libro, quanto quello della libertà di Godanico di esprimere un concetto forte. Però voglio sapere perché.

Il problema è che da un signor Nessuno come me non accettano un giudizio complessivo negativo, figuriamoci un giudizio nel merito.

Dal punto di vista stilistico, lo trovo piatto e brulicante di schemi già triti e ritriti. Il linguaggio non compie giravolte e non mi folgora. La lunghezza mi è parsa decisamente eccessiva: l'opera, che per quanto mi riguarda è un giallo non originalissimo con accenni psicologici non molto ben tratteggiati, poteva svilupparsi senza nessuna perdita in un terzo della pagine.

Un classico, solitamente, mi trasmette un'ampiezza, un'intensità, un colore che va oltre il contesto dell'opera stessa, una sensazione di immortalità della Parola. Leggendo Delitto e castigo non mi è capitato nulla del genere.

Alemao

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1131 il: 07 Luglio, 2014, 18:30:31 pm »

Offline Gabbie

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1132 il: 07 Luglio, 2014, 18:30:45 pm »
Per me invece in Delitto e Castigo l'intreccio è assolutamente l'aspetto meno importante. Sono l'introspezione, la descrizione vivida del tormento del protagonista, la forza devastante della descrizione della disperazione di ogni singolo personaggio a renderlo un'opera clamorosa. Io l'ho amato visceralemente dalla prima all'ultima pagina e me lo porto nel cuore come pochi altri libri.
Un fatto che mi ha costretto a chiamare Gabriella alle undici dell'altro ieri.
Chi è la persona per cui le hai chiesto di praticare un maleficio e perché.

Alemao

Re:R: Re:R: Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1133 il: 07 Luglio, 2014, 18:31:22 pm »
Il problema è che da un signor Nessuno come me non accettano un giudizio complessivo negativo, figuriamoci un giudizio nel merito.

Dal punto di vista stilistico, lo trovo piatto e brulicante di schemi già triti e ritriti. Il linguaggio non compie giravolte e non mi folgora. La lunghezza mi è parsa decisamente eccessiva: l'opera, che per quanto mi riguarda è un giallo non originalissimo con accenni psicologici non molto ben tratteggiati, poteva svilupparsi senza nessuna perdita in un terzo della pagine.

Un classico, solitamente, mi trasmette un'ampiezza, un'intensità, un colore che va oltre il contesto dell'opera stessa, una sensazione di immortalità della Parola. Leggendo Delitto e castigo non mi è capitato nulla del genere.

 :look:

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Re:R: Re:R: Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1134 il: 07 Luglio, 2014, 18:32:33 pm »
Dal punto di vista stilistico, lo trovo piatto e brulicante di schemi già triti e ritriti. Il linguaggio non compie giravolte e non mi folgora. La lunghezza mi è parsa decisamente eccessiva: l'opera, che per quanto mi riguarda è un giallo non originalissimo con accenni psicologici non molto ben tratteggiati, poteva svilupparsi senza nessuna perdita in un terzo della pagine.

A parte che non è un giallo manco p'o cazz, ma poi davvero il grassetto è da :rofl:
Devo uscire da qua dentro, jà, è inaccettabile.
Un fatto che mi ha costretto a chiamare Gabriella alle undici dell'altro ieri.
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Offline GeppiGeppi

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R: Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1135 il: 07 Luglio, 2014, 18:33:42 pm »
Il problema è che da un signor Nessuno come me non accettano un giudizio complessivo negativo, figuriamoci un giudizio nel merito.

Dal punto di vista stilistico, lo trovo piatto e brulicante di schemi già triti e ritriti. Il linguaggio non compie giravolte e non mi folgora. La lunghezza mi è parsa decisamente eccessiva: l'opera, che per quanto mi riguarda è un giallo non originalissimo con accenni psicologici non molto ben tratteggiati, poteva svilupparsi senza nessuna perdita in un terzo della pagine.

Un classico, solitamente, mi trasmette un'ampiezza, un'intensità, un colore che va oltre il contesto dell'opera stessa, una sensazione di immortalità della Parola. Leggendo Delitto e castigo non mi è capitato nulla del genere.


Per me invece in Delitto e Castigo l'intreccio è assolutamente l'aspetto meno importante. Sono l'introspezione, la descrizione vivida del tormento del protagonista, la forza devastante della descrizione della disperazione di ogni singolo personaggio a renderlo un'opera clamorosa. Io l'ho amato visceralemente dalla prima all'ultima pagina e me lo porto nel cuore come pochi altri libri.
Oh, finalmente. Queste sono le cose che volevo leggere.
Al più presto ne comprerò una copia per mettere un po' di sfravecatura nel pozzo senza fondo della mia ignoranza.
:bacino: :love2:

Ndё she ulkun e grekun, vrahj grekun e le ulkun. (Proverbio albanese)
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Alemao

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1136 il: 07 Luglio, 2014, 18:34:08 pm »
Manca solo "la sagggezzzzza" di Gabriele La Porta e stamm appost.

Offline TOTORE-RASTAMAN

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Re:R: Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1137 il: 07 Luglio, 2014, 18:36:39 pm »
Oh, finalmente. Queste sono le cose che volevo leggere.
Al più presto ne comprerò una copia per mettere un po' di sfravecatura nel pozzo senza fondo della mia ignoranza.
:bacino: :love2:
Se a un tavolo ci devi mettere una zeppa così alta è meglio che lo porti dal falegname....
:look:
Spoiler
:troll:

micoste

Re:R: L'angolo della lettura
« Risposta #1138 il: 07 Luglio, 2014, 18:37:15 pm »
Goda' stammi a sentirw, te lo dico da amico, stai bestemmiando proprio.

Non ho tempo e voglia di entrare nello specifico, ma tu a Dostoevskij devi dare almeno altre mille possibilità perché non l'hai capito proprio (ci sta, non voglio affatto fartene una colpa, ma prima di parlare di un gigante come quello dovresti pesarti un poco la palla)

Può darsi, però sono anche libero di dire che le opere mature di Dostoevskij le giudico tutte pretenziose.
Discorso diverso per le opere giovanili (ma l'ho già detto. Per me Il sosia è un piccolo capolavoro e ho letto e riletto con gusto Povera gente, Le notti bianche, Il giocatore...)

Tra l'altro, ho anche letto un suo resoconto su un suo viaggio in Europa (Note invernali su impressioni estive) e una raccolta di lettere (Lettere sulla creatività). Vi assicuro che emana arroganza, megalomania e deliri di onnipotenza da ogni sillaba, una sorta di tardo Nietzsche ma senza la genialità illuminante del povero Friedrich.

micoste

Re:R: Re:R: Re:L'angolo della lettura
« Risposta #1139 il: 07 Luglio, 2014, 18:41:38 pm »
A parte che non è un giallo manco p'o cazz, ma poi davvero il grassetto è da :rofl:
Devo uscire da qua dentro, jà, è inaccettabile.

 :boh: Se le critiche di un Nessuno come me sono inaccettabili, forse sono le tue opinioni a non essere solidissime. Io la finezza psicologica l'ho trovata in molti altri romanzi (e in alcuni racconti dello stesso Fedor), cosa posso farci..?

:look:

Questa faccina col relativo grassetto la davo per scontata... Un altro commento costruttivo  :sisi: