Autore Topic: L'angolo della lettura  (Letto 301249 volte)  Share 

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micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #820 il: 12 Febbraio, 2013, 20:16:11 pm »
Chi di voi ha letto Don Chisciotte? Che ne pensate?

Ora mi sto dilettando con Gargantua e Pantagruele di Rabelais :sbav:

Offline Moebius

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #821 il: 12 Febbraio, 2013, 20:35:34 pm »
Chi di voi ha letto Don Chisciotte? Che ne pensate?
io.grandioso e irrinunciabile.
però ci vogliono i coglioni per leggerlo tutto (seconda parte compresa)
ragazzi, cercate di non esagerare con le bestemmie

micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #822 il: 12 Febbraio, 2013, 20:41:09 pm »
io.grandioso e irrinunciabile.
però ci vogliono i coglioni per leggerlo tutto (seconda parte compresa)

Grandioso  :sisi: Nella seconda parte, a volte, si ha l'impressione che Cervantes tenti di allungare il brodino. E la vicenda duchesca è protratta per troppe pagine. Ma... l'ho divorato. Ed è bizzarro il significato che il senso comune associa al termine chisciottesco. Una stortura vera e propria  :asd:

Offline Moebius

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #823 il: 12 Febbraio, 2013, 20:43:49 pm »
Grandioso  :sisi: Nella seconda parte, a volte, si ha l'impressione che Cervantes tenti di allungare il brodino. E la vicenda duchesca è protratta per troppe pagine. Ma... l'ho divorato. Ed è bizzarro il significato che il senso comune associa al termine chisciottesco. Una stortura vera e propria  :asd:
in parte scrisse il continuo per ripicca verso gli apocrifi pezzotti che imperversavano
 :asd:
ragazzi, cercate di non esagerare con le bestemmie

micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #824 il: 12 Febbraio, 2013, 20:49:28 pm »
in parte scrisse il continuo per ripicca verso gli apocrifi pezzotti che imperversavano
 :asd:

 :sisi: Uno, in particolare, di tal Avellaneda.
La caratterizzazione del protagonista è fenomenale, così come lo scimmiottamento dell'amore cortese, impersonificato dalla contadinotta Dulcinea  :asd: :alla:
Una strepitosa arte nel costruire dialoghi (anche se, nella descrizione dei paesaggi, Cervantes fu molto rudimentale e convenzionale)

micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #825 il: 19 Febbraio, 2013, 00:26:20 am »
Due poesie di Borges.

RONDA

L'Islam che fu spade
che desolarono il ponente e l'aurora
e strepito di eserciti sulla terra
e una rivelazione e una disciplina
e la distruzione degli idoli
e la conversione di tutte le cose
in un terribile Dio, che sta solo,
e la rosa e il vino dei sufi
e la rimata prosa del Corano
e i fiumi che rispecchiano minareti
e il linguaggio infinito della sabbia
e quell'altro linguaggio, l'algebra,
e il lungo giardino delle Mille e Una Notte,
e uomini che commentarono Aristotele
e dinastie che sono ora nomi della polvere
e Tamerlano e Omar, i distruttori,
qui, a Ronda,
nella delicata penombra della cecità,
è un concavo silenzio di cortili,
un ozio del gelsomino
e un tenue fruscio di acqua che esorcizzava
memorie di deserti.

