Mi piace molto Il sosia, così come apprezzo altre opere pre-mistiche:Il giocatore, Le notti bianche... Ma poi iniziò a credere di essere gesù cristo.
In tutti i modi, non credo possa reggere il paragone con Anna Karenina, Le anime morte, Onegin...
Non hai tutti i torti, visto che ad un certo punto credeva d'essere il depositario della verità assoluta, tuttavia stai sminuendo opere dal valore immenso e che valuto superiori a quelle da te citate. Molto probabilmente ciò che imputi a Fedor è la quasi totale mancanza di spiritualità e quel suo essere sempre e comunque legato ad una dimensione terrena, però dovresti convenire con me che questo possibile suo punto debole sia anche ciò che lo rende speciale. Personalmente Tolstoj e Gogol non sono riusciti ad emozionarmi quanto Dostoevskij e, se facessi un rendiconto delle opere di Tolstoj, del quale ho letto tutti i romanzi, non ho alcun dubbio nell'affermare che sia decisamente inferiore a Fedor, dato che ad un certo punto, precisamente da "Resurrezione" in poi, diviene quasi insopportabile, tra l'altro trovo lo stesso "Anna Karenina" un libro abbastanza sopravvalutato, mentre "Gierra e Pace" soprattutto"Sonata a Kreutziger" meritano ben altra considerazione. Su Puskin non mi pronuncio nemmeno e ti dico solo che non avremmo dovuto leggere l'Eugenio Onegin senza conoscere perfettamente il russo, essendo la traduzione d'un testo simile un vero e proprio delitto.