---

CARTESIO

Sono l'unico uomo sulla terra e forse non c'è terra né uomo.
Forse un dio mi inganna.
Forse un dio mi ha condannato al tempo, quella lunga illusione.
Sogno la luna e sogno i miei occhi che vedono la luna.
Ho sognato la sera e la mattina del primo giorno.
Ho sognato Cartagine e le legioni che desolarono Cartagine.
Ho sognato Virgilio.
Ho sognato la collina del Golgota e le croci di Roma.
Ho sognato la geometria.
Ho sognato il punto, la linea, il piano ed il volume.
Ho sognato il giallo, l'azzurro e il rosso.
Ho sognato la mia fragile infanzia.
Ho sognato le mappe e i regni e quella pena nell'alba.
Ho sognato l'inconcepibile dolore.
Ho sognato la mia spada.
Ho sognato Elisabetta di Boemia.
Ho sognato il dubbio e la certezza.
Ho sognato il giorno di ieri.
Forse non ebbi ieri, forse non sono nato.
Forse sogno d'aver sognato.
Sento un po' di freddo, un po' di paura.
Sul Danubio è ferma la notte.
Continuerò a sognare Cartesio e la fede dei suoi padri.

micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #826 il: 20 Febbraio, 2013, 16:25:57 pm »
Pasolini



        Oh generazione sfortunata!
        Cosa succederà domani, se tale classe dirigente -
        quando furono alle prime armi
        non conobbero la poesia della tradizione
        ne fecero un'esperienza infelice perché senza
        sorriso realistico gli fu inaccessibile
        e anche per quel poco che la conobbero, dovevano dimostrare
        di voler conoscerla sì ma con distacco, fuori dal gioco.
        Oh generazione sfortunata!
        che nell'inverno del '70 usasti cappotti e scialli fantasiosi
        e fosti viziata
        chi ti insegnò a non sentirti inferiore -
        rimuovesti le tue incertezze divinamente infantili -
        chi non è aggressivo è nemico del popolo! Ah!
        I libri, i vecchi libri passarono sotto i tuoi occhi
        come oggetti di un vecchio nemico
        sentisti l'obbligo di non cedere
        davanti alla bellezza nata da ingiustizie dimenticate
        fosti in fondo votata ai buoni sentimenti
        da cui ti difendevi come dalla bellezza
        con l'odio razziale contro la passione;
        venisti al mondo, che è grande eppure così semplice,
        e vi trovasti chi rideva della tradizione,
        e tu prendesti alla lettera tale ironia fintamente ribalda,
        erigendo barriere giovanili contro la classe dominante del passato
        la gioventù passa presto; oh generazione sfortunata,
        arriverai alla mezza età e poi alla vecchiaia
        senza aver goduto ciò che avevi diritto di godere
        e che non si gode senza ansia e umiltà
        e così capirai di aver servito il mondo
        contro cui con zelo «portasti avanti la lotta»:
        era esso che voleva gettar discredito sopra la storia - la sua;
        era esso che voleva far piazza pulita del passato - il suo;
        oh generazione sfortunata, e tu obbedisti disobbedendo!
        Era quel mondo a chiedere ai suoi nuovi figli di aiutarlo
        a contraddirsi, per continuare;
        vi troverete vecchi senza l'amore per i libri e la vita:
        perfetti abitanti di quel mondo rinnovato
        attraverso le sue reazioni e repressioni, sì, sì, è vero,
        ma sopratutto attraverso voi, che vi siete ribellati
        proprio come esso voleva, Automa in quanto Tutto;
        non vi si riempirono gli occhi di lacrime
        contro un Battistero con caporioni e garzoni
        intenti di stagione in stagione
        né lacrime aveste per un'ottava del Cinquecento,
        né lacrime (intellettuali, dovute alla pura ragione)
        non conosceste o non riconosceste i tabernacoli degli antenati
        né le sedi dei padri padroni, dipinte da
        - e tutte le altre sublimi cose
        non vi farà trasalire (con quelle lacrime brucianti)
        il verso di un anonimo poeta simbolista morto nel
        la lotta di classe vi cullò e vi impedì di piangere:
        irrigiditi contro tutto ciò che non sapesse di buoni sentimenti
        e di aggressività disperata
        passaste una giovinezza
        e, se eravate intellettuali,
        non voleste dunque esserlo fino in fondo,
        mentre questo era poi fra i tanti il vostro dovere,
        e perché compiste questo tradimento?
        per amore dell'operaio: ma nessuno chiede a un operaio
        di non essere operaio fino in fondo
        gli operai non piansero davanti ai capolavori
        ma non perpetrarono tradimenti che portano al ricatto
        e quindi all'infelicità
        oh sfortunata generazione
        piangerai, ma di lacrime senza vita
        perché forse non saprai neanche riandare
        a ciò che non avendo avuto non hai neanche perduto:
        povera generazione calvinista come alle origini della borghesia
        fanciullescamente pragmatica, puerilmente attiva
        tu hai cercato salvezza nell'organizzazione
        (che non può altro produrre che altra organizzazione)
        e hai passato i giorni della gioventù
        parlando il linguaggio della democrazia burocratica
        non uscendo mai della ripetizione delle formule,
        ché organizzar significar per verba non si poria,
        ma per formule sì,
        ti troverai a usare l'autorità paterna in balia del potere
        imparlabile che ti ha voluta contro il potere,
        generazione sfortunata!
        Io invecchiando vidi le vostre teste piene di dolore
        dove vorticava un'idea confusa, un'assoluta certezza,
        una presunzione di eroi destinati a non morire -
        oh ragazzi sfortunati, che avete visto a portata di mano
        una meravigliosa vittoria che non esisteva!


micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #827 il: 20 Febbraio, 2013, 19:15:18 pm »
Borges - Il complice

    Mi crocifiggono e io devo essere la croce e i chiodi.
    Mi tendono il calice e io devo essere la cicuta.
    Mi ingannano e io devo essere la menzogna.
    Mi bruciano e io devo essere l'inferno.
    Devo lodare e ringraziare ogni istante del tempo.
    Il mio nutrimento son tutte le cose.
    Il peso preciso dell'universo, l'umiliazione, il giubilo.
    Devo giustificare ciò che ferisce.
    Non importa la mia fortuna o la mia sventura.
    Sono il poeta.

 :alla: :alla: :alla: :alla:

Offline Artem Dzyuba

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #828 il: 21 Febbraio, 2013, 13:42:21 pm »
Ho letto "il dottor Zivago" per la gioia di Alemao e riconosco a Pasternak d'aver scritto un capolavoro. Non condivido molto del pensiero di Pasternak riguardo la Rivoluzione d'Ottobre e le sue conseguenze, ma credo che questo testo sia fondamentale per capire la Russia e il perchè il comunismo abbia attecchito lì e non in altri luoghi. 
Adda venì Baffone!

Alemao

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #829 il: 21 Febbraio, 2013, 14:03:24 pm »
Ho letto "il dottor Zivago" per la gioia di Alemao e riconosco a Pasternak d'aver scritto un capolavoro. Non condivido molto del pensiero di Pasternak riguardo la Rivoluzione d'Ottobre e le sue conseguenze, ma credo che questo testo sia fondamentale per capire la Russia e il perchè il comunismo abbia attecchito lì e non in altri luoghi.

Bene! So' cuntent. Ha ripreso e narrato come nessun altro quelli che sono i tragici eventi di un Guerra Civile attraverso i suoi personaggi, gli sconfitti: ci è riuscito in modo magistrale.

micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #830 il: 01 Marzo, 2013, 17:54:55 pm »
Gargantua e Pantagruele  :love: :love: :love: Un inno alle Lettere, alle Scorregge, all'Enumerazione e ad altri simili splendori  :sbav:
Suker, fa per te :bacino:

Offline nickwire

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #831 il: 02 Marzo, 2013, 12:42:47 pm »
Da tempo ho voglia di leggere qualcosa di Flaiano. Sono tentato da Un Marziano a Roma. Qualcuno sa consigliarmi?

Offline Artem Dzyuba

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #832 il: 04 Marzo, 2013, 21:36:31 pm »
Gargantua e Pantagruele  :love: :love: :love: Un inno alle Lettere, alle Scorregge, all'Enumerazione e ad altri simili splendori  :sbav:
Suker, fa per te :bacino:
Lo prenderò :ovazione:. Sto leggendo "Lolita"  :love:.
Adda venì Baffone!

micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #833 il: 05 Marzo, 2013, 09:56:14 am »
Lo prenderò :ovazione:. Sto leggendo "Lolita"  :love:.

BRAVO SUKER  :love:
Luce dei miei occhi, fuoco dei miei lombi...

Offline Artem Dzyuba

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #834 il: 05 Marzo, 2013, 22:57:15 pm »
BRAVO SUKER  :love:
Luce dei miei occhi, fuoco dei miei lombi...
:rotfl: :rotfl:. Su Lolita devo dire che non riesco a leggerne più di 30-40 pagine al giorno, perchè è un'esplosione di pathos che va centellinata, altrimenti si rischia di non apprezzare le sue immense qualità.
Adda venì Baffone!

micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #835 il: 06 Marzo, 2013, 15:10:15 pm »
:rotfl: :rotfl:. Su Lolita devo dire che non riesco a leggerne più di 30-40 pagine al giorno, perchè è un'esplosione di pathos che va centellinata, altrimenti si rischia di non apprezzare le sue immense qualità.

E' esattamente ciò che percepisco io leggendo Lolita e quasi tutte le opere nabokoviane. Effetto creatomi solo da Vladimir Vladimirovic e da Marcel Proust  :alla:

micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #836 il: 06 Marzo, 2013, 17:22:18 pm »
Invece, nell'ex unione sovientica........

http://www.newyorker.com/online/blogs/books/2013/02/the-turn-against-nabokov.html

Anonymous activists had petitioned to have the play ("Lolita") banned, the museum closed, and Nabokov’s books purged from stores. The author, whose novels thrum with ironic recurrences, might have been perversely pleased with this: thirty-six years after his death and twenty-two years after the fall of the Soviet Union with all its khudsovets, Vladimir Nabokov is, once again, controversial.

“We believe that Nabokov’s museum cannot exist in St. Petersburg, and ask you to move it outside city limits…. Our goal is to rid our beloved country from the culture of Satan, depravity, and violence.”


micoste

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #837 il: 06 Marzo, 2013, 17:23:55 pm »
On January 9th, someone tossed a vodka bottle through the rightmost window of the museum’s living room, where objects like Nabokov’s game of Scrabble are on display. Curled inside the bottle was the same “pedophile” message.

 :rofl:

Offline wendell

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #838 il: 06 Marzo, 2013, 17:31:24 pm »
Ho leggiucchiato Febbre a 90° di Hornby, regalato a mia sorella qualche tempo fa. Agghiacciante lorsignori... :nono:
Il Fabio Volo di Highbury.

Se volete leggere di calcio, scegliete Soriano. Consiglio Pensare con i piedi (titolo originale Cuentos de los anos felices). Opera tripartita (il padre, la patria, il calcio) piena di racconti suggestivi, ironici, fantasiosi, malinconici. Il calcio è talvolta protagonista, altre resta sullo sfondo. Delizioso, veramente.
ho cercato di capire cosa sei.....terrificante.

Alemao

Re:L'angolo della lettura
« Risposta #839 il: 06 Marzo, 2013, 17:39:18 pm »
Ho leggiucchiato Febbre a 90° di Hornby, regalato a mia sorella qualche tempo fa. Agghiacciante lorsignori... :nono:
Il Fabio Volo di Highbury.

Se volete leggere di calcio, scegliete Soriano. Consiglio Pensare con i piedi (titolo originale Cuentos de los anos felices). Opera tripartita (il padre, la patria, il calcio) piena di racconti suggestivi, ironici, fantasiosi, malinconici. Il calcio è talvolta protagonista, altre resta sullo sfondo. Delizioso, veramente.

Definirlo agghiacciante è fare un compimento allo scrittore. Direi quasi che è più gratificante leggersi un libro di ricette di Bigazzi